mercoledì 30 gennaio 2013

Io mordo

Credi che io urli solo esternamente?
Sciocchezze, fratello orso coredico. Delle volte io urlo dentro, per non dire bestemmio e sputo o snaricio come il più scorretto dei calciatori, o un hoolingan indemoniato.
Un linguaggio astratto è più consono e costruttivo, in quanto nessuno si offende, e chi viene per di più chiamato in causa, si fa un cazzuto esame di coscienza.
Ho a che fare per lavoro e comuni amicizie, con individui che si improvvisano produttori televisivi, filmmakers, registi, scrittori, giornalisti, artisti, addirittura fumettisti, e per finire nerds solo perchè postano le foto simpatiche che sbeffeggiano star wars.
Ebbene caro coredico, sono saturo anche di tutta questa pattumiera.
Disoccupati che hanno ottenuto il culo di svolgere un nuovo lavoro in ambiente di spettacolo, non sitano su di un piedistallo, tuttavia manifestano pose da super efficienti impegnati con frasi al mio orecchio comiche del tipo "domani abbiamo un servizio sulle elezioni", oppure "dobbiamo intervistare il sindaco". Bene, fallo.
Non sbandierarlo evidenziando il tuo olio di gomito per farti strada nella società, perchè non è necessario. Credimi, stronzo.
Gli inviti invadenti a visitare siti degli artisti che hanno appena cominciato...Invadi le cosce della tua figa e non rompermi i sacri depositi, io dico.
Il sito non lo faccio!!!!
Se me lo fa qualcuno bene. Ma il coredouniverse esiste da prima della moda nerd, prima del citazionismo illimitato e spregiudicato, prima dei poser e della carrellata di films sui supereroi. Films di cui mi si accusa essere uno spettatore medio accanito, evidenziando la mia immaturità culturale.
Ma il mio blogghe è autentico, e se mi dimostri puzza sotto il naso, è la volta buona che torno in galera, e non per lavoro stavolta.
Sono stato lasciato; sono di pessimo umore.
Ma domani starò meglio. Per oggi hai ricevuto gratuitamente il mio insano, genuino veleno e ti benedico per averlo letto. Va bè che ti fa solo bene, neh.
Guardati da chi parla sempre di sè. Se poi lo fa lamentandosi che non si lavora o c'è crisi, quello è il peggior tipo di menoso yuppies artistico che tu possa incontrare.
Io ci metto una croce sopra e taglio pure i ponti. Nessuno giudica i miei gusti, il mio blog o i miei film.
Io invece, posso giudicare perchè sono co-fottuto-redo. Analizzo e all'occorrenza fucilo ogni parassita estetico.
Un cordiale 'mbaciucazzo con tanta baciamella, che ce n'è bisogno oggigiorno.

Lunedì cinema: Flight

Aspettando gli oscar e di scommettere sugli esiti della notte più importante del cinema, mi preparo guardando tutti i film candidati che il botteghino propone.
E' il turno del sociale "flight" che porta la firma di Robert Zemeckis. Una maestosa performance di Denzel Washington, il cicciuto Denzel Washington che ingrassa smagliandosi la pancia, per interpretare la parte di un alcolista cronico alle prese con l'inchiesta sulla sua condotta professionale durante il pilotaggio di un aereo di linea.
Non stravedo per la storiella d'amore con la tossica conosciuta in ospedale, anche se esco pazzo per Kelly Reilly. Due bombe che esplodono..La trama si perde un pò coi loro battibecchi, ma il soggetto è caruccio per quanto inverosimile. Oh! Trattasi perennemente della mia opinione, eh!
Non è certo il miglior lavoro del regista di Forrest Gump, ritorno al futuro e cast away, ma vallo a vedere per la recitazione del protagonista che fa letteralmente accapponare la pelle!
Ci do un bell 8, cazzu. Quanto contano gli attori in una pellicola? Chettelodicoaffà.

