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mercoledì 5 dicembre 2012
Sfide
La prima sfida che mi si prospetta 'sta settimana è una gara di velocità, 60 metri partendo da fermi.
L'avversario è il mio pasticcino, che presuntuosa, giovane e atletica sostiene di farmi mangiare la polvere. Sarai presto aggiornato sull ovvio risultato che la vedrà naturalmente perdente, dato che il tuo coredico artista è anche un velocista della madonna.
La seconda sfida che proprio ieri mi ha chiamato in causa, coinvolge la mia vecchia fiamma che sostiene cederei alle sue lusinghe sessuali se si manifestassero nei miei confronti; anche con una situazione sentimentale diciamo impegnata. Non vedo l'ora di auto elogiarmi deludendo tale aspettativa.
Poi è imperativo portare a termine un quadro stanotte per esporlo domani sera al CLO', un bistrot di zona Sempione, in via Cesariano 14. Peraltro approfitto della notizia, invitandoti con entusiasmo qualora volessi passare una serata di musica e pittura in un localino che una ragazza dai gusti frou frou definirebbe "troppo bellino".
Credo che ci sarò pure io, cossì ti firmo l'autografo...
L'avversario è il mio pasticcino, che presuntuosa, giovane e atletica sostiene di farmi mangiare la polvere. Sarai presto aggiornato sull ovvio risultato che la vedrà naturalmente perdente, dato che il tuo coredico artista è anche un velocista della madonna.
La seconda sfida che proprio ieri mi ha chiamato in causa, coinvolge la mia vecchia fiamma che sostiene cederei alle sue lusinghe sessuali se si manifestassero nei miei confronti; anche con una situazione sentimentale diciamo impegnata. Non vedo l'ora di auto elogiarmi deludendo tale aspettativa.
Poi è imperativo portare a termine un quadro stanotte per esporlo domani sera al CLO', un bistrot di zona Sempione, in via Cesariano 14. Peraltro approfitto della notizia, invitandoti con entusiasmo qualora volessi passare una serata di musica e pittura in un localino che una ragazza dai gusti frou frou definirebbe "troppo bellino".
Credo che ci sarò pure io, cossì ti firmo l'autografo...
mercoledì 28 novembre 2012
Bocconi...Cibo, insomma
Sveglia presto stamane, per un servizio ANSA che si prolungherà fino a domani.
La convention internazionale sul cibo e la nutrizione.
La location è La Bocconi, i presenzianti Umberto Veronesi, il sindaco Pisapia, Il presidente della Barilla Guido Barilla e gli studenti dell'università.
Fermo restando che m'aspettavo un omino focaccina che parlasse solo di farfalle e fusilli, quando in realtà il signor Barilla è un imprenditore di mezza età che all'anagrafe risulta, credo figlio del primo, originale fondatore della multinazionale nota a te e me.
Discorso sulla fame nel mondo: niente di nuovo. Nel mondo c'è una sufficiente quantità di cereali, cibo, in grado di sfamare tutta la popolazione terrestre. Solo che milioni di tonnellate di 'sto cibo viene dato ai capi di bestiame che verranno poi serviti sui piatti dei carnivori.
Carnivori ricchi, benestanti, che vivono il lusso di poter scegliere.
La soluzione non è affrontata per quanto presente su un piatto d'argento.
Utopico forse un mondo di vegetariani, ma necessario quello in cui il consumo venga ridotto al minimo indispensabile, a detta dei nutrizionisti.
Un mondo di vegetariani è un mondo senza fame nel mondo. Un mondo di gente che mangia poca carne...E' un buon inizio, cazzolina.
Quante volte ho scritto "mondo"?! Correggimi tu perchè io non mi sto manco più rileggendo. Tanto so d'esser figo lo stesso!!!
La convention internazionale sul cibo e la nutrizione.
La location è La Bocconi, i presenzianti Umberto Veronesi, il sindaco Pisapia, Il presidente della Barilla Guido Barilla e gli studenti dell'università.
Fermo restando che m'aspettavo un omino focaccina che parlasse solo di farfalle e fusilli, quando in realtà il signor Barilla è un imprenditore di mezza età che all'anagrafe risulta, credo figlio del primo, originale fondatore della multinazionale nota a te e me.
Discorso sulla fame nel mondo: niente di nuovo. Nel mondo c'è una sufficiente quantità di cereali, cibo, in grado di sfamare tutta la popolazione terrestre. Solo che milioni di tonnellate di 'sto cibo viene dato ai capi di bestiame che verranno poi serviti sui piatti dei carnivori.
Carnivori ricchi, benestanti, che vivono il lusso di poter scegliere.
La soluzione non è affrontata per quanto presente su un piatto d'argento.
Utopico forse un mondo di vegetariani, ma necessario quello in cui il consumo venga ridotto al minimo indispensabile, a detta dei nutrizionisti.
Un mondo di vegetariani è un mondo senza fame nel mondo. Un mondo di gente che mangia poca carne...E' un buon inizio, cazzolina.
Quante volte ho scritto "mondo"?! Correggimi tu perchè io non mi sto manco più rileggendo. Tanto so d'esser figo lo stesso!!!
mercoledì 21 novembre 2012
Vapori di vanità
Dato che a detta di una groupie ferita sono un arrogante, montato e vuoto dentro, mi pavoneggio come se non lo facessi abbastanza, postandoti 'sta pagina di articolo di settimanale sportivo gratuito, ove il tuo coredico beniamino ha scritto sul campacamp.
Ho scritto quel che leggi sull allegato. Che senso ha aggiungere altro?
Ho scritto quel che leggi sull allegato. Che senso ha aggiungere altro?
martedì 13 novembre 2012
Incidenti!
Giornata di quelle che ti rendi conto di avere il fisico, perchè mi alzo alle 7 e un quarto per presenziare in sede di real life a ritirare il microfono ansa, detto in gergo giornalistico il "gelato".
La sera prima fino alle quattro a ciciarare con due amici e il mio coinquilino. Location la batcaverna, ergo il nostro appartamento lissonese, bellissimo e pulitissimo, che noi ci teniamo agli ospiti, cazzo.
Si va nei laboratori della CESI, ad intervistare ingegneri canadesi e italiani riuniti per un meeting di fusione aziendale del caiser.
Simulano esplosioni come se progettassero bombe atomiche, infatti l'intero stabilimento è grande quanto Arcore, e prima di ogni esperimento c'è la sirena che urla per tutto il villaggio con tanto di messaggio di preavviso dall altoparlante.
Poi un boato che mi fa saltare i timpani per 30 secondi. Da tapparsi le orecchie, a realizzarlo prima.
Entriamo a vedere le bobine di Tesla e ci dicono che anni prima ci fu in incidente coi raggi gamma in cui fu coinvolto un certo dottor Banner, ora latitante.
Indossiamo i caschi bianchi e assistiamo a una dimostrazione di superconduttività che dovremmo documentare con un servizio, già situato nel web mentre mi stai leggendo, giovane Padawan coredico.
Il momento della dimostrazione è impercettibile, considerando che in qualche frazione di secondo una scarica elettrica illumina l'intera bobina come un fascio di energia concentrata.
Sento solo il botto e avverto visivamente un lampo alla base del cilindro elettrostatico.
Ci dicono di stare all occhio con le pantegane, una volta lasciato l'impianto, perchè fuori è pieno.
Durante il fenomeno d'elettricità imposta, noto una pantegana che mi soffia, adiacente proprio al marchingegno emettente la scarica.
Colpita dal fulmine artificiale, la bestiola viene scaraventata contro di me. Sono terribilmente disgustato, nel trovarmi tra le mani un ratto abbrustolito, così lo scaglio contro Fleo, il quale devia il lancio con un coperchio di bidone.
