martedì 28 febbraio 2012

And the oscar goes to...zzzzzzzzz


Questo, caro lettore è un lazzaronissimo post da "copia e incolla" che ha come fonte giornalistica il sito del Corriere.
La mancata partecipazione scritta da parte del tuo coredo caffeinato è dovuta all'estenuante notte passata ad assistere in diretta su SKY all'evento preceduto da un interminabile red carpet.
Sono ancora provato dall'energia sprecata fino alle 6.00 del mattino per conoscere tuuutti gli esiti.
Che dire, trattasi di un rituale sacro ogni anno per me. Tuttavia non ero e non sono preparato empiricamente sulle pellicole in quanto ne ho visionata solo una (War horse).
Lo show non mi è sembrato molto acceso. Billy Cristal un pò troppo posato. L'assegnazione delle statuette non ha regalato sorprese inaspettate. Il film di Spielberg non ha portato a casa alcuna vittoria. Ho perso la scommessa alla Better puntando 5 euri su Michelle Williams e sul film israeliano (seee ciao).
Noia. Ma...
Devo assolutamente vedere "The artist".

FILM: The Artist
REGIA: Michel Hazanavicius (The Artist)-
ATTORE PROTAGONISTA: Jean Dujardin (The Artist)
ATTRICE PROTAGONISTA: Meryl Streep (The Iron Lady)
ATTORE NON PROTAGONISTA: Christopher Plummer (Beginners)
ATTRICE NON PROTAGONISTA: Octavia Spencer (The Help)
FILM D'ANIMAZIONE: Rango
FILM STRANIERO: Una Separazione (Iran)
SCENEGGIATURA ORIGINALE: Woody Allen (Midnight in Paris)
SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: Alexander Payne, Nat Faxon e Jim Rash (Paradiso Amaro)
CORTO D'ANIMAZIONE: The Fantastic Flying books of Mr. Morris Lessmore
FOTOGRAFIA: Robert Richardson (Hugo Cabret) SCENOGRAFIA: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo (Hugo Cabret)
COLONNA SONORA ORIGINALE: Ludovic Bource (The Artist) SONORO: Tom Fleischman e John Midgley (Hugo Cabret)
MONTAGGIO SONORO: Philip Stockton ed Eugene Gearty (Hugo Cabret)
TRUCCO: Mark Coulier e J. Roy Helland (The Iron Lady)
COSTUMI: Mark Bridges (The Artist)
CORTO DOCUMENTARIO: Saving Face
CORTOMETRAGGIO: The Shore
DOCUMENTARIO: Undefeated
EFFETTI VISIVI: Rob Legato, Joss Williams, Ben Grossman ed Alex Henning (Hugo Cabret)
MONTAGGIO: Kirk Baxter e Angus Wall (Uomini che odiano le donne)
CANZONE ORIGINALE: Bret McKenzie (I Muppet)

lunedì 27 febbraio 2012

"Mickey in black" 100 x 100 acrilic on canvass

giovedì 23 febbraio 2012

"Agent of chaos" 100 x 100, acrilic on canvass

mercoledì 15 febbraio 2012

Scambi culturali


L'uniposca mi ha mollato...Se n'era già andato prima che la corsa per la fine di questo quadro si compisse.
L'ho stremato al punto da sentirlo stridere sulla tela, ma i contorni del disegno erano così tanti, infiniti...Ma...Ce l'ho fatta, cristo!

Mi rilasso un attimino e mi trangugio una fetta di apple-pie, poi è il turno di due mousse al cioccolato. Il menù post produzione è sempre caotico ma necessario per le innumerevoli energie coinvolte nella creazione del miracolo: il rifacimento copioso di un'opera già mia in origine; un ritratto.

Poi per un attimo il cervello si riaccende suonando il campanello d'allarme: la mousse è fatta con le uova! Merda. Addio idilliaco nuovo tentativo di una dieta vegan.
Delle volte penso che sono come un cane che insegue una macchina: non saprei che farmene se la prendessi.
Questa circostanza mi lascia cadere ancora in tale riflessione.
La nuova sede del nerdvana è in attiva lavorazione e mi ospiterà come coinquilino del my friend regista per metà aprile, si suppone e si spera.

Nuovi recenti confronti umanistici mi hanno aperto una ferita mentale che non sapevo di avere.
Credi che non mi renda conto, mio fragoroso coredico, che se mi facessi conoscere nella cremè swaiss della Milano intellettuale sarei gambizzato artisticamente?!

Bella scoperta! Ne ho di strada da fare, porca troia! Ma il viaggio non è detto sia gradevole o privo di intoppi!