lunedì 28 gennaio 2013

Rinascita

Adoro scrivere a proposito della ragazza che vedi ritratta qui sopra con una modella.
Eh sì, la ragazza è Nubilia; omaggiata in questo post per un intervento chirurgico subito due giorni fa alla veneranda età di tredici anni, quasi.
Non nego una preoccupazione palesata da un pianto pomeridiano, una volta accertata la necessità di operarla per un callo scoppiato e in via d'infezione.
Temevo non si sarebbe ripresa, o se non altro non avrei avuto il cane di prima, dato lo stress fisico dell' anestesia.
Invece Nubi sta meglio di prima, grazie anche al Dottor Migliavada che ha realizzato un lavoro di fino eccezionale.
La tempra e la morfologia d'acciaio pongono il mio tra i cani più resistenti sulla terra e naturalmente, bramosi di vivere ancora con la grinta e la prepotenza di cui è dipinta da quando è nata.
Gnè.
'Arda che roba..

mercoledì 23 gennaio 2013

Lunedì cinema: Django unchained

E non c'è cosa più bedda che dire la mia in questo amabilissimo, fottuto universe del cazzo.
Basta, basta, basta!
IO non c'ho nemmeno più voglia di recensire, perchè protesto verso un ragionamento illogico fatto da molti.
Un tempo ero contrario a chi si esprimeva negativamente nei confronti di un prodotto che ancora non conosceva, aveva veduto o ascoltato, che ne so...
Ma adesso, chiaramente ti confesso che sono ferocemente dissentente con i poser che si vanno a vedere certi film, sapendo che non li gradiranno.
La chiamo follia, questa.
Lo scopo dell atto di andare al cinema a vedere una pellicola ovviamente anti poser come Django, è occasione per i poser di sparlarne riempendosi la bocca di insulti e discorsoni da lustra piffero verbali.
Perciò ti dico, anzi: in verità, in verità ti dico che a me è piaciuto un sacco.
Fine della mia recensione.
NO, guarda mi spreco ulteriormente spiattellando nel web la mia considerazione di Tarantino: mi piace un sacco anche lui.
Fine del post.

domenica 20 gennaio 2013

Highlights

Ti regalo, mio coredico automobilista la sintesi cronologica del mio nuovo passatempo, ritagliandone i momenti salienti fino alla gara di oggi tenutasi a Segrate.
Come volevasi dimostrare, la mia macchina non è in regola e a norma per un circuito professionale, pertanto ho funto da preparatore della Regina delle corse, di cui orgoglioso proprietario è mio fratello. Non ci lamentiamo del risultato finale, se consideri che siamo due bambinoni nostalgici che gareggiano per la prima volta contro dei mostri sacri delle mini 4wd.
Si ringraziano calorosamente il Maestro Luca Formenti, il negozio di modellismo F. Baracca di via baracca 17 a Monza, e l'organizzazione del torneo tamya tenutosi a Segrate in via olgia, residenza orione. A febbraio la prossima competizione. Non male, non male..

"A proposito di cavalle" 100 x 100 acrilic on canvass

mercoledì 9 gennaio 2013

Né col latte, nè col tè...

Obiettivi. Bisogna esserlo ognittanto; tempo addietro mi reco in galleria a Milano per le spesucce prenatalizie assieme al mio pasticcino, e dovendo lei comprare le cialde per la macchina del caffè, ho finalmente veduto l'interno di un negozio nespresso.
Non manco di confessarti che certe scoperte realizzate in matura età, fanno di me l'ingenuo consumatore atipico che senza dubbio conosce poco poco le scelte d'acquisto. Merda.
Saprai meglio di me che l'esercizio è gestito con un'eleganza e un rigore commerciale accademico, tale da da classificarlo nella categoria delle boutique.
Commessi in giacca e camicia nere, parquet costoso, scaffali luccicanti, lampade trionfanti di design e arredamento minimal da loft. Io c'ero anche ai tempi in cui le macchinette in casa non le volea nessuno, perchè in casa si preferiva la moca.
Oggi in 'sti punti vendita commisero file interminabili di accaniti consumatori che vogliono accaparrarsi il caffè di george clunei, e puoi conseguentemente immaginare quanto il business in questione determini un effetto fastidioso al mio occhio.
Perchè, mi domando e ri-domando, fare la fila e attendere un'ora per un elememento pubblicizzato fino all ossesso, figurando proprio come uno zombie che privo di cervello deve cibarsi di altri?
A pelle, pertanto, l'impatto con la nespresso è personalmente negativo.
Magari invece non sei a conoscenza del fatto che anche Monza c'ha il suo cazzo di punto vendita nespresso, ora.
Poco male che non lo sapessi; non certo una notiziona, e comunque adesso lo sai.
Mi pare che abbia inaugurato il 20 dicembre e ti invito ad immaginare la massa omogenea di clienti ipnotizzati, componenti file interminabili verso un pacco di cialde per il quale si deve lasciare il nominativo; subito dopo, una volta corrisposti i dati forniti, il consumatore ha il privilegio di pagare il suo pacco di aromi favorito.
Un bambino terrone una volta gridava nel mio ristorante "i monzesi tutti appesi", e quasi oggi do lui ragione.
Poi succede che in data odierna pranzo a casa di Giulia e al termine della degustazione del fantastico risotto di sua mamma, si beve il caffè. Non è necessario che ti dica che al fine di valutare il gusto di un caffè non bisogna zuccherarlo, ma trangugiarselo amaro. Certo, e se è buono te ne accorgi prima di subito.
Indovina, o coredico vip, che caffè mi si offre oggi in casa Casiraghi? Ma ovviamente il nespresso dalle variegate cialde di clunei!!!!!
Sì. Ammetto che è buono. Non vale la fila che gli ignoranti decidono di fare per acquistarlo, ma cazzo è veramente buono!

