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martedì 11 febbraio 2014

martedì 19 novembre 2013
Sono vivo, eh!
Sono in compagnia di una musa, nonchè collega di lavoro con la quale condivido una nuova professionale avventura al ristorante Clichè di Villasanta. Mentre scrivo lei legge. Più musa di così...
E poi mi sa che in codesto modo impara meglio la lingua, che lei è del Marocco. E c'ha una bellissima voce, pure. Prima di entrare nel coredouniverse e aggiornarlo, mi ha mostrato i cantanti di arab idol, con le loro performance. Ancor oggi riconosco di aver tanto da imparare e conoscere, porca vacca!
Quindi ora che posso...Scrivo. Logico.
Oh, lo so. Era ora, tu penserai!
Il fatto è che trasferitomi con Giulia in questo brianzolissimo paese, non posseggo Sky, internet, e carta igienica. Pertanto mi tocca utilizzare il pc del ristorante, al fine di aggiornarti sull'esistenza del mitomane coredico che leggi e brami di seguire su questo blog!
Oh yeah!
Venduto quadro a Sao Paulo. Stop.
Cerchiamo casa da comprare. Stop.
Al Clichè di via Edison si mangia bene. Stop.
Questo era il telegrafico rapporto della mia sempre più imprevedibile e camaleontica vita.
Ma rimani connesso, che mò che ho la possibilità, leggerai le mie cazzate con intervalli più brevi!
E poi mi sa che in codesto modo impara meglio la lingua, che lei è del Marocco. E c'ha una bellissima voce, pure. Prima di entrare nel coredouniverse e aggiornarlo, mi ha mostrato i cantanti di arab idol, con le loro performance. Ancor oggi riconosco di aver tanto da imparare e conoscere, porca vacca!
Quindi ora che posso...Scrivo. Logico.
Oh, lo so. Era ora, tu penserai!
Il fatto è che trasferitomi con Giulia in questo brianzolissimo paese, non posseggo Sky, internet, e carta igienica. Pertanto mi tocca utilizzare il pc del ristorante, al fine di aggiornarti sull'esistenza del mitomane coredico che leggi e brami di seguire su questo blog!
Oh yeah!
Venduto quadro a Sao Paulo. Stop.
Cerchiamo casa da comprare. Stop.
Al Clichè di via Edison si mangia bene. Stop.
Questo era il telegrafico rapporto della mia sempre più imprevedibile e camaleontica vita.
Ma rimani connesso, che mò che ho la possibilità, leggerai le mie cazzate con intervalli più brevi!
venerdì 9 agosto 2013
Ho i peli del petto bianchi
Qualcuno, eh. Non tutti. Sottolineo così il caso che non si tratti di una metafora, ma di una circostanza reale mediante la quale esprimo l'evidente invecchiare delle mie membra, nonostante tutto mai stanche. E ci mancherebbe, dico io. Molte son le cose cambiate nella mia vita. La principale è che sono innamorato e la seconda è che la new ladycoredo vive a villasanta, ed io con lei. Così assaporo il brivido piacevole della convivenza, spruzzato dalla speziata presenza di asia, uno sgorbietto di due mesi preso al canile che ci piscia sul letto e caga sulle piastrelle del bagno. Ma le vogliamo tanto bene e trascorriamo il tempo della sua educazione professando l'ammore che si necessita. Dovrei dipingere. Ma più in là. Ora si va in vacanza. La mia sarà al parco di Monza con i cani. La tua spero caratterizzata da un bel viaggio, cavolo.
domenica 21 aprile 2013
Coredismi
Io il vizio lo dovrei riprendere. Quello di fumare lo sto perdendo, ma quello di disegnare...cristo sembro averlo perso proprio!
Poi mi sento spossato dalla scelta fiera di recenti fanciulle che prediligono gli stivali ai tacchi, o di patatine che seppur invitanti, espongono quei difetti che riesco ossessivamente a scorgere abbacchiandomi un pò.
Ci sono pure delle patatine sensazionali, eh! Che di difetti non ne hanno! però arduo è il fato che impedisce ogni nostro incontro fortuito o premeditato come un colpo in banca. Tutto sto ben di dio che plasmo giorno dopo giorno dal mio corpo di adone, rischia di essere sprecato nei suoi migliori anni.
Ma come si distinguono le donne attraenti, dette anche fighe?
Ci sono le patatine: fini ed eleganti nelle loro forme minute ma arrapanti. Tendenzialmente le mie preferite, specie se hanno tatuaggi sul piedino indossante un tacco dodici, almeno.
Le mugnaie sono burrose e morbidone, con tanta carne da abbracciare e forme generose da innaffiare con umori scalpitanti.
Le cavalle sono la figaggine che unisce le prime due categorie in una via del tutto accettabile. L'arrapamento che suscitano è ben contaminato da una postura suggestiva, pertanto le curve vertiginose giocano con le rientranze di un corpo snello e colli da giraffa.
Le patatine a letto son le migliori, di 'sti tempi...Ma ociò che se la tirano anche un pò di più...Come biasimarle, santiddio. Le mugnaie non fanno un granchè; spesso subiscono tradimenti perchè dei tronchi nel sesso. Riescono troppo tardi a farti tornare sui tuoi passi, solo perchè in grado di rimembrarti quel tripudio di soda massa tettuta.