Le radiazioni assimilate dal ratto un attimo prima che fulminasse, mi si impiantano come una seconda elettrica pelle.
Mi sento cambiato. Torno a casa e in preda a sintomi da malaria, mi addormento sul divano in stato febbrile.
Vengo svegliato qualche ora più tardi dall urlo schifato di Fleo che cerca di colpirmi, manco fossi uno scarafaggio..Le sue grida sono ultrasuoni per le mie orecchie e mi stordiscono come pallottole nel cervello.
Spaventato, ma agile e scattante cerco di mettermi in salvo dal minaccioso bastone del mio coiquilino, che ripete frasi del tipo "cosa hai fatto al mio amico?!".
La puerta è maledettamente chiusa a chiave, però l'istinto di sopravvivenza prevale inspiegabilmente, e con naturalezza tale da indurmi meccanicamente a passarci sotto, appiattendomi come un....topo, santoddio!
L'ascensore è aperto ma è troppo lento per arrivare giù in poco tempo; faccio prima a piedi usando le scale.
Solo che nel mio passaggio a fianco di esso, percepisco un frammento di me riflesso nello specchio interno.
Credo di essere un gigantesco topo in posizione eretta, antropomorfizzato da una casualità più unica che rara.
Ho modo di rifugiarmi nelle fogne attraverso il tombino del mio cortile.
Una pozzanghera conferma l'immagine della mia precedente sensazione ottica.
Sono un uomo topo, tipo Splinter. Mi faccio persino ribrezzo. Ignoro la consapevolezza inconscia di esser condannato a un'esistenza emarginata, nella ghettizzazione di un condotto fognario, mia nuova casa al sicuro dagli uomini bramosi della mia testa e del mio sangue per esperimenti, o chissà cos'altro.
Non voglio scoprirlo.
Quel che ora desidero scoprire, è la causa e conseguenza del mio attuale stato fisico e sensoriale.
Qualcuno pagherà per il mio incidente... Quel qualcuno è la CESI.
Come ho fatto a scrivere sul blog, ti chiederai.
Ho già installato la dsl nella fognatura sotto il mio ex palazzo, è ovvio.
La sera prima fino alle quattro a ciciarare con due amici e il mio coinquilino. Location la batcaverna, ergo il nostro appartamento lissonese, bellissimo e pulitissimo, che noi ci teniamo agli ospiti, cazzo.
Si va nei laboratori della CESI, ad intervistare ingegneri canadesi e italiani riuniti per un meeting di fusione aziendale del caiser.
Simulano esplosioni come se progettassero bombe atomiche, infatti l'intero stabilimento è grande quanto Arcore, e prima di ogni esperimento c'è la sirena che urla per tutto il villaggio con tanto di messaggio di preavviso dall altoparlante.
Poi un boato che mi fa saltare i timpani per 30 secondi. Da tapparsi le orecchie, a realizzarlo prima.
Entriamo a vedere le bobine di Tesla e ci dicono che anni prima ci fu in incidente coi raggi gamma in cui fu coinvolto un certo dottor Banner, ora latitante.
Indossiamo i caschi bianchi e assistiamo a una dimostrazione di superconduttività che dovremmo documentare con un servizio, già situato nel web mentre mi stai leggendo, giovane Padawan coredico.
Il momento della dimostrazione è impercettibile, considerando che in qualche frazione di secondo una scarica elettrica illumina l'intera bobina come un fascio di energia concentrata.
Sento solo il botto e avverto visivamente un lampo alla base del cilindro elettrostatico.
Ci dicono di stare all occhio con le pantegane, una volta lasciato l'impianto, perchè fuori è pieno.
Durante il fenomeno d'elettricità imposta, noto una pantegana che mi soffia, adiacente proprio al marchingegno emettente la scarica.
Colpita dal fulmine artificiale, la bestiola viene scaraventata contro di me. Sono terribilmente disgustato, nel trovarmi tra le mani un ratto abbrustolito, così lo scaglio contro Fleo, il quale devia il lancio con un coperchio di bidone.
Le radiazioni assimilate dal ratto un attimo prima che fulminasse, mi si impiantano come una seconda elettrica pelle.
Mi sento cambiato. Torno a casa e in preda a sintomi da malaria, mi addormento sul divano in stato febbrile.
Vengo svegliato qualche ora più tardi dall urlo schifato di Fleo che cerca di colpirmi, manco fossi uno scarafaggio..Le sue grida sono ultrasuoni per le mie orecchie e mi stordiscono come pallottole nel cervello.
Spaventato, ma agile e scattante cerco di mettermi in salvo dal minaccioso bastone del mio coiquilino, che ripete frasi del tipo "cosa hai fatto al mio amico?!".
La puerta è maledettamente chiusa a chiave, però l'istinto di sopravvivenza prevale inspiegabilmente, e con naturalezza tale da indurmi meccanicamente a passarci sotto, appiattendomi come un....topo, santoddio!
L'ascensore è aperto ma è troppo lento per arrivare giù in poco tempo; faccio prima a piedi usando le scale.
Solo che nel mio passaggio a fianco di esso, percepisco un frammento di me riflesso nello specchio interno.
Credo di essere un gigantesco topo in posizione eretta, antropomorfizzato da una casualità più unica che rara.
Ho modo di rifugiarmi nelle fogne attraverso il tombino del mio cortile.
Una pozzanghera conferma l'immagine della mia precedente sensazione ottica.
Sono un uomo topo, tipo Splinter. Mi faccio persino ribrezzo. Ignoro la consapevolezza inconscia di esser condannato a un'esistenza emarginata, nella ghettizzazione di un condotto fognario, mia nuova casa al sicuro dagli uomini bramosi della mia testa e del mio sangue per esperimenti, o chissà cos'altro.
Non voglio scoprirlo.
Quel che ora desidero scoprire, è la causa e conseguenza del mio attuale stato fisico e sensoriale.
Qualcuno pagherà per il mio incidente... Quel qualcuno è la CESI.
Come ho fatto a scrivere sul blog, ti chiederai.
Ho già installato la dsl nella fognatura sotto il mio ex palazzo, è ovvio.
domenica 11 novembre 2012
Tortinator 2 - Gli ingredienti ribelli
Dalle memorie di Joe Barretto:
"Non credevo ci volesse una tale eternità per permettere a mio cugino di far uscire dalla cucina quei dannati sorbetti al limone. Ciò che proprio ignoravamo, invece era l'inaspettata presa di autocoscienza della torta di mele, che inizò la domenica dell 11 novembre, ore 21.17 del fuso orario italiano, a lanciare missili di caramello andato a male nelle coordinate corrispondenti ai 4 angoli dello spazio perimetrale adibito a clienti e staff.
Molte vite sono state spazzate via. Pochi i sopravvissuti. La battaglia contro la torta di mele è stata perduta.
La guerra contro i suoi figli è appena iniziata.
Uno chef inviato dal futuro per proteggermi, dal me stesso del 2020 si erge innanzi a me coprendomi come uno scudo, per difendermi da un altro agente inviato dalla nipote della torta di mele, con lo scopo questa volta di distruggermi; si tratta in tal caso di una modello super avanzato di ispettore asl cyborg, programmato per non avere scrupoli e portare la sua missione a termine con ogni mezzo necessario.
Siamo riusciti a scappare e lasciarci ciò che resta del locale alle spalle. Siamo a bordo di una punto scassata rubata a un panettiere.
Non potremo fuggire per sempre. Verrà il momento in cui il mio angelo custode dovrà affrontare il suo demone, e io il mio destino infausto."