mercoledì 2 gennaio 2013

Il senso di cupa, magia

Sto per adoperare, mio coredico festeggiatore, una parolina, un aggettivo che con ogni certezza appare per la prima volta nel tuo universe favorito. Una casualità, certo, determinata dall'assenza di occasioni argomentative che fornivano l'eventualità del suo utilizzo; in ogni caso la parola è intarsiato.
Legno, intarsiato.
Legno intarsiato di cui sono composte sedie e tavoli assieme a cassapanche e mobili vari, molto piccoli e minuziosamente lavorati. Inizio, amico mio, ad amare questo invernale stile d'arredamento così caloroso, gnomesco..Rustico.
Mi sono già sparato due volte al cinema "lo hobbit", film che ha risvegliato la mia vena fantasy, nonchè una bramata voglia d'avventura e di magia.
Ho passato un capodanno con ottimi amici, all interno di una taverna equipaggiata di caminetto scoppiettante pieno di legna ardente tagliata dal sottoscritto, e tanto, tanto legno intarsiato. Una casa hobbit anche per il soffitto sorprendentemente basso.
La contea è così suggestiva per il suo realismo immaginario. La considerazione di essa mi spinge talvolta a trasformare la mia abitazione in una casa che rimembri quella di Bilbo Baggins. Proprio ieri mi affaccio alla balconata della mansarda nella tenuta dei miei. Il paesaggio su cui dà la postazione è un fazzoletto di terra che precede il tendone contenente il campo da tennis.
Di notte la pioggia mi offre una scenografia oscurata e cupa, poichè immersa nella nebbia che filtra rumori indistinti di scroscii piovani e animali sinistri che gracchiano minacciosi. Immagina l'innalzarsi del tendone come la sagoma di un gigantesco circo abbandonato. Potrei avvertire il lamento di alcuni morti viventi che emergono dal fango, e non mi stupirei per quanto ciò mi avvolge.
Si sentirebbe l'ululato di una belva troppo grande per essere un lupo, e probabilmente lo accoglierei con gioia, per la matura ispirazione.
Disegno con lo sguardo due occhi rossi luminosi che mi guardano da lontano, lì nel buio, avvolti a stento dalle tenebre. Nel mio immaginario, sento chiamare il mio nome con tono cavernoso. Ovviamente.
Mi ricompongo, e realizzo che la mia umile creatività ha di nuovo volontà di mettersi in gioco, o per lo meno all'opera.
Il che implica il gesto di scrivere, disegnare o dipingere.
Tra gli esagerati complimenti di groupies e ammiratori, c'erano appellativi quali "creatore di sogni" o "fabbricante di emozioni". Lusinghevole, specie se penso che ho amebizzato durante le vacanze natalizie; tuttavia mi piace pensare che mi sono limitato a ponderare sul da farsi, concludendo infine con la mistica visione di un richiamo mitologico, che coredo deve tornare ad esser tale, anzichè adagiarsi sugli allori e le riviste che lo menzionano.
Questo, mio fido scudiero, può essere il barlume dei buoni propositi del nuovo anno.