Tranquilla, coredica lettrice: quando posterò il trattato sugli uomini, ne leggerai delle belle.
Poi mi sento spossato dalla scelta fiera di recenti fanciulle che prediligono gli stivali ai tacchi, o di patatine che seppur invitanti, espongono quei difetti che riesco ossessivamente a scorgere abbacchiandomi un pò.
Ci sono pure delle patatine sensazionali, eh! Che di difetti non ne hanno! però arduo è il fato che impedisce ogni nostro incontro fortuito o premeditato come un colpo in banca. Tutto sto ben di dio che plasmo giorno dopo giorno dal mio corpo di adone, rischia di essere sprecato nei suoi migliori anni.
Ma come si distinguono le donne attraenti, dette anche fighe?
Ci sono le patatine: fini ed eleganti nelle loro forme minute ma arrapanti. Tendenzialmente le mie preferite, specie se hanno tatuaggi sul piedino indossante un tacco dodici, almeno.
Le mugnaie sono burrose e morbidone, con tanta carne da abbracciare e forme generose da innaffiare con umori scalpitanti.
Le cavalle sono la figaggine che unisce le prime due categorie in una via del tutto accettabile. L'arrapamento che suscitano è ben contaminato da una postura suggestiva, pertanto le curve vertiginose giocano con le rientranze di un corpo snello e colli da giraffa.
Le patatine a letto son le migliori, di 'sti tempi...Ma ociò che se la tirano anche un pò di più...Come biasimarle, santiddio. Le mugnaie non fanno un granchè; spesso subiscono tradimenti perchè dei tronchi nel sesso. Riescono troppo tardi a farti tornare sui tuoi passi, solo perchè in grado di rimembrarti quel tripudio di soda massa tettuta.
Tranquilla, coredica lettrice: quando posterò il trattato sugli uomini, ne leggerai delle belle.
mercoledì 2 gennaio 2013
Il senso di cupa, magia
Sto per adoperare, mio coredico festeggiatore, una parolina, un aggettivo che con ogni certezza appare per la prima volta nel tuo universe favorito. Una casualità, certo, determinata dall'assenza di occasioni argomentative che fornivano l'eventualità del suo utilizzo; in ogni caso la parola è intarsiato.
Legno, intarsiato.
Legno intarsiato di cui sono composte sedie e tavoli assieme a cassapanche e mobili vari, molto piccoli e minuziosamente lavorati. Inizio, amico mio, ad amare questo invernale stile d'arredamento così caloroso, gnomesco..Rustico.
Mi sono già sparato due volte al cinema "lo hobbit", film che ha risvegliato la mia vena fantasy, nonchè una bramata voglia d'avventura e di magia.
Ho passato un capodanno con ottimi amici, all interno di una taverna equipaggiata di caminetto scoppiettante pieno di legna ardente tagliata dal sottoscritto, e tanto, tanto legno intarsiato. Una casa hobbit anche per il soffitto sorprendentemente basso.
La contea è così suggestiva per il suo realismo immaginario. La considerazione di essa mi spinge talvolta a trasformare la mia abitazione in una casa che rimembri quella di Bilbo Baggins. Proprio ieri mi affaccio alla balconata della mansarda nella tenuta dei miei. Il paesaggio su cui dà la postazione è un fazzoletto di terra che precede il tendone contenente il campo da tennis.
Di notte la pioggia mi offre una scenografia oscurata e cupa, poichè immersa nella nebbia che filtra rumori indistinti di scroscii piovani e animali sinistri che gracchiano minacciosi. Immagina l'innalzarsi del tendone come la sagoma di un gigantesco circo abbandonato. Potrei avvertire il lamento di alcuni morti viventi che emergono dal fango, e non mi stupirei per quanto ciò mi avvolge.
Si sentirebbe l'ululato di una belva troppo grande per essere un lupo, e probabilmente lo accoglierei con gioia, per la matura ispirazione.
Disegno con lo sguardo due occhi rossi luminosi che mi guardano da lontano, lì nel buio, avvolti a stento dalle tenebre. Nel mio immaginario, sento chiamare il mio nome con tono cavernoso. Ovviamente.
Mi ricompongo, e realizzo che la mia umile creatività ha di nuovo volontà di mettersi in gioco, o per lo meno all'opera.
Il che implica il gesto di scrivere, disegnare o dipingere.
Tra gli esagerati complimenti di groupies e ammiratori, c'erano appellativi quali "creatore di sogni" o "fabbricante di emozioni". Lusinghevole, specie se penso che ho amebizzato durante le vacanze natalizie; tuttavia mi piace pensare che mi sono limitato a ponderare sul da farsi, concludendo infine con la mistica visione di un richiamo mitologico, che coredo deve tornare ad esser tale, anzichè adagiarsi sugli allori e le riviste che lo menzionano.
Questo, mio fido scudiero, può essere il barlume dei buoni propositi del nuovo anno.
Legno, intarsiato.
Legno intarsiato di cui sono composte sedie e tavoli assieme a cassapanche e mobili vari, molto piccoli e minuziosamente lavorati. Inizio, amico mio, ad amare questo invernale stile d'arredamento così caloroso, gnomesco..Rustico.