Leggi 'sto dialogo che mi ha illuminato un pò di più sul mio ruolo nel mondo.
Non è un diario, nè un patetico status frustrato da insipido socialnetwork.
Parlo d'arte, della mia. Checcazzo è il mio blog..!!!

I sono "C", mi raccomando.

F- Tu hai talento.
C- Sssì...ma?
F- Non l'hai ancora tirato fuori.
C- ?
F- Questi quadri, questo stile pseudopop possono essere te, ma solo in parte.
C- E non è già un buon inizio?
F- No. Ti sei creato una macroscopica trincea di popolarità che ti ha regalato articoli, menzioni e scopate. Tutto solo per l'idea che la gente si è fatta di te... Coredo! L'artista...Artista stocazzo!!!
C- Hahahahahah! Coglione!
F- No, son serio. Cosa vuoi esprimere con i tuoi quadri? Che ti piace la figa?
C- Un incommensurato amore per la vita, mediante la freschezza pura delle mie ingenue scelte cromatiche nonchè soggetti OGGETTIVAMENTE evocativi!
F- Io non ce la leggo 'sta pappardella nelle tue opere. E secondo me manco gli altri.
C- Non mi importa completamente degli altri. Al pubblico trasmetto molteplici segnali.
Interpretabili e interpretati, ma è una reazione.
F- No, non ci siamo! Cazzo io ti conosco! Dov'è qui la tua vita? I tuoi tormenti, il tuo dolore che ben ho conosciuto?
C- E'nel passato.
F- E nel presente non riscontro la gioia di cui mi parli e la voglia di esistere, se non come icona di uno che vuole illudere di essere un personaggio.
C- Bè è già una provocazione. Prendersi seriamente in giro trovo sia originale.
F- Tu possiedi la caratteristica di essere immediato nel segno, essenziale! Roba che serve ai pubblicitari, ai grafici e ai registi, perchè no! Mi ricordo i tuoi storyboards; era come se mi leggessi nella mente. Davi subito la chiara idea di ciò che stava succedendo nella scena in 2 tratti!
c- Sarà, ma non ero nessuno. Io voglio essere FA-MO-SO! E questa pare la via più faaaacile!
F- Sei smontabile come un assemblato in lego, come artista. Ciò che la gente non sa è che hai una formazione da fumettista! La sofferenza e la dimestichezza narrativa di uno che ha studiato davvero per poter disegnare.
Vuoi essere un pittore? Trasmetti questi elementi e la tua sarà davvero arte, e difficilmente smontabile.
C- In sostanza: le mie opere ti fanno schifo?
F- Non farti schiavizzare dall'emotività frocesca. Non si tergiversa di gusti, ma di estetica. Sono freddi, sterili, qualunquisti e anonimi. Sono un ibrido di pulizia e sporcizia. Vuoi essere pulito, ma non lo sei e si vede perchè hai passato una vita a scarabocchiare anche durante le ore liceali di matematica. Ti è sempre piaciuto sporcare.
C- bè, guarda 'sta tela. Ho osato, ne convieni?
F- Seeee, ma senza coraggio..Appena appena! Non sei più capace di osare, ma neanche di essere pulito come un grafico. Non ti illudere che questa sia una comoda condizione che ti sei costruito. La fama non la ottieni se sei anonimo. Puoi raccontare cose che gli umani non possono manco immaginare, ma non hai mai iniziato a farlo.
Cambia soggetti, parla di te; non di ciò che ti piace! Chi non ti conosce vede una Marilyn Monroe, ma intoccati umanamente continuano a prestare la loro attenzione alla settimana enigmistica. Chi ti conosce legge la tua paura di raccontarti, con l'inevitabile conclusione che non passerai alla storia. Così come sei ora ce ne sono due miliardi di "artisti". Ma tu non sei così...porcodio!
C- Ok, ok! Non bestemmiare! Ti ho capito e ti ringrazio, ma non mettermi paura! Sò sensibbile io, e lo sai! Senti, io vado al cesso. Dai un occhio se il cane bussa per entrare.

Coredouniverse ti ha offerto il simpatico, crudo teatrino delle estetiche conversazioni tra Coredo e il suo coinquilino, nonchè best friend in the world!

giovedì 9 febbraio 2012

Mi visiti?


Dai, te lo aspetavi!
Anzi, spocchiosamente ti provoco interpretando le tue assidue visite come il tentativo ossessionante di scoprire quale immagine ti avrei regalato per celebrare le 14000 entrate nel coredouniverse...
Mi sento emotivo a seguito di recenti momenti in cui il tuo beniamino con l'hobby della pittura, si è sentito non poco importante nella vita dei suoi Amici e Amanti. E'bello, ti dico, essere amati per davvero.
Con un ordine cronologico e un velato codice a prova di privacy, elenco i nomi vostri o no delle persone che amerò in quante vite tu possa immaginare, sicuramente complici del mio successo multimediale.