E poi, a parte 'sta delirante cronaca fanta-culinaria, domani c'ho da alzarmi presto per un servizio ansa col mio fido scudiero Fleo che riprenderà qualcosa in quialche posto con me che gli manterrò i cosi. Chiaro, no?
CFhiaro, ma oscuro il futuro nelle prossime 4 ore.
Little Frank ha chiamato. Dice che sta già a posto coi panini. Ne ha tanti.
Massì, sticazzi. Il lavoro domani termina a mezzogiorno, poi sto libero fino al giorno dopo. Non saprei se rivolgermi a una groupie o ad una bottiglia scozzese, domani sera. Io vivo alla giornata, però.
See ya!
"Non credevo ci volesse una tale eternità per permettere a mio cugino di far uscire dalla cucina quei dannati sorbetti al limone. Ciò che proprio ignoravamo, invece era l'inaspettata presa di autocoscienza della torta di mele, che inizò la domenica dell 11 novembre, ore 21.17 del fuso orario italiano, a lanciare missili di caramello andato a male nelle coordinate corrispondenti ai 4 angoli dello spazio perimetrale adibito a clienti e staff.
Molte vite sono state spazzate via. Pochi i sopravvissuti. La battaglia contro la torta di mele è stata perduta.
La guerra contro i suoi figli è appena iniziata.
Uno chef inviato dal futuro per proteggermi, dal me stesso del 2020 si erge innanzi a me coprendomi come uno scudo, per difendermi da un altro agente inviato dalla nipote della torta di mele, con lo scopo questa volta di distruggermi; si tratta in tal caso di una modello super avanzato di ispettore asl cyborg, programmato per non avere scrupoli e portare la sua missione a termine con ogni mezzo necessario.
Siamo riusciti a scappare e lasciarci ciò che resta del locale alle spalle. Siamo a bordo di una punto scassata rubata a un panettiere.
Non potremo fuggire per sempre. Verrà il momento in cui il mio angelo custode dovrà affrontare il suo demone, e io il mio destino infausto."
E poi, a parte 'sta delirante cronaca fanta-culinaria, domani c'ho da alzarmi presto per un servizio ansa col mio fido scudiero Fleo che riprenderà qualcosa in quialche posto con me che gli manterrò i cosi. Chiaro, no?
CFhiaro, ma oscuro il futuro nelle prossime 4 ore.
Little Frank ha chiamato. Dice che sta già a posto coi panini. Ne ha tanti.
Massì, sticazzi. Il lavoro domani termina a mezzogiorno, poi sto libero fino al giorno dopo. Non saprei se rivolgermi a una groupie o ad una bottiglia scozzese, domani sera. Io vivo alla giornata, però.
See ya!
giovedì 13 settembre 2012
Gothacom
Che poi è il nome dell'agenzia che mi ha commissionato il nuovo lavoro da visualizer.
Modi delicatissimi il direttore, uno yuppie dai cinque anni in più di me, che mi chiama esclamando con fermezza:"Abbiam bisogno di disegni! Vieni adesso in sede!"
Eccerto! Tanto io lavoro solo per loro, e non è che ho altri sei o sette lavori da portare a termine, vero?
Placido sarcasmo a parte, rimando di un giorno il meeting.
Oggi varco per la seconda volta la soglia del loro ufficio sito in via Rossini. Ad angolo c'è il bar Rossini. Ci sto un pò, perchè il tuo fenomenale coredicus arriva con un'ora di anticipo e si fa una colazione dei campioni, accompagnata da una simpatica conversazione tramite whatsapp con la musa dei suoi sogni.
Poi è ora e salgo dal direttore che mi fa i burocratici, seppur dinamici convenevoli.
Blocco appunti alla mano e si scrive. Si prende nota. Devo realizzare per lunedì lo storyboard colorato di uno spot da trenta secondi che pubblicizza una società affitta-ville in Toscana. Roba da ricchi. E dato che le tavole dovranno essere in technicolor, bè....Io alzo la posta in gioco, o meglio il prezzo. Eeeh sì, eh!
Considera che è pure incasinato da creare...Ma va bè. Io sono io. Come disse Bill.
Modi delicatissimi il direttore, uno yuppie dai cinque anni in più di me, che mi chiama esclamando con fermezza:"Abbiam bisogno di disegni! Vieni adesso in sede!"
Eccerto! Tanto io lavoro solo per loro, e non è che ho altri sei o sette lavori da portare a termine, vero?
Placido sarcasmo a parte, rimando di un giorno il meeting.
Oggi varco per la seconda volta la soglia del loro ufficio sito in via Rossini. Ad angolo c'è il bar Rossini. Ci sto un pò, perchè il tuo fenomenale coredicus arriva con un'ora di anticipo e si fa una colazione dei campioni, accompagnata da una simpatica conversazione tramite whatsapp con la musa dei suoi sogni.
Poi è ora e salgo dal direttore che mi fa i burocratici, seppur dinamici convenevoli.
Blocco appunti alla mano e si scrive. Si prende nota. Devo realizzare per lunedì lo storyboard colorato di uno spot da trenta secondi che pubblicizza una società affitta-ville in Toscana. Roba da ricchi. E dato che le tavole dovranno essere in technicolor, bè....Io alzo la posta in gioco, o meglio il prezzo. Eeeh sì, eh!
Considera che è pure incasinato da creare...Ma va bè. Io sono io. Come disse Bill.
giovedì 30 agosto 2012
La situazione è eccellente
Work in progress, so stay tune! swaiss!
sabato 21 luglio 2012
Location d'occasione!
Ognittanto te devo pure aggiornà sugli sviluppi delle mie vicissitudini professionali, ed è presto scritto:
Pare che a Gothacom siano tutti contenti dei miei storyboard per "Sport tiggì", la sketchcom che avrà come pleasement management il marchio SKY. E' una circostanza collaborativa per me poco interessante, soprattutto sconosciuta, ma empiricamente determinante per il curriculum vitae.
Si prospetta almeno un anno di sicuro lavoro come visualizer con questi signori, e più direttamente col giovanissimo Pierluigi D'ambrosio, uno scrittore milanese che campa con le sue idee per sceneggiati e sitcom, molte delle quali ancora chiuse in un cassetto, in attesa di un interessato acquirente, parlando di case di produzione. E' proprio PJ (così lo si chiama) che mi invia il materiale informativo nonchè la sceneggiatura. Lo fa ora e continuerà nel tempo, considerato l'andamento in porto del progetto.
Molto swaiss, pertanto.
Non mancano in aggiunta, le nuove esperienze in qualità di assistente di produzione del tuo coredico molestatore sessuale; due giorni fa, un servizio Ansa incentrato sull'importanza di bere acqua in questa torrida estate. Sì, vabbè: io sistemo il microfono agli intervistati e fungo da cavia per la regolazione della luce in the swaiss forever young...tugheter. Gnè.
C'è di mezzo la nestlè, e come già sai, a me girano i cosiddetti; però il professore idrologo ne sembra sapere. Ci chiedo: "può un essere umano vivere sin dalla nascita osservando una dieta vegan?".
Mi risponde che per quanto la soia sia nutriente, insieme alla frutta e la verdura, un bambino necessita comunque di proteine animali, durante la crescita. Poi si può smettere, eh! All'inizio no, ma poi sì e francamente, mi dice, si conduce una vita decisamente più sana. E lo sapevo!!! A parte il discorso secondo cui un bambino debba magnà carne e pesce quand'è piccolo, sapevo che l'essere umano sta meglio quando non se magna animali o derivati. Tanto buttarla sul lato egoistico gioca in un modo o nell altro a favore dei fratelli animali, quindi è subito detto: io non c'ho mai un raffreddore o un'influenza, ho un fisico tonico e atletico, la virilità di un toro, i riflessi di Flash, e in generale non avverto mai stanchezza anzitempo. Sono spavaldo e sfacciato, molto più di quando mangiavo carne; un mio amico mangerebbe prosciutto anche a colazione e ha problemi respiratori, è gonfio come un malato, ha le occhiaie, soffre di intestino debole ed è insicuro nei rapporti interpersonali. Poi ha sempre sonno o è stanco da morire. E' un caso? Certo che no! La dieta vegetariana, o addirittura vegan sono l'equivalente del siero del supersoldato.