Mi sono già sparato due volte al cinema "lo hobbit", film che ha risvegliato la mia vena fantasy, nonchè una bramata voglia d'avventura e di magia.
Ho passato un capodanno con ottimi amici, all interno di una taverna equipaggiata di caminetto scoppiettante pieno di legna ardente tagliata dal sottoscritto, e tanto, tanto legno intarsiato. Una casa hobbit anche per il soffitto sorprendentemente basso.
La contea è così suggestiva per il suo realismo immaginario. La considerazione di essa mi spinge talvolta a trasformare la mia abitazione in una casa che rimembri quella di Bilbo Baggins. Proprio ieri mi affaccio alla balconata della mansarda nella tenuta dei miei. Il paesaggio su cui dà la postazione è un fazzoletto di terra che precede il tendone contenente il campo da tennis.
Di notte la pioggia mi offre una scenografia oscurata e cupa, poichè immersa nella nebbia che filtra rumori indistinti di scroscii piovani e animali sinistri che gracchiano minacciosi. Immagina l'innalzarsi del tendone come la sagoma di un gigantesco circo abbandonato. Potrei avvertire il lamento di alcuni morti viventi che emergono dal fango, e non mi stupirei per quanto ciò mi avvolge.
Si sentirebbe l'ululato di una belva troppo grande per essere un lupo, e probabilmente lo accoglierei con gioia, per la matura ispirazione.
Disegno con lo sguardo due occhi rossi luminosi che mi guardano da lontano, lì nel buio, avvolti a stento dalle tenebre. Nel mio immaginario, sento chiamare il mio nome con tono cavernoso. Ovviamente.
Mi ricompongo, e realizzo che la mia umile creatività ha di nuovo volontà di mettersi in gioco, o per lo meno all'opera.
Il che implica il gesto di scrivere, disegnare o dipingere.
Tra gli esagerati complimenti di groupies e ammiratori, c'erano appellativi quali "creatore di sogni" o "fabbricante di emozioni". Lusinghevole, specie se penso che ho amebizzato durante le vacanze natalizie; tuttavia mi piace pensare che mi sono limitato a ponderare sul da farsi, concludendo infine con la mistica visione di un richiamo mitologico, che coredo deve tornare ad esser tale, anzichè adagiarsi sugli allori e le riviste che lo menzionano.
Questo, mio fido scudiero, può essere il barlume dei buoni propositi del nuovo anno.
domenica 23 dicembre 2012
the Coredo - un viaggio aspettato
Mbè quest anno il cenone del 24, che noi siamo terroni, è ricco di ospiti e sorprese. Manco fossi il conduttore del programma televisivo della domenica..Però è bbello, azz!
Ci stanno Giulia, Fleo, cuggini e cuggine, cani vecchi e nuovi, cagne come la Minetti, Lexi Bloom, Lexi Belle, un pò di giornaliste e tanti, tantissimi topi che probabilmente si destreggeranno in cucina per prepararci squisitezze impagabili quanto il nostro british, cazzuto humour.
Non che voglia allestire una vetrina sul mio lunedì sera, ma reputo importante per un professionista dell'arte, della vita e della ristorazione come muà, prepararsi un programmino ad hoc rispettoso delle più intime e personali esigenze; se fai ciò che ti piace anche solo nel periodo del Natale, i risultati si manifestano subito quando torni a lavorare. Risultati positivi, s'intende. Cazzo te lo giuro!
Con la mia fatiscente premessa, giustificante un'abitudine che non contiene una stuzzicante fantasia, ma me piace, mi e ti scrivo il promemoria del mio domani che comprende nell ordine: visione al cinema de "lo hobbit-un viaggio inaspettato", presunto aperitivo da qualche parte nel monzese, prelievo della fidanzata da casa sua prima di arrivare a quella propria e darsi completamente alla cena con famiglia; durante la digestione tra una portata e l'altra, si sbircia "una poltrona per due" di john landis, ovunque lo trasmettano. Dopo cena, è la volta di "die hard-trappola di cristallo" come ogni fottuto anno, nel rispetto della tradizione nazional popolare del mio cristianesimo. Dopo cena, chi mi ama affianca me e il mio ego nel bel centro di monza per salutare amici e conoscenti nei locali più frequentati de 'sti cazzi; in quasi mattinata ci si rintana nel locale chiuso di qualche friend che ne possiede mazzo di chiavi e si sbevazza fino a pisciare sangue.
Buon natale, coredico Baggins!
Ci stanno Giulia, Fleo, cuggini e cuggine, cani vecchi e nuovi, cagne come la Minetti, Lexi Bloom, Lexi Belle, un pò di giornaliste e tanti, tantissimi topi che probabilmente si destreggeranno in cucina per prepararci squisitezze impagabili quanto il nostro british, cazzuto humour.
Non che voglia allestire una vetrina sul mio lunedì sera, ma reputo importante per un professionista dell'arte, della vita e della ristorazione come muà, prepararsi un programmino ad hoc rispettoso delle più intime e personali esigenze; se fai ciò che ti piace anche solo nel periodo del Natale, i risultati si manifestano subito quando torni a lavorare. Risultati positivi, s'intende. Cazzo te lo giuro!