Heidi Klum che mi ha prestato questa foto
Alibeito in the swaiss
Coska forever
Il Pelle
Fleo
MusaMorgana
Melissa la Potente
The Rockeater
Pol
Mattia il mio Discepolo
Michele che deve tornare a fumare il sigaro
La Costance dal culetto sorprendente
La manager coi tacchi più sexy di tutte le multinazionali farmaceutiche
La mia comprensiva e paziente Raffy
Cassandra
Il mio friend nonchè Mister della Folgore Verano
La sua gentil consorte
Marco madonnamia che bresciano doc madoglio
Dave horror rigamonti
Diegozilla guru/prof/mio scrittore preferito in the mix
Il Goglione radicalmente dimagrito e felicemente futuro sposo di Sara
il Lory che pensa quanto me, ma cambia sempre il suo nomignolo su facebook
Caprapall
Azzori!!! sei gabriella!
La mia vicina di casa
Beppe il re delle calze che ama il niceview
Suo figlio Ale
La mia psicologa che abita a pochi metri dal mio esercizio
La beata psicologa problematica e il suo cane Poldo
La mia utopica e impossibile moglie Silva-na Sabry
Tommy e la marianna
La mia russa art producer
Una cristina che chiamo Kry
Una volpe lissonese che suona il Sax
Jimmy Immaginario Mazzaro
Trantran
Marta LeBon
Studio Arcobaleno
Fabbio che si beve 1/2 litro di bianco se è in forma
Il mio omonimo Tagliabue
La sexy calabrese che è greca solo nel cognome
l'incomprensiva Lauretta
La Nobile moratti
L'hermione che Frizza inconsapevole erotismo
La Skati...No la Sakat...non mi ricordo mai perchè sciono la noooonna e mi confondo
Il commercialista
La piccola..Piccolissima Elena..Sei grande

Ovviamente la MMA

Grazie e rimani sintonizzato, coredodipendente!

Ne vedrai delle belle!

domenica 5 febbraio 2012

Nel frattempo, a Mosca...


Mentre mi trovo nel pieno di una battaglia che vede coinvolti me misero contro un tirannosauro cibernetico e la sua schiera di Umpalumpa mannari, ricevo la notifica di un messaggio istantaneo da parte di Olga da Mosca.

"Sono in trattativa per 3 quadri", mi dice.

Benone, si torna in auge! Ti ricordo che la Russia ospita ancora più di una dozzina di miei quadri risalenti a un periodo che viaggia dal 2008 al 2010, e che la mia mitica art producer si preoccupa di venderli a cultori o interessati.

Chiaccheriamo un pò, poi le passo i miei ultimi accertamenti burocratici regalandole il diritto di prendere iniziative a seconda della circostanza professionale cui andrà incontro. Fiducia è la parola che Olga mi ispira, principalmente; seguitamente ci metto serietà, professionalità e onestà.

Le buone notizie mi piacciono: sono strano, lo so.

Adesso mi sparo qualche catalogo della Apple per decidere che regalo mi farò.

Il tirannosauro si è bloccato spegnendosi da solo. L'ha progettato la Windows. Che vuoi farci.

venerdì 3 febbraio 2012

Californication - quinta stagione


Tra il mio Mac dalla veneranda età, tra che navigo in internet dallo studio mediante la chiavetta della vodafone da una landa sperduta affacciata su campi agricoli e nebbia, tra che il segnale risulta scarso un giorno sì e l'altro nì, tra che "hanno chiuso" Megavideo; ho serie difficoltà nel visionare ciò che mi interessa quando mi interessa.

Ma andiamo con ordine cronologico!

Onestamente sono giunto con tardiva perplessità a reale conoscenza del telefilm "Californication". Talmente tardi che la Showtime e Tom Kapinos avevano già completato le quattro stagioni e io ancora non le avevo viste. Manco una, eh!

Non mi sottraggo dalla responsabilità di giudicarmi pigro e prevenuto verso un prodotto ignoto. Certo supero la massa popolare del "non mi piace" senza avere mai provato ciò di cui si sta argomentando, tuttavia ammetto umanamente che non ho mai seguito certe serie televisive, menchèmeno visionato films semplicemente a causa di BBOH. Non mi andava, non mi sentivo pronto: preconcetti da arrampicavetri corazzanti una conscia, ignorante assenza volitiva.

In quei giorni di pausa dal lavoro che mi son preso l'anno scorso, ho deciso di provare un prodotto, nella fattispecie la serie a cui il post è dedicato.

Dopo aver gustato piacevolmente la prima puntata di Californication, ho terminato in breve tempo l'intera prima stagione.