Ma torniamo a bomba.
Fleo riprende, fa i dettagli, i fegatelli e daidaidai, che la portiamo a casa. Aaaaah. Redazione. Montaggio. Io me ne sto a chattare su whatsapp mentre il mio partner, che definirò ironicamente "la mia spalla" , trasferisce il lavoro dalla telecamera al computer, poi si và a pranzo in quel della chinatown di via Sarpi. No, niente cinese oggi. Ci garba una pizza e cosìssia.
Pomeriggio un altro appuntamento in un'altra via che sta vicino a Porta Venezia. Prendiamo il tassì che c'ha le caramelle nelle fessure delle portiere, e arriviamo alla sede di una filiale annessa a nestlè, per intervistare un altro luminare dell'alimentazione idrica.
Noto che la location è una sala riunioni molto figa, che potrebbe tornarmi utile come idea nelle mie grafiche realizzazioni da visualizer. La fotografo e spezzo una gamba a favore del mio iphone, che serve soprattutto per queste azioni fulminee; è grazie a lui che vivendo, riesco a non perdermi situazioni o soggetti in grado di ispirare le mie ricerche documentaristiche.
Più tardi prendiamo un altro tassì, ma senza caramelle stavolta. Ci riporta alla sede di Real Life, e...Dejavvù di procedimento, in quanto il medesimo di prima. Gnè.
Nel tornare alla macchina di Fleo, passo innanzi il deposito dei tram, un complesso suggestivo per la sua immensa complessità. Potrà essermi utile. Lo catturo con un'istantanea. Grazie, Steve Jobbs. Se sei un poser in possesso di blackberri, puoi suggermi la fava...perdente!
Tardo pomeriggio, potrei considerare terminata la giornata lavorativa, mannò!!
Devo dirigermi a Monza per condurre il ristorante di mio padre. E daidaidai! Ce la faresti, tu che magni porchetta e capocollo, piuttosto che pollo e vitello tonnato!? Bleah...
Un'amica mi ha chiesto di votare il suo logo per la Villa Reale di Monza. Trattasi di un concorso: ho votato. Sì perchè ha due tette stratosferiche e poi mi deve in tal modo una condivisione del coredo tuo universe!!! Ti rinnovo l'appuntamento col maniaco che sono e ti invito ad immaginare di chi sia il concerto di cui parleró su questi schermi...!!
Pare che a Gothacom siano tutti contenti dei miei storyboard per "Sport tiggì", la sketchcom che avrà come pleasement management il marchio SKY. E' una circostanza collaborativa per me poco interessante, soprattutto sconosciuta, ma empiricamente determinante per il curriculum vitae.
Si prospetta almeno un anno di sicuro lavoro come visualizer con questi signori, e più direttamente col giovanissimo Pierluigi D'ambrosio, uno scrittore milanese che campa con le sue idee per sceneggiati e sitcom, molte delle quali ancora chiuse in un cassetto, in attesa di un interessato acquirente, parlando di case di produzione. E' proprio PJ (così lo si chiama) che mi invia il materiale informativo nonchè la sceneggiatura. Lo fa ora e continuerà nel tempo, considerato l'andamento in porto del progetto.
Molto swaiss, pertanto.
Non mancano in aggiunta, le nuove esperienze in qualità di assistente di produzione del tuo coredico molestatore sessuale; due giorni fa, un servizio Ansa incentrato sull'importanza di bere acqua in questa torrida estate. Sì, vabbè: io sistemo il microfono agli intervistati e fungo da cavia per la regolazione della luce in the swaiss forever young...tugheter. Gnè.
C'è di mezzo la nestlè, e come già sai, a me girano i cosiddetti; però il professore idrologo ne sembra sapere. Ci chiedo: "può un essere umano vivere sin dalla nascita osservando una dieta vegan?".
Mi risponde che per quanto la soia sia nutriente, insieme alla frutta e la verdura, un bambino necessita comunque di proteine animali, durante la crescita. Poi si può smettere, eh! All'inizio no, ma poi sì e francamente, mi dice, si conduce una vita decisamente più sana. E lo sapevo!!! A parte il discorso secondo cui un bambino debba magnà carne e pesce quand'è piccolo, sapevo che l'essere umano sta meglio quando non se magna animali o derivati. Tanto buttarla sul lato egoistico gioca in un modo o nell altro a favore dei fratelli animali, quindi è subito detto: io non c'ho mai un raffreddore o un'influenza, ho un fisico tonico e atletico, la virilità di un toro, i riflessi di Flash, e in generale non avverto mai stanchezza anzitempo. Sono spavaldo e sfacciato, molto più di quando mangiavo carne; un mio amico mangerebbe prosciutto anche a colazione e ha problemi respiratori, è gonfio come un malato, ha le occhiaie, soffre di intestino debole ed è insicuro nei rapporti interpersonali. Poi ha sempre sonno o è stanco da morire. E' un caso? Certo che no! La dieta vegetariana, o addirittura vegan sono l'equivalente del siero del supersoldato.
Ma torniamo a bomba.
Fleo riprende, fa i dettagli, i fegatelli e daidaidai, che la portiamo a casa. Aaaaah. Redazione. Montaggio. Io me ne sto a chattare su whatsapp mentre il mio partner, che definirò ironicamente "la mia spalla" , trasferisce il lavoro dalla telecamera al computer, poi si và a pranzo in quel della chinatown di via Sarpi. No, niente cinese oggi. Ci garba una pizza e cosìssia.
Pomeriggio un altro appuntamento in un'altra via che sta vicino a Porta Venezia. Prendiamo il tassì che c'ha le caramelle nelle fessure delle portiere, e arriviamo alla sede di una filiale annessa a nestlè, per intervistare un altro luminare dell'alimentazione idrica.
Noto che la location è una sala riunioni molto figa, che potrebbe tornarmi utile come idea nelle mie grafiche realizzazioni da visualizer. La fotografo e spezzo una gamba a favore del mio iphone, che serve soprattutto per queste azioni fulminee; è grazie a lui che vivendo, riesco a non perdermi situazioni o soggetti in grado di ispirare le mie ricerche documentaristiche.
Più tardi prendiamo un altro tassì, ma senza caramelle stavolta. Ci riporta alla sede di Real Life, e...Dejavvù di procedimento, in quanto il medesimo di prima. Gnè.
Nel tornare alla macchina di Fleo, passo innanzi il deposito dei tram, un complesso suggestivo per la sua immensa complessità. Potrà essermi utile. Lo catturo con un'istantanea. Grazie, Steve Jobbs. Se sei un poser in possesso di blackberri, puoi suggermi la fava...perdente!
Tardo pomeriggio, potrei considerare terminata la giornata lavorativa, mannò!!
Devo dirigermi a Monza per condurre il ristorante di mio padre. E daidaidai! Ce la faresti, tu che magni porchetta e capocollo, piuttosto che pollo e vitello tonnato!? Bleah...
Un'amica mi ha chiesto di votare il suo logo per la Villa Reale di Monza. Trattasi di un concorso: ho votato. Sì perchè ha due tette stratosferiche e poi mi deve in tal modo una condivisione del coredo tuo universe!!! Ti rinnovo l'appuntamento col maniaco che sono e ti invito ad immaginare di chi sia il concerto di cui parleró su questi schermi...!!
domenica 8 luglio 2012
In sintesi...