Con la mia fatiscente premessa, giustificante un'abitudine che non contiene una stuzzicante fantasia, ma me piace, mi e ti scrivo il promemoria del mio domani che comprende nell ordine: visione al cinema de "lo hobbit-un viaggio inaspettato", presunto aperitivo da qualche parte nel monzese, prelievo della fidanzata da casa sua prima di arrivare a quella propria e darsi completamente alla cena con famiglia; durante la digestione tra una portata e l'altra, si sbircia "una poltrona per due" di john landis, ovunque lo trasmettano. Dopo cena, è la volta di "die hard-trappola di cristallo" come ogni fottuto anno, nel rispetto della tradizione nazional popolare del mio cristianesimo. Dopo cena, chi mi ama affianca me e il mio ego nel bel centro di monza per salutare amici e conoscenti nei locali più frequentati de 'sti cazzi; in quasi mattinata ci si rintana nel locale chiuso di qualche friend che ne possiede mazzo di chiavi e si sbevazza fino a pisciare sangue.
Buon natale, coredico Baggins!
martedì 6 novembre 2012
Storie di panini
Quando il mio amico little frank ha voglia di un panino, non c'è niente che lo fermi.
Non serve che ti dica che il lunedì sia il mio giorno libero dal lavoro e teoricamente dallo stresse.
E dunque cheffaccio? Avrei potuto uscire con una fanciulla, ma non è l'attimo più propizio, evidentemente.
Sarei potuto andare al cinema come ogni lunedì per aggiornare il tuo blog preferitissimo, ma nulla.
Sò stanco e me ne sto a casa con Fleo a guardà Crooklyn, di Spike Lee.
Si fanno presto le 23, e little frank mi chiama chiedendomi se mi va un panino.
Certo che ssì, je rispondo.
Però omette di dirmi che non ha le finanze, mentre io pensavo che 'sto panino me lo offrisse, cacchio.
Io ho esaurito i crediti con i paninari e lui ha più debiti che soldi in banca.
Su quest ultimo concetto puoi escludere ogni allusione metaforica, perchè ti giuro che disperatamente ha fatto il giro di tutti i bancomat di Monza nel tentativo di prelevare l'evidente imprelevabile dai suoi ben tre conti correnti del cazzo.
Io frattanto mi godo il tepore della sua auto accesa che è più calda di casa mia, nettamente proprio.
Però lo vedo imprecare, e vorrei dannatamente essergli d'aiuto. Ha provato tutta sera per lo spettacolo teatrale, povera gioia. Un panino ci sta, ma se non c'hai i sordi addò vai?
E andiamo...! A casa, intendo. Sì, dai; se vedi che non c'è trippa per gatti, val la pena tornare sulle proprie decisioni e smettere di cogitare soluzioni estreme, checcristo!
Gli viene la folle idea di citofonare ad un suo caaarisssimo amico per un dubbioso prestito, lì nel centro monzese illuminato dalle luci notturne del comune. Una zona pittoresca, niente da dire. Però l'amico fritz non c'è. Se ne annamo. Ipotizziamo una rapina in farmacia e i suoi eventuali esiti, perciò rinunciamo anche a quella.
Vecchiette in giro non camminano per l'ora tarda e poco rassicurante nella maestosità delle sue ombre minacciose. Little frank non c'ha manco il denaro per far benzina e la rover sta pian piano esaurendo la sua autonomia.
Dando pugni al volante, mi riporta a casa. Ma il panino è solo rimandato.
Ahimè.
Non serve che ti dica che il lunedì sia il mio giorno libero dal lavoro e teoricamente dallo stresse.
E dunque cheffaccio? Avrei potuto uscire con una fanciulla, ma non è l'attimo più propizio, evidentemente.
Sarei potuto andare al cinema come ogni lunedì per aggiornare il tuo blog preferitissimo, ma nulla.
Sò stanco e me ne sto a casa con Fleo a guardà Crooklyn, di Spike Lee.
Si fanno presto le 23, e little frank mi chiama chiedendomi se mi va un panino.
Certo che ssì, je rispondo.
Però omette di dirmi che non ha le finanze, mentre io pensavo che 'sto panino me lo offrisse, cacchio.
Io ho esaurito i crediti con i paninari e lui ha più debiti che soldi in banca.
Su quest ultimo concetto puoi escludere ogni allusione metaforica, perchè ti giuro che disperatamente ha fatto il giro di tutti i bancomat di Monza nel tentativo di prelevare l'evidente imprelevabile dai suoi ben tre conti correnti del cazzo.
Io frattanto mi godo il tepore della sua auto accesa che è più calda di casa mia, nettamente proprio.
Però lo vedo imprecare, e vorrei dannatamente essergli d'aiuto. Ha provato tutta sera per lo spettacolo teatrale, povera gioia. Un panino ci sta, ma se non c'hai i sordi addò vai?
E andiamo...! A casa, intendo. Sì, dai; se vedi che non c'è trippa per gatti, val la pena tornare sulle proprie decisioni e smettere di cogitare soluzioni estreme, checcristo!
Gli viene la folle idea di citofonare ad un suo caaarisssimo amico per un dubbioso prestito, lì nel centro monzese illuminato dalle luci notturne del comune. Una zona pittoresca, niente da dire. Però l'amico fritz non c'è. Se ne annamo. Ipotizziamo una rapina in farmacia e i suoi eventuali esiti, perciò rinunciamo anche a quella.