Tranne piccole postille poetiche, non ti dirò vita morte e miracoli del telefilm, perchè tecnicamente voglio parlare d'altro, se ti va.

In un mese mi sono sparato tuuutte le quattro stagioni e credimi se ti dico che per me sono state una più bella dell'altra!

Ora ti riporto all'origine dell'introduttiva osservazione multimediale.
E' un periodo che il computer và a rilento e in generale i video sono divenuti un esaustivo taboo per "lui".
Sapevo dell imminente inizio, previsto a gennaio 2012, della quinta stagione e stavolta non mi riusciva di guardarmi in streaming la prima puntata.

Sì perchè secondo il codice artistico del coredo critico, se ami qualcosa che trasmette un emittente americana, se la ami davvero, non attendi che la diano su Italia uno dopo due anni doppiata (magari anche egregiamente) in lingua nostrana.
Ora che sono al passo con tutte le puntate voglio godermi quelle nuove praticamente in concomitanza con gli States.

Fortuna che ho chi me le scarica, o addirittura mi invita a casa sua per vederle in HD col PC collegato al maxischermo....Che libiiiidine!

Ora: la quinta stagione ha sfornato le prime quattro puntate ogni domenica da gennaio, e tu come me, puoi godertele il giorno dopo coi sottotitoli se hai difficoltà a capire l'inglese. Il tutto grazie a internet, non a Sky.

Californication è un'intelligente opera di parodia e cinismo sulle perversioni di ogni natura caratterizzanti la viziosa Hollywood di produttori, registi, scrittori e musicisti. Questo mondo, denudato dei suoi segreti più intimi, si presenta così attraverso le gesta del nostro(anti)eroe: uno scrittore di talento fallito dedito all'alcool, marijuana, cocaina e sesso occasionale.

Un uomo giusto nonostante tutto, perchè innamorato della sua ex compagna, della figlia che con lei ha avuto..Ma le cui vicende voltano a ingiuste conclusioni che per sfiga lo lasciano apparire come uno stronzo, opportunista sessuomane.

Tralasciando le innumerevoli scene di sesso, la serie acquista forza grazie al protagonista e gli altri personaggi maniacalmente dipinti nella loro psicologia perversa quanto davvero credibile.

Bè...Mi sparo le prime tre puntate della quinta stagione e comincio ad azzardare considerazioni un pò lontane dall encomio. Il sesso è troppo facile, le situazioni poco divertenti, i dialoghi piccanti tendono a un'ironia da commedia Stilleriana, e lui...Il mio Hank..E'ricco! Non gli bastava essere figo e di talento; ora le cose gli vanno bene, insomma non riconosco il tormentato artista delle precedenti stagioni che spiritualmente ammetto pure mi abbia un pò ispirato, cazzo.

Quarta puntata. Una scena del finale recupera il dramma maledetto dell'idea di Californication come filosofia narrativa.
Da restare a bocca aperta ed esclamare "mmminchiaaa!!!!!". Mi gaso di nuovo, amo il beniamino più di prima e fremo per l'uscita della prossima puntata. Kapinos sei un genio! Duchovny sei un Attore con la swaiss maiuscola!

Eddai, non te posso raccontà de ppiù!

Con una serie televisiva di successo, chi la realizza entra nel vortice della consapevolezza necessaria per riconoscere quando smettere, per evitare di sfiorare anche parzialmente la cazzata. Parlo da spettatore, esigente spettatore!
"Lost", ad esempio non ha rispettato questo parametro, come anche "Heroes".
"Boris" invece piuttosto che ostentare numerose nuove stagioni, ci ha lasciato l'amaro in bocca terminando con un lungometraggio per il cinema logicamente conclusivo.

Senza depistarti dal tema "narrativa", ritengo che se un prodotto ha detto tutto non dovrebbe continuare: è così nei film, nei telefilm, nei fumetti e nelle saghe letterarie.

Californication, dopo l'ultima puntata, si è rivelato denso di concetti ancora tutti da esternare....Fiuuuuuuuu...!!

giovedì 2 febbraio 2012

Merchandiswaisss


Perchè le mie scuse non saranno mai abbastanza nei tuoi confronti, visto che per troppo tempo ho latitato nell'aggiornare il mio e tuo universe!

Quindi due post in una notte! Tiè!

Il committente del lavoro a photoshop sopra riportato ha aperto un simpatico bar a Monza.
Si chiama come ho scritto nel loghino e il destino di 'sto marchio è apparire su svariati gadgets del locale: accendini, magliette, felpe, bicchieri, tazzine e tovagliolini. Hai presente il Bulldog di Amsterdam? Ecco, non centra un cazzo.

Se la curiosità ti attanaglia guardati il sito under costruction, mio caaaaarissssimo friend!