Bologna è stata un'esperienza arricchente, che per quanto orrenda sia la parola, è italiana e presente nel dizionario. Tiè.
Il Frecciarossa è velocissimo e comodo, se l'aria condizionata funziona. Al ritorno siamo stati meno fortunati.
Sono stato nella città di Pazienza e Dalla, senza averla vista per questioni di scaletta temporale torchiata dalle priorità lavorative. Mi sono limitato alla periferia, che si caratterizza tradizionalmente per i suoi portici in linea col centro storico e la stessa Piazza Grande. Al centro dell'attenzione delle nostre telecamere, un meeting di segretezza industriale internazionale, tenuto dai massimi rappresentanti della Magneti Marelli. Si parlava, indovina un pò? Business management, marketing behaviour, factory industry, e 'mbaciucazzo.
See vabbè, io sono un tamarro perchè de sti cose non ci capisco nulla; ma considera semplicemente il fatto che dalle otto di mattina fine alle cinque di pomeriggio, il tuo coredico creativo se ne stava in piedi, cioè senza sedersi, innanzi al cavalletto della camera, sentendo 'sta convention megagalattica trattante la strategia innovativa di un mercato che sarà indubbiamente in crisi come il tenore di vita di tutti i cristiani dell'italica penisola. Innovazione un caiser, diocristo.
Poi aggiungici l'imposizione di non riprendere le slide informative durante il briefing, per impedire qualsiasi fuga di informazioni, capisci che la surrealtà della rottura di palle può indurti comodamente a costruirci su della facile ironia, per non dire "presa per il culo", cazzo!
La sera io, Fleo, Andreas e l'inimitabile Daniela, si è andati in due ristoranti tipici con cucina tipica del posto. Due, perchè i giorni di riprese eran due, eh!
Il primo giorno da un certo Gigi ho mangiato bene: passatelli alla crema di parmigiano con olio tartufato.
Il secondo giorno da Nonna Rosa ho provato i laccetti verdi con cruditè di verdure...'nsomma: meglio il giorno prima.
Ricordo più intenso di tutte le 48 ore di collaborazione con Real Life, la responsabile del nostro accompagnamento in Magneti Marelli. Valentina: una cavalla pazzesca dotata di tacchi da urlo e capello nero corto-dinamico a metà tra il fashion e l'erotico. Peccato si fosse attaccata emotivamente più ad Andreas che al sottoscritto. Grande sconfitta per il tuo coredo juan de marco, maestro d'amore.
Io ho compensato la carenza d'affetto con la mia amica del Tennessee, svuotata assieme a Fleo nella camera d'albergo durante la seconda notte.
Al ritorno, trovo la mia Musagrà a prelevarmi dalla stazione. Eccomi dunque tornato alla routine giornaliera, che mi vede già impegnato in mille disegni e prossimi appuntamenti con la produzione di Real Life, che non per vantarmi, ha già trovato in me un valido punto di riferimento affidabile e serio. Dio quanto amo 'sto cazzo di lavoro!Ciao! A presto, con la recensione di the amazing spiderswaiss!
lunedì 2 luglio 2012
Col Frecciarossa.
Sì, guarda: me ne vado. A Bologna. Non so perchè, nè per cosa. So solo che è lavoro. Quell'altro lavoro. Quello dove sono assistente di produzione per Real Life. Mai vista Bologna, mi credi?
Una volta tornato debbo concentrarmi subbito su degli storyboard che sto ultimando, concernenti una sketchcom marchiata Sky. E daidaidai, dunque. La Forza deve essere con me, aiutandomi a star lontano da whiskey e gambe taccate sposate. Il lavoro mi si prospetta florido, in questo periodo. Riuscirà il tuo coredico frodo a non cedere alla lussuria che lo porterebbe a sparire infilandosi l'anello???
Eh come no?!
Tempo tre giorni e torno, neh!
Non chiamare l'ufficio scomparsi, nè chi l'ha visto. Vado, fingo di essere un fonico e mi ripresento al cospetto della mia incasinata scrivania, giusto per rivestire i panni di visualizer...Ehi: lo sai che il fumettista nel campo pubblicitario si chiama così? Lo sai che le vignette non si chiamano tali, ma diventano frame? Forse frames perchè è plurale...In ogni caso non potevo non esprimere quanto reputo poser tutto ciò. E' linguaggio tecnico, per carità. Anche quando si parla di mood non dovrei ridere, perchè 'ste cose mi stanno fruttando conoscenza nell ambiente, e ho il dovere di ringraziare i vari Fleo e Davide Menchetti. La pubblicità è cool, ma pure la sketchcom in cantiere in stile Boris/camera cafè.
A proposito di pubblicità: in occasione delle olimpiadi, potrai vedere casualmente negli spot di stacco dalla diretta, quelli di cui ho realizzato gli shooting (che palle sto british style).
Ti aiuto a riconoscerli: "Cillit bang, le olimpiadi del pulito" Una squadra gioca a curling e vince sulle altre perchè c'ha il cillit bang e lo spruzza sul rink, la superficie ghiacciata dove scorre la stones.
Nell'altra tre donne si preparano al poligono, indossano occhiali e cuffie e fanno strecching per le braccia. Poi puntano le armi contro i bersagli, e si scopre che le armi sono sono sgrassatori da casa, mentre i bersagli sono fornelli in verticale lerci di grasso. Vince la figa che usa il cillit bang...
E vabbè, che vuoi. A mmè non dispiace, sai? Anzi è fichissimo, per la miseria!!!!!
Uh..!! la ragazza deve mangiare! Più tardi ho una groupie che deve posare. Certo che se quell'ebreo di Fleo mi chiamasse per i dettagli della partenza, sarebbe meglio, nooo?
Una volta tornato debbo concentrarmi subbito su degli storyboard che sto ultimando, concernenti una sketchcom marchiata Sky. E daidaidai, dunque. La Forza deve essere con me, aiutandomi a star lontano da whiskey e gambe taccate sposate. Il lavoro mi si prospetta florido, in questo periodo. Riuscirà il tuo coredico frodo a non cedere alla lussuria che lo porterebbe a sparire infilandosi l'anello???
Eh come no?!
Tempo tre giorni e torno, neh!
Non chiamare l'ufficio scomparsi, nè chi l'ha visto. Vado, fingo di essere un fonico e mi ripresento al cospetto della mia incasinata scrivania, giusto per rivestire i panni di visualizer...Ehi: lo sai che il fumettista nel campo pubblicitario si chiama così? Lo sai che le vignette non si chiamano tali, ma diventano frame? Forse frames perchè è plurale...In ogni caso non potevo non esprimere quanto reputo poser tutto ciò. E' linguaggio tecnico, per carità. Anche quando si parla di mood non dovrei ridere, perchè 'ste cose mi stanno fruttando conoscenza nell ambiente, e ho il dovere di ringraziare i vari Fleo e Davide Menchetti. La pubblicità è cool, ma pure la sketchcom in cantiere in stile Boris/camera cafè.
A proposito di pubblicità: in occasione delle olimpiadi, potrai vedere casualmente negli spot di stacco dalla diretta, quelli di cui ho realizzato gli shooting (che palle sto british style).
Ti aiuto a riconoscerli: "Cillit bang, le olimpiadi del pulito" Una squadra gioca a curling e vince sulle altre perchè c'ha il cillit bang e lo spruzza sul rink, la superficie ghiacciata dove scorre la stones.