Vecchiette in giro non camminano per l'ora tarda e poco rassicurante nella maestosità delle sue ombre minacciose. Little frank non c'ha manco il denaro per far benzina e la rover sta pian piano esaurendo la sua autonomia.
Dando pugni al volante, mi riporta a casa. Ma il panino è solo rimandato.
Ahimè.
martedì 30 ottobre 2012
Nuovo dilemma
Ma te chi sceglieresti tra queen of squirt, puffettina patatina e pre-Milf?
Io non ci dormo la notte e francamonte...Mi sento un pò in colpa, perchè non nutro il bisogno di ufficializzazioni per riconoscere le mie vigliaccherie morali. Sob!
Ma passiamo all'arte, che sono ispiratissimo: domani incontrerò una gallerista pazza per....
Niente da fare. Continuo a vivere il dramma della scelta. Preceduto dalla mia insaziabile voglia de fregna.
Facile non è una parola che rientra nel coredico vocabolario...!!!
mercoledì 10 ottobre 2012
Ci stanno due carabbinieri e un Coredo...
Ho perso il portafoglio.
In una maniera talmente stupida che quasi mi veggogno a dillo.
Come sai, ora sono lissonese, e dato che a Lissone ho smarrito il mio gucci modello 2006, che conteneva patente, bancomat e tessera sanitaria...Bè: sono andato a far denuncia in quel della caserma dei carabinieri della mia nuova città.
A trascrivere i miei dati, nonchè la dinamica del fattaccio una donna in divisa dal volto angelico e sebbene le avessi spogliato con gli occhi solo il mezzobusto, perchè seduta innanzi una scrivania, azzardo l'ipotesi che avesse un corpicino mica male. Conoscerai già l'animalesco fascino che mi suscitano le donzelle in divisa.
Il sorprendente dettaglio che stuzzica la mia ironia, è il fatto che fossero in due. Lei che parlava con me e scriveva, e un altro appuntato che stava in piedi accanto alla sua sedia. Posso avanzare l'unica plausibile ipotesi che uno dei due stesse istruendo l'altro, altrimenti giustificherei platealmente le barzellette sui tutori della legge.
Vabbè.
Efficientissima, un pò freddina. Anche di fronte alla mia cavalleria che la etichettava "madame" ogni qualvolta mi trovavo a rispondere alle sue domande di procedura standard.
La denuncia l'ho fatta impeccabilmente e in poco tempo, ma...Fortunatamente domani debbo tornare con un cazzo di documento per farmi stampare un permesso ufficiale di guidare le automobbili.
Domani le farò delle avance e probabilmente continuerò a scriverti dal freddo di una buia cella.
In ogni caso, incrocia le dita per me.
In una maniera talmente stupida che quasi mi veggogno a dillo.
Come sai, ora sono lissonese, e dato che a Lissone ho smarrito il mio gucci modello 2006, che conteneva patente, bancomat e tessera sanitaria...Bè: sono andato a far denuncia in quel della caserma dei carabinieri della mia nuova città.
A trascrivere i miei dati, nonchè la dinamica del fattaccio una donna in divisa dal volto angelico e sebbene le avessi spogliato con gli occhi solo il mezzobusto, perchè seduta innanzi una scrivania, azzardo l'ipotesi che avesse un corpicino mica male. Conoscerai già l'animalesco fascino che mi suscitano le donzelle in divisa.
Il sorprendente dettaglio che stuzzica la mia ironia, è il fatto che fossero in due. Lei che parlava con me e scriveva, e un altro appuntato che stava in piedi accanto alla sua sedia. Posso avanzare l'unica plausibile ipotesi che uno dei due stesse istruendo l'altro, altrimenti giustificherei platealmente le barzellette sui tutori della legge.
Vabbè.
Efficientissima, un pò freddina. Anche di fronte alla mia cavalleria che la etichettava "madame" ogni qualvolta mi trovavo a rispondere alle sue domande di procedura standard.
La denuncia l'ho fatta impeccabilmente e in poco tempo, ma...Fortunatamente domani debbo tornare con un cazzo di documento per farmi stampare un permesso ufficiale di guidare le automobbili.
Domani le farò delle avance e probabilmente continuerò a scriverti dal freddo di una buia cella.
In ogni caso, incrocia le dita per me.
domenica 24 giugno 2012
(Sara e Ylliah) E Ylliah s'è sposato..!
Un gran bel sabato che mi ha coinvolto per il matrimonio del mio best friend n the world, Ylliah.
No dico, ci sei mai stato nell' Oltrepò Pavese? Ogni descrizione è impotente rispetto a delle consistenti istantanee, realizzate allo scopo di imortalare i momenti romantici della mia coppia preferita al pieno del sacramento che li lega per sempre; e poi...c'è il paesaggio, la cappella sul cucuzzolo della montagna, la location adibita al rinfresco e quella della cena vera e propria. Il GPS è d'obbligo, ma quando lo trovi ti ci vorresti sposare, cazzo!
Goditi uno spaccato del momento più importante della vita di Sara e Ylliah, i due componenti di una storia FAVOLOSA.
Mi son trovato solo durante il viaggio verso Oliva Gessi (PV), a causa della bidonata del Campy; sai che c'è? E'probabilmente stato più bello così: i parenti di Ylliah li conoscevo tutti, mentre i suoi amici..Bè conoscevano già me!
-Ah tu sei corrado, quello che disegna!-Ah tu sei il corrado delle gemelle!!! sei un mito!
-Il famoso corrado! finalmente ti conosco!!! Ma è vero tutto quello che si dice su di te?!
Nell'arco del tempo trascorso velocemente grazie al divertimento, individui poi la musa del giorno che motiva le tue occhiate audaci e maliziose, e per quanto mi riguarda sono ovviamente rimasto fulminato da una madame che nella scala delle bellezze corediche, è da classificarsi all'interno della categoria "patatine", a causa di un sorriso illuminato da denti perfetti e più bianchi del bianco, abbronzata e con tacchi tutti da leccare.
Il miglior matrimonio a cui abbia mai presenziato!venerdì 25 maggio 2012
Strade violente
Stanotte il mio inseparabile Roby cugino Orso ha assistito a un pezzo di vita vissuta sulla strada, che racconterà ai suoi nipoti ricordandoselo forever.
Sul mooolto tardi entriamo in uno storico pub già chiuso ufficialmente, per aggregarci a un mio vecchio amico. Un coeateneo a cui di recente ho realizzato anche un lavoro, ma ciò che è più importante, uno della vecchia guardia dei quartieri di Monza che fanno bbrutto. Chiamerò il personaggio my friend in questione, Paco. Per comodità. Paco è sostanzialmente un buono conosciuto da tutti, ma al contempo è rispettato perchè gli intelligenti sanno che non gli devi rompere il cazzo. Normale e legittimo, no?
Allora siam lì a bere amabilmente chi whiskey, chi montenegro e chi rum, quando giunge sgasando nella via un rampollo della monzabene con la porsche boxter.
Il rampollo della monzabene con la porsche boxter è una mia vaga conoscenza. Me lo presentò una volta Fleo, e lo conobbi abbastanza da realizzare che mi sta non poco sui coglioni. Tutto lui: "io c'ho i soldi...gli altri son pezzenti....di che marca è la tua camicia?...io ti compro...io di là....io di qua...".Capito il tipo?
Bene.
Sta di fatto che son le due di notte in una via abitatissima, e quello continua a sgasare per far sentire i cavalli del macchinone che sarà anche suo, ma non è che abbia mai lavorato per averlo...Intendiamoci!
Sul posto del passeggero è seduto un altro amico mio e di Paco; uno che invece chiamerò Rollino. Okkei?
Bene.
Rollino saluta Paco, mentre il rampollo della monzabene aspetta in macchina e indovina che fa? Sgasa come un forsennato, naturalmente.
Ora: dobbiamo spostarci e andare nel cuore del quartiere di Paco, per terminare la rimpatriata con un altro drink e una partita a poker. Paco fa a Rollino: "dì al tuo amico che se deve venire sotto casa mia, la smettesse di sgasare con quella cazzo di porsche dimmerda. Rollino và a riferire.
Io salgo in macchina con Roby cugino Orso, e insieme ci dirigiamo verso la casa di Paco, che so dov'è.
Arrivati a destinazione, passano pochi secondi prima che entri in scena anche Rollino, accompagnato dal suo simpaticissimo amico della monzabene, il quale dà così tanto gas a ' sta cazzo di auto, che comincio a intravedere le finestre del palazzo illuminarsi.
Non contento, il rampollo deve far vedere che c'ha pure il vivavoce in macchina, così chiama a caso un tizio, facendo sentire la conversazione a tutto il vicinato. Terminata la sua telefonata, il coglione riprende a far casino pigiando sull acceleratore.
Ma ecco che arriva Paco.
Il my friend sta per entrare con la sua macchina in casa, ma si arresta al cancello, infastidito nuovamente dal rumore della porsche boxter che urla e romba, scassando i timpani, oltre che le palle.
Paco scende dalla sua auto. Cammina velocemente e agitando le braccia da buon terrone purosangue verso la macchina del rampollo. Apre la portiera del guidatore. La frase è più o meno la seguente: "ti avevo detto di non sgasare a casa mia, che svegli tutti!". Il bello è che mentre enuncia queste parole, sta tenendo per i capelli il rampollo con una mano; con l'altra inizia a saccagnarlo di bbotte, in un punto compreso tra la fronte e il naso. Sento il rumore dellle nocche che si schiantano su quel dantesco naso miliardario, e sebbene la cosa non mi dispiaccia, faccio del mio meglio per dividerli; io ci voglio bene a Paco, e non sia mai che passi dei guai per l'adrenalina che lo porta a esagerare...
Il rampollo, già sderenato di pugni in faccia, delira con frasi provocatorie del tipo:"ciccione, io ti rovino, mi fai pena! Sei invidioso che c'ho il porsche". Paco si libera del nostro muro umano come un toro, e lo raggiunge di nuovo colpendolo alla guancia, regalandoci stavolta un suono del tipo "SbAM!!!
Nel malmenarlo gli strappa la camicia griffata. Lui ci rimette la t-shirt col logo che ho fatto io...Vabbè.
Scena epica: Paco sale sul cofano della porsche e ci balla sopra, segnandola con due rigacce nere su carrozzeria argento immacolata. E' l'apocalisse.