Nell'altra tre donne si preparano al poligono, indossano occhiali e cuffie e fanno strecching per le braccia. Poi puntano le armi contro i bersagli, e si scopre che le armi sono sono sgrassatori da casa, mentre i bersagli sono fornelli in verticale lerci di grasso. Vince la figa che usa il cillit bang...
E vabbè, che vuoi. A mmè non dispiace, sai? Anzi è fichissimo, per la miseria!!!!!
Uh..!! la ragazza deve mangiare! Più tardi ho una groupie che deve posare. Certo che se quell'ebreo di Fleo mi chiamasse per i dettagli della partenza, sarebbe meglio, nooo?
mercoledì 20 giugno 2012
Fatica!
Lo so, non dire nè pensare niente...Per favore; ho latitato dal coredouniverse per troppo tempo, ma..hey: eccomi qua!
La mia fama di macina-vignette in breve tempo mi ha aiutato nei contatti che contano. Di conseguenza sono stato impegnato a macinare, e lo sarò ancora per un pò, ringraziando il Signore, cristosanto!
Il mio modus operandi ha interessato il settore pubblicitario, e di recente ho storyboardato quattro spot per la finish e per il cillit bang.'Na fatica che non ti dico, consegna a tempo record e mio piacente atteggiamento professionale, a opinione della producer (donna, certo) e del regista, che considerare esigenti è sterile precisazione riservata all anonimato.
Ecco perchè scrivo poco, ma a breve ti posto pure le tavole che rappresentano le imminenti pubblicità in onda sulla tv popolare: rai, mediaset, sky e chissà dove altro. Sticazzi. Non mi importa. L'elemento che alimenta il mio coredico ego è l'entusiasmo altrui, manifestatosi con nuove richieste di collaborazioni artistiche. Con l'auspicio di un portafoglio più gonfio del solito, ti porgo i miei più sinceri swaiss!
La mia fama di macina-vignette in breve tempo mi ha aiutato nei contatti che contano. Di conseguenza sono stato impegnato a macinare, e lo sarò ancora per un pò, ringraziando il Signore, cristosanto!
Il mio modus operandi ha interessato il settore pubblicitario, e di recente ho storyboardato quattro spot per la finish e per il cillit bang.'Na fatica che non ti dico, consegna a tempo record e mio piacente atteggiamento professionale, a opinione della producer (donna, certo) e del regista, che considerare esigenti è sterile precisazione riservata all anonimato.
Ecco perchè scrivo poco, ma a breve ti posto pure le tavole che rappresentano le imminenti pubblicità in onda sulla tv popolare: rai, mediaset, sky e chissà dove altro. Sticazzi. Non mi importa. L'elemento che alimenta il mio coredico ego è l'entusiasmo altrui, manifestatosi con nuove richieste di collaborazioni artistiche. Con l'auspicio di un portafoglio più gonfio del solito, ti porgo i miei più sinceri swaiss!
giovedì 7 giugno 2012
Coredopuscolo
Tralasciando un momento drammatico di defaiance, stamattina leggo una mail che conferma ufficialmente l'utilizzo della mia gradita penna per un opuscolo informativo del Renate calcio. Il primo modo con il quale la società sportiva diffonde quindi, quanto scrissi per intero anche sul tuo blog preferito.
Ringrazio sentitamente Deborah per la fiducia e l'impegno prestatimi. Stasera alla Nubi ci preparo una cenetta coi fiocchi.
giovedì 31 maggio 2012
Che troupe!
Mi sembra doveroso un minimo di presentazione, my coredico friend!
Da sinistra a destra: Andreas (operatore), Io (pornodivo), Fleo (operatore), Daniela (giornalista).
Da sinistra a destra: Andreas (operatore), Io (pornodivo), Fleo (operatore), Daniela (giornalista).
venerdì 18 maggio 2012
Coredo e il calcio?!
Oh, bene. Rieccoti nella tua vera dimensione temporale, coredico arrapato.
Avverto più del solito la necessaria natura di quella scrittura del cazzo, a cui sei abituato imbatterti nelle tue malsane letture del nerdvana, che visiti per ammirare le mie eroiche fottute gesta.
No, dico così perchè mi hanno da poco assegnato un lavoretto nuovo nuovo, di quelli così nuovi che ti stimolano perchè rappresentano un'esperienza da aggiungere al tuo grasso curriculum che c'hai salvato in pdf sul computer.
In sostanza, l'Assessorato allo sport e tempo libero di Renate (LC) mi ha commissionato un articoletto che verrà pubblicato sul gazzetttino o su "il giorno", o entrambi credo. Una riflessione giornalistica atta a promuovere il Campacamp del mio amico Alessandro Campanaro, mister della Folgore Verano e nobilissimo allenatore di calcio di ragazzi dai 7 ai 16 anni. Durante l'avventura sportiva, il my friend sarà affiancato da un vice-allenatore: il mio cuginone Roby fratello Orso.
Non badare alla presumibile enfatizzazione dell'articolo: io ci ho davvero messo il cuore perchè è un gesto nei confronti di un amico. Ho accettato con entusiasmo la sfida di scrivere qualcosa sul calcio e l'ho considerata una costruttiva esperienza lavorativa. Dato che sei un mio antico seguace, ti regalo in esclusiva il pezzo che ho scritto...Per intiero!
La Polisportiva Renatese e il comune di Renate si uniscono all' assessorato
sportivo per un evento che, soprattutto dal mio profano punto di vista è
alquanto singolare.
Le quattro settimane di camp calcistico organizzate dal mister Alessandro
Campanaro, non costituiscono una semplice iniziativa sociale fine a sè stessa:
sono un'occasione.
Ho personalmente assistito alla calorosa presentazione del camp, e mi sono
lasciato trasportare immediatamente dalle parole appassionate dell assessore
Luigi Pelucchi: un uomo giusto che crede nel significato ancora puro e
intaccato dello sport. Un gioco di squadra, certo, ma dove ogni bambino dai
sette ai sedici anni senza limite di cultura, religione, sesso o talento, trova
la dimensione individuale in cui si relaziona, socializza con altri piccoli
uomini e donne prossimi a far parte di un mondo esterno che sarà il loro, in
futuro.
Da un camp calcistico non usciranno calciatori professionisti, o "fenomeni",
come si usa denominare gli atleti attualmente. No. Dal camp non verrà impiegato
un modo di tener occupati i figli dei genitori che hanno acconsentito
all'iscrizione.
Alessandro Campanaro ha un chiaro disegno, o se preferite uno "schema", in cui
probabilmente ogni bambino, che sarà un giorno medico, avvocato o rockstar, qui intraprende l'importante passo della condivisione di esperienze;
dal pranzo al gioco; dallo svago all'agonismo, con la consapevolezza di essere
parte indispensabile di una miniaturistica società composta da piccole storie
diverse appartenenti ai suoi compagni.
L'occasione di coltivare amicizie e affetti è al contempo un'istantanea dove
il bambino esterna la sua vita in termini di gusti, passioni, interessi. Con la
sicurezza concreta che attorno a lui avrà degli elementi uguali, ma diversi,
intreressati ad ascoltarlo confrontandosi. Ecco, sostengo che il significato di
uno sport di squadra, che il suo originale compito, sia proprio questo. Il
Campacamp rappresenta sillogisticamente una garanzia, constatando le intenzioni
e i propositi verso un futuro umanamente migliore gestito dai "nostri" figli.
La situazione aggregativa che plasma la sua stessa natura in modo poetico e
soprattutto divertente; il divertimento seguito da un cultore del comportamento
adolescenziale, come il Mister Campanaro, è una vera e propria tesi di scienza;
un teorema trattante l'attività motoria di squadra come chiave per facilitare
da subito i rapporti del bambino col resto che lo circonda.