Non importa quanto alto e spigoloso sia il rampollo con la camicia strappata e il volto sanguinante; non importa quanto basso e tozzo sia Paco...Conta quanta cattiveria si ha in corpo. Paco, credimi riceve al massimo due schiaffetti. In compenso a quello lì, lo spacca! Lo distrugge!
Ultima mossa: fatality...Paco gliene dà una talmente forte che lo butta a terra. Prende la mira tirando indietro la gamba da calciatore, e gli sferra un calcio in bocca così forte, che il rumore del porsche sembra ormai un ricordo.
Finita la rissa, c'è la ritirata dello sconfitto, che se ne va. Senza sgasare. Piano piano. In silenzio.
Sul mooolto tardi entriamo in uno storico pub già chiuso ufficialmente, per aggregarci a un mio vecchio amico. Un coeateneo a cui di recente ho realizzato anche un lavoro, ma ciò che è più importante, uno della vecchia guardia dei quartieri di Monza che fanno bbrutto. Chiamerò il personaggio my friend in questione, Paco. Per comodità. Paco è sostanzialmente un buono conosciuto da tutti, ma al contempo è rispettato perchè gli intelligenti sanno che non gli devi rompere il cazzo. Normale e legittimo, no?
Allora siam lì a bere amabilmente chi whiskey, chi montenegro e chi rum, quando giunge sgasando nella via un rampollo della monzabene con la porsche boxter.
Il rampollo della monzabene con la porsche boxter è una mia vaga conoscenza. Me lo presentò una volta Fleo, e lo conobbi abbastanza da realizzare che mi sta non poco sui coglioni. Tutto lui: "io c'ho i soldi...gli altri son pezzenti....di che marca è la tua camicia?...io ti compro...io di là....io di qua...".Capito il tipo?
Bene.
Sta di fatto che son le due di notte in una via abitatissima, e quello continua a sgasare per far sentire i cavalli del macchinone che sarà anche suo, ma non è che abbia mai lavorato per averlo...Intendiamoci!
Sul posto del passeggero è seduto un altro amico mio e di Paco; uno che invece chiamerò Rollino. Okkei?
Bene.
Rollino saluta Paco, mentre il rampollo della monzabene aspetta in macchina e indovina che fa? Sgasa come un forsennato, naturalmente.
Ora: dobbiamo spostarci e andare nel cuore del quartiere di Paco, per terminare la rimpatriata con un altro drink e una partita a poker. Paco fa a Rollino: "dì al tuo amico che se deve venire sotto casa mia, la smettesse di sgasare con quella cazzo di porsche dimmerda. Rollino và a riferire.
Io salgo in macchina con Roby cugino Orso, e insieme ci dirigiamo verso la casa di Paco, che so dov'è.
Arrivati a destinazione, passano pochi secondi prima che entri in scena anche Rollino, accompagnato dal suo simpaticissimo amico della monzabene, il quale dà così tanto gas a ' sta cazzo di auto, che comincio a intravedere le finestre del palazzo illuminarsi.
Non contento, il rampollo deve far vedere che c'ha pure il vivavoce in macchina, così chiama a caso un tizio, facendo sentire la conversazione a tutto il vicinato. Terminata la sua telefonata, il coglione riprende a far casino pigiando sull acceleratore.
Ma ecco che arriva Paco.
Il my friend sta per entrare con la sua macchina in casa, ma si arresta al cancello, infastidito nuovamente dal rumore della porsche boxter che urla e romba, scassando i timpani, oltre che le palle.
Paco scende dalla sua auto. Cammina velocemente e agitando le braccia da buon terrone purosangue verso la macchina del rampollo. Apre la portiera del guidatore. La frase è più o meno la seguente: "ti avevo detto di non sgasare a casa mia, che svegli tutti!". Il bello è che mentre enuncia queste parole, sta tenendo per i capelli il rampollo con una mano; con l'altra inizia a saccagnarlo di bbotte, in un punto compreso tra la fronte e il naso. Sento il rumore dellle nocche che si schiantano su quel dantesco naso miliardario, e sebbene la cosa non mi dispiaccia, faccio del mio meglio per dividerli; io ci voglio bene a Paco, e non sia mai che passi dei guai per l'adrenalina che lo porta a esagerare...
Il rampollo, già sderenato di pugni in faccia, delira con frasi provocatorie del tipo:"ciccione, io ti rovino, mi fai pena! Sei invidioso che c'ho il porsche". Paco si libera del nostro muro umano come un toro, e lo raggiunge di nuovo colpendolo alla guancia, regalandoci stavolta un suono del tipo "SbAM!!!
Nel malmenarlo gli strappa la camicia griffata. Lui ci rimette la t-shirt col logo che ho fatto io...Vabbè.
Scena epica: Paco sale sul cofano della porsche e ci balla sopra, segnandola con due rigacce nere su carrozzeria argento immacolata. E' l'apocalisse.
Non importa quanto alto e spigoloso sia il rampollo con la camicia strappata e il volto sanguinante; non importa quanto basso e tozzo sia Paco...Conta quanta cattiveria si ha in corpo. Paco, credimi riceve al massimo due schiaffetti. In compenso a quello lì, lo spacca! Lo distrugge!
Ultima mossa: fatality...Paco gliene dà una talmente forte che lo butta a terra. Prende la mira tirando indietro la gamba da calciatore, e gli sferra un calcio in bocca così forte, che il rumore del porsche sembra ormai un ricordo.
Finita la rissa, c'è la ritirata dello sconfitto, che se ne va. Senza sgasare. Piano piano. In silenzio.
giovedì 3 maggio 2012
Attenti al look!
Ho visto una cosa. Mi ci sono interessato e ho inviato una mail di ipotesi che potrebbero prevedere la mia stretta collaborazione. E' uno degli svariati momenti che pongono il sottoscritto attualmente in lavorazione come il terzo episodio di ritorno al futuro. Mando mail. Dal mio studio. Non posso uscire se non per prestare attenzione ai lavori dell'appartamento di Lissone, con adeguati sopralluoghi.
Così capita quell antipatico dì in cui mi trovo esaurito dalla parte delle sigarette, e il bar di fronte casa è chiusissimo. Chiamo la mia musa Grà e le chiedo di passare per portarmele, molto meschinamente, tu dirai. Eppure non è così. A me fa piacere vederla, e cosìssia.
Non bado troppo nemmeno al mio look, e comunque quando mi accorgo di esser vestito fin troppo da "casa"è ahimè tardi: è già nella mia via rombando con la sua smartbrabus.
Mi stupisce: le piace vedermi così in desabie...Questa è una maniera censurata di dirti che la tenuta talsì sportiva è da lei piuttosto graditissima! Non avevo mai formulato l'osservazione conscia che in pubblico ho sempre un portamento così etichettato nel vestiario, se non possibilmente artefatto come diceva musamaffy. Il diverso suscita qualcosa di stucchevole in Grà e la cosa mi fa sorridere..Poi ridere...Poi eccitare. A ridaje col coredoporco. Penso spocchiosamente di avere un nuovo asso nella manica, tra le mie armi di seduzione: mettermi la prima cosa che mi capita nell'armadio, preferibilmente destinata al lavoro casalingo o alla pratica di dogsitter per Camparada.
See ya, mio coredico vendicatore!
Così capita quell antipatico dì in cui mi trovo esaurito dalla parte delle sigarette, e il bar di fronte casa è chiusissimo. Chiamo la mia musa Grà e le chiedo di passare per portarmele, molto meschinamente, tu dirai. Eppure non è così. A me fa piacere vederla, e cosìssia.
Non bado troppo nemmeno al mio look, e comunque quando mi accorgo di esser vestito fin troppo da "casa"è ahimè tardi: è già nella mia via rombando con la sua smartbrabus.
Mi stupisce: le piace vedermi così in desabie...Questa è una maniera censurata di dirti che la tenuta talsì sportiva è da lei piuttosto graditissima! Non avevo mai formulato l'osservazione conscia che in pubblico ho sempre un portamento così etichettato nel vestiario, se non possibilmente artefatto come diceva musamaffy. Il diverso suscita qualcosa di stucchevole in Grà e la cosa mi fa sorridere..Poi ridere...Poi eccitare. A ridaje col coredoporco. Penso spocchiosamente di avere un nuovo asso nella manica, tra le mie armi di seduzione: mettermi la prima cosa che mi capita nell'armadio, preferibilmente destinata al lavoro casalingo o alla pratica di dogsitter per Camparada.
See ya, mio coredico vendicatore!
lunedì 4 gennaio 2010
"Principessa" 100 x 70 acrilic on beckrum

La mia infatuazione non è da artista maledettamente maledetto come già accaduto durante la manifestazione malsana di sentimenti indelicati per due gemelle, piuttosto che per psicopatiche con istinti suicidi che hanno in me scaturito istinti infermieristici...
Elle is different!
Elle is better.
Con Elle si è riacceso quel desiderio morale di stabilità, equilibrio e buona condotta che a causa di agenti atmosferici(così voglio definirli)avevo smarrito lungo la via da ormai troppo tempo.
La sua esistenza, comporta attualmente una piacevole presenza nella mia vita.
Anzichenò presuntuoso sarebbe autoconsiderarmi migliorato come persona, e quaqquaraccua non sono mai stato.
Ma se la penso (sempre),la vedo (occasionalmente e l'evento mi pone sempre in prossimità di un infarto) o la sogno, realizzo il dovere di onorare mio padre e mia madre; di salutare sempre chiunque quando arrivo e quando me ne vado; di rimanere a tavola finchè la cena non è terminata; di chiedere sempre "per favore"; di sorridere anche senza una ragione logica; di non uscire dopo il lavoro se non v'è motivazione plausibile; di essere gentile e apprezzare col dialogo ogni essere vivente che mi frequenti per scelta o dovere.
Non avevo riscontrato quella genuina compostezza, frutto di una lieta voglia di vivere con disciplina e pieno controllo di sè stessi, quella limpida educazione forgiata da una famiglia che ha fatto della cultura la propria religione.
L'intelligenza di chi si riconosce fragile non mancando di una solida consapevolezza dell'io che lo rappresenta.
Il desiderio di avere a fianco una persona degnamente valida offrendogli poche possibilità. Una personalità ferrea e delicata che ha ispirato il primo "Coredo" del 2010, signori.
Sarebbe stato più semplice riassumere questo pandemonio scritto con un "sono innamorato", ma sapete...Quanto adoro masturbarvi di parolone!