Buffo e ironico, scrivere qualcosa che riguardi il calcio; sport a me
straniero e sconosciuto. Ciò non implica una mia deficienza empirica sulla
simbolica aurea sacra che lo caratterizza.
Non intendo essere provocatorio, pertanto è con umile tono che dichiaro lo
sport infantile il VERO sport. Di gradita conseguenza, quello di Campanaro è il
vero calcio. Un delitto non esserci.
Coredo, 18 maggio 2012
Avverto più del solito la necessaria natura di quella scrittura del cazzo, a cui sei abituato imbatterti nelle tue malsane letture del nerdvana, che visiti per ammirare le mie eroiche fottute gesta.
No, dico così perchè mi hanno da poco assegnato un lavoretto nuovo nuovo, di quelli così nuovi che ti stimolano perchè rappresentano un'esperienza da aggiungere al tuo grasso curriculum che c'hai salvato in pdf sul computer.
In sostanza, l'Assessorato allo sport e tempo libero di Renate (LC) mi ha commissionato un articoletto che verrà pubblicato sul gazzetttino o su "il giorno", o entrambi credo. Una riflessione giornalistica atta a promuovere il Campacamp del mio amico Alessandro Campanaro, mister della Folgore Verano e nobilissimo allenatore di calcio di ragazzi dai 7 ai 16 anni. Durante l'avventura sportiva, il my friend sarà affiancato da un vice-allenatore: il mio cuginone Roby fratello Orso.
Non badare alla presumibile enfatizzazione dell'articolo: io ci ho davvero messo il cuore perchè è un gesto nei confronti di un amico. Ho accettato con entusiasmo la sfida di scrivere qualcosa sul calcio e l'ho considerata una costruttiva esperienza lavorativa. Dato che sei un mio antico seguace, ti regalo in esclusiva il pezzo che ho scritto...Per intiero!
La Polisportiva Renatese e il comune di Renate si uniscono all' assessorato
sportivo per un evento che, soprattutto dal mio profano punto di vista è
alquanto singolare.
Le quattro settimane di camp calcistico organizzate dal mister Alessandro
Campanaro, non costituiscono una semplice iniziativa sociale fine a sè stessa:
sono un'occasione.
Ho personalmente assistito alla calorosa presentazione del camp, e mi sono
lasciato trasportare immediatamente dalle parole appassionate dell assessore
Luigi Pelucchi: un uomo giusto che crede nel significato ancora puro e
intaccato dello sport. Un gioco di squadra, certo, ma dove ogni bambino dai
sette ai sedici anni senza limite di cultura, religione, sesso o talento, trova
la dimensione individuale in cui si relaziona, socializza con altri piccoli
uomini e donne prossimi a far parte di un mondo esterno che sarà il loro, in
futuro.
Da un camp calcistico non usciranno calciatori professionisti, o "fenomeni",
come si usa denominare gli atleti attualmente. No. Dal camp non verrà impiegato
un modo di tener occupati i figli dei genitori che hanno acconsentito
all'iscrizione.
Alessandro Campanaro ha un chiaro disegno, o se preferite uno "schema", in cui
probabilmente ogni bambino, che sarà un giorno medico, avvocato o rockstar, qui intraprende l'importante passo della condivisione di esperienze;
dal pranzo al gioco; dallo svago all'agonismo, con la consapevolezza di essere
parte indispensabile di una miniaturistica società composta da piccole storie
diverse appartenenti ai suoi compagni.
L'occasione di coltivare amicizie e affetti è al contempo un'istantanea dove
il bambino esterna la sua vita in termini di gusti, passioni, interessi. Con la
sicurezza concreta che attorno a lui avrà degli elementi uguali, ma diversi,
intreressati ad ascoltarlo confrontandosi. Ecco, sostengo che il significato di
uno sport di squadra, che il suo originale compito, sia proprio questo. Il
Campacamp rappresenta sillogisticamente una garanzia, constatando le intenzioni
e i propositi verso un futuro umanamente migliore gestito dai "nostri" figli.
La situazione aggregativa che plasma la sua stessa natura in modo poetico e
soprattutto divertente; il divertimento seguito da un cultore del comportamento
adolescenziale, come il Mister Campanaro, è una vera e propria tesi di scienza;
un teorema trattante l'attività motoria di squadra come chiave per facilitare
da subito i rapporti del bambino col resto che lo circonda.
Buffo e ironico, scrivere qualcosa che riguardi il calcio; sport a me
straniero e sconosciuto. Ciò non implica una mia deficienza empirica sulla
simbolica aurea sacra che lo caratterizza.
Non intendo essere provocatorio, pertanto è con umile tono che dichiaro lo
sport infantile il VERO sport. Di gradita conseguenza, quello di Campanaro è il
vero calcio. Un delitto non esserci.
Coredo, 18 maggio 2012
giovedì 17 maggio 2012
Lo stallone del fumetto
Immagina un videoclip, ma solo se hai tempo e voglia.
Devo tener testa alla mia predica teorica di odio verso espressioni del tipo "pensate che"o "immagina che". Chi sono io per dirti cosa pensare? Quindi ti invito a proiettare dal tuo terzo occhio questo filmato, di cui ora puoi solo vedere lo storyboard realizzato dal tuo coredico vendicatore.
La band protagonista si chiama Sickmonkey, e scusami se a dire il vero non ho mai sentito alcuna loro canzone, tantomeno quella di cui parla il videoclip.
Ahò, sò mercenario io. Per di più annoiato e apatico in un periodo di insofferenza rivolta ai poser, agli intellettuali e agli hipster. Un malessere frustrante che mi avvelena verso ogni nuova prospettiva culturale. So che non è giusto, tantomeno etico; tuttavia riconosco di assumere quell atteggiamento di chi ha già visto tutto e forse troppo, così non gli frega una beata di nulla. Per 'sti lavori necessito solo di istruzioni su cosa disegnare e in che modo. Dopo voglio solo il bonifico.
Ti vocifero la possibilità che nella concretizzazione del video, il clown possa interpretarlo io. Niente di sicuro, comunque. Non conta in questo lavoro la qualità, quanto l'efficacia di rendere l'idea di che cazzo stia succedendo nella scena; un finto piano sequenza che dura più o meno 4 minuti. Mi hanno detto che sono stato bravo e mi hanno dato uno zuccherino per ogni vignetta completata.
Torno a riprodurmi con le giumente, ma riprenderò a scriverti non appena mi abituerò ben bene a battere la tastiera con gli zoccoli.
Devo tener testa alla mia predica teorica di odio verso espressioni del tipo "pensate che"o "immagina che". Chi sono io per dirti cosa pensare? Quindi ti invito a proiettare dal tuo terzo occhio questo filmato, di cui ora puoi solo vedere lo storyboard realizzato dal tuo coredico vendicatore.
La band protagonista si chiama Sickmonkey, e scusami se a dire il vero non ho mai sentito alcuna loro canzone, tantomeno quella di cui parla il videoclip.
Ahò, sò mercenario io. Per di più annoiato e apatico in un periodo di insofferenza rivolta ai poser, agli intellettuali e agli hipster. Un malessere frustrante che mi avvelena verso ogni nuova prospettiva culturale. So che non è giusto, tantomeno etico; tuttavia riconosco di assumere quell atteggiamento di chi ha già visto tutto e forse troppo, così non gli frega una beata di nulla. Per 'sti lavori necessito solo di istruzioni su cosa disegnare e in che modo. Dopo voglio solo il bonifico.
Ti vocifero la possibilità che nella concretizzazione del video, il clown possa interpretarlo io. Niente di sicuro, comunque. Non conta in questo lavoro la qualità, quanto l'efficacia di rendere l'idea di che cazzo stia succedendo nella scena; un finto piano sequenza che dura più o meno 4 minuti. Mi hanno detto che sono stato bravo e mi hanno dato uno zuccherino per ogni vignetta completata.
Torno a riprodurmi con le giumente, ma riprenderò a scriverti non appena mi abituerò ben bene a battere la tastiera con gli zoccoli.
giovedì 10 maggio 2012
(Solarexpo) Fregne Fotovoltaiche
Potrei postarti la lunga giornata di ieri, iniziata con la Solarexpo di Verona.
Potrei. Ma non c'è molto da dire, se non che l'energia pulita mediante impianti fotovoltaici, è una realtà positiva e possibile, ma reputo ancora eccessivi i prezzi di costo per la loro istallazione.
Però la fiera è ben organizzata, eh!
Aaah sì.
Ci sono tutti i comfort di cui il visitatore necessita: bar, ristoranti, tabaccai, toilette futuristiche assemblate con pezzi dell'Enterprise....Il tutto ben insediato a intervalli irregolari fra gli stand di aziende della madonna ,che si occupano delle rinnovabili e dell'efficienza di un futuro migliore generato principalmente dal risparmio energetico di 'sta fava.
Questa volta scorto Diego, che funge da regista per l'intero servizio Ansa. L'operatore è sempre Fleo, e c'è un maturo giornalista che sembra Pippo Baudo e si muove come Luca Giurato; si chiama Luca anche lui e i suoi capelli sono...Impossibili!..
Però è simpatico, e ci dice che la cosa più importante da fare per la realizzazione del filmato di circa 3 minuti, è riprendere più fighe possibili.
Allora daje con le hostess, le ragazze immagine, le modelle e le cameriere. Basta che siano fregne, e che si veda il logo della Solarexpo sullo sfondo.
Qui non c'è posto per la libera interpretazione di una finta intervista recitata, gli stand son pieni di gente. Ma torno a sottolineare che la presenza della fregna, sia l'unico motivo per cui i numerosi padiglioni si ritrovano pieni zeppi. Te le vedi 'ste quattro mummie in giacca e cravatta che parlano di energia pulita senza il mare di ragazze in tacchi e tailleur, che mostrano le cosce e sorridono ammiccando ai passanti? Francamente io no, anche se il tema è interessante. Tante sono preparate e ti espongono a memoria il foglietto che si son studiate tutta la mattina. Qualcuna è più scafata, qualcun altra più in gamba; molte non parlano, ma si limitano a reggere in mano frammenti di campioni fatti di materiale innovativo e rispettoso dell ambiente...In generale la mattina passa così noiosa, ma è tutto il tempo che ci viene richiesto: una volta ottenute le inquadrature che ci servono, montiamo il video che dovrebbe per contratto non invadere i tre minuti. Poi siam liberi come mustang selvaggi, e ne approfitto per ammirare quanto basta Verona nel suo interno. Non posso permettermi di lasciare la camera e il computer in automobile, pertanto mi tocca camminare sempre come un portantino, ma vabbene così.
Ah, toh! C'è il giro d'Italia! Ecco spiegata la ressa di gente per le strade...Tempo di aperitivo: mi bevo 6 spritz coi colleghi, poi io e Fleo si parte per Peschiera del Garda. Fleo deve adempiere al suo compito di visitare i parenti.
Io mi guardo un pò di natura e un pò di storia del posto.
Lago, barche, vecchie scuole elementari, carcere militare, via Mazzini, le piazze, il castello, le mura abbattute dalla battaglia napoleonica.
Ti ho già parlato di quanto adoro le anatre, ma osservarle è sempre un fascino educativo. Qui camminano per strada in cerca di pezzi di pane; si fidano dell uomo. Niente è più grande delle piccole cose: io mi ci sego su 'sta frase, cazzo!
Giunto a casa controllo la mail. Mi si prospetta la possibilità di fare un lavoretto....Legale, eh!
Mò ci penso; mentre finisco quella dozzina di disegni che mi mancano per completare lo storyboard di un videoclip. Il prossimo che mi dice "wow, che bello!", quando gli dico che faccio l'illustratore, lo secco col mio MP4. E bada che non è un ipod.
Potrei. Ma non c'è molto da dire, se non che l'energia pulita mediante impianti fotovoltaici, è una realtà positiva e possibile, ma reputo ancora eccessivi i prezzi di costo per la loro istallazione.
Però la fiera è ben organizzata, eh!
Aaah sì.
Ci sono tutti i comfort di cui il visitatore necessita: bar, ristoranti, tabaccai, toilette futuristiche assemblate con pezzi dell'Enterprise....Il tutto ben insediato a intervalli irregolari fra gli stand di aziende della madonna ,che si occupano delle rinnovabili e dell'efficienza di un futuro migliore generato principalmente dal risparmio energetico di 'sta fava.
Questa volta scorto Diego, che funge da regista per l'intero servizio Ansa. L'operatore è sempre Fleo, e c'è un maturo giornalista che sembra Pippo Baudo e si muove come Luca Giurato; si chiama Luca anche lui e i suoi capelli sono...Impossibili!..
Però è simpatico, e ci dice che la cosa più importante da fare per la realizzazione del filmato di circa 3 minuti, è riprendere più fighe possibili.
Allora daje con le hostess, le ragazze immagine, le modelle e le cameriere. Basta che siano fregne, e che si veda il logo della Solarexpo sullo sfondo.
Qui non c'è posto per la libera interpretazione di una finta intervista recitata, gli stand son pieni di gente. Ma torno a sottolineare che la presenza della fregna, sia l'unico motivo per cui i numerosi padiglioni si ritrovano pieni zeppi. Te le vedi 'ste quattro mummie in giacca e cravatta che parlano di energia pulita senza il mare di ragazze in tacchi e tailleur, che mostrano le cosce e sorridono ammiccando ai passanti? Francamente io no, anche se il tema è interessante. Tante sono preparate e ti espongono a memoria il foglietto che si son studiate tutta la mattina. Qualcuna è più scafata, qualcun altra più in gamba; molte non parlano, ma si limitano a reggere in mano frammenti di campioni fatti di materiale innovativo e rispettoso dell ambiente...In generale la mattina passa così noiosa, ma è tutto il tempo che ci viene richiesto: una volta ottenute le inquadrature che ci servono, montiamo il video che dovrebbe per contratto non invadere i tre minuti. Poi siam liberi come mustang selvaggi, e ne approfitto per ammirare quanto basta Verona nel suo interno. Non posso permettermi di lasciare la camera e il computer in automobile, pertanto mi tocca camminare sempre come un portantino, ma vabbene così.
Ah, toh! C'è il giro d'Italia! Ecco spiegata la ressa di gente per le strade...Tempo di aperitivo: mi bevo 6 spritz coi colleghi, poi io e Fleo si parte per Peschiera del Garda. Fleo deve adempiere al suo compito di visitare i parenti.
Io mi guardo un pò di natura e un pò di storia del posto.
Lago, barche, vecchie scuole elementari, carcere militare, via Mazzini, le piazze, il castello, le mura abbattute dalla battaglia napoleonica.
Ti ho già parlato di quanto adoro le anatre, ma osservarle è sempre un fascino educativo. Qui camminano per strada in cerca di pezzi di pane; si fidano dell uomo. Niente è più grande delle piccole cose: io mi ci sego su 'sta frase, cazzo!
Giunto a casa controllo la mail. Mi si prospetta la possibilità di fare un lavoretto....Legale, eh!
Mò ci penso; mentre finisco quella dozzina di disegni che mi mancano per completare lo storyboard di un videoclip. Il prossimo che mi dice "wow, che bello!", quando gli dico che faccio l'illustratore, lo secco col mio MP4. E bada che non è un ipod.