lunedì 29 novembre 2010

Cose che amo


Il giallo.
Guardare il mio levriero correre.
Sentire il rumore della pioggia dall'interno di casa mia.
Lo struscìo dei gatti su di me.
Ascoltare il monologo di un bambino/a.
La pancia gonfia di un cucciolo che ha appena mangiato.
Lo sbuffare dal naso di un cane soprattutto se di taglia grossa.
Lo sbuffare dalla bocca di un cavallo.
L'invito al gioco del mio dobermann.
Il mio pigiama della Benetton con disegnato Paperino arrabbiato.
Una giornata di sole su un paesaggio innevato.
Essere scaldato dal sole in una giornata invernale.
Il rombo d'accensione di un'auto dentro il garage.
La scia schiumosa lasciata nel mare dal motore di una barca.
Il profumo della vernice.
Il coro delle rane d'estate.
Il rumore degli zoccoli di un cavallo che cammina su una superficie di cemento.
La scena finale del film "a Goofy movie", tradotto in Italia col titolo "In viaggio con Pippo".
Il battito di palpebre dei pappagalli.
Le illustrazioni dei libri polacchi per bambini.
Le coperte di lana.
Ordinare i miei fumetti.
La segnalazione in rosso della notifica su facebook.
Immergermi nella vasca idromassaggio bollente quanto basta.
Stappare lo champagne.
Il rumore dello stappo dello champagne, o spumante (anche se non si dovrebbe fare).
Il profumo dell'erba appena falciata.
Le t-shirts.
Osservare le tartarughe in movimento.
Gli stormi sincronizzati di uccelli sui campi di grano.
Il bosco di sera.
Il vapore che esce dai tombini di Milano.
La folla di Milano a piedi.
Trovare posto in metropolitana e intraprendere un lungo viaggio fino al capolinea col piacere di guardare e studiare i personaggi che salgono.
Stare in macchina col livello di riscaldamento ottimale raggiunto.
Il rumore della matita morbida sul foglio di carta ruvida.
Il profumo dei cavalli.
Le fusa di un gatto.
I guanti di pelle.
Le pin-up della Coca Cola.
Le comiche di Stanlio & Ollio.
Le carezze alla guancia di un bambino/a.
I grattini di una ragazza.
Il divano del mio studio.
Le vecchie cascine di Camparada.
Le ombre allungate sull'asfalto.
Guardare un quadro.
Ascoltare un'onda marina che si infrange contro uno scoglio.


Gli angioletti della foto sono i figli di Nubi che adesso avranno qualche annetto:
Cesar e Aron.
Li ho fatti nascere, allevati e adorati!

See ya!

domenica 28 novembre 2010

"Alina Orlova" 100 x 70 acrilic on beckrum

giovedì 25 novembre 2010

Speeches of glory

Ecco alcuni momenti magici della mia esibizione russa, cari coredodipendenti!





mercoledì 24 novembre 2010

Boring activity-Raiders of the lost horror


Torno coi piedi per terra occupandomi nuovamente di un argomento che mi sta a cuore: il cinema, ma non genericamente.
Mi riferisco all'horror da cui sono sempre piacevolmente affascinato.

Anni luce fa...credo comunque nel 2010, mi espressi ironicamente in merito a quella ciofeca campione d'incassi di "Paranormal activity".

La mia indole inclinata a un simpatico masochismo, mi ha indotto irrefrenabilmente a visionare il seguito del film realizzato amatorialmente dal regista israeliano Oren Peli.

Sai quando uno è disgustato da uno show televisivo o da un libro al punto di incuriosirsi e vedere come continua e quali altre porcherie puoi riscontrare durante il consumo assiduo di esso; serve a capacitare il tuo limite di fastidio!

Qui ora, dopo una medidativa passeggiata con la mia mora preferita, nonchè mia unica figlia Nubi, presto un'immeritata attenzione al seguito della pellicola "horror" il cui prequel mi aveva tanto disgustato quanto addirittura fatto ridere.

Il regista qui si raffina...Il sequel di Paranormal activity è addirittura un prequel.

Wow!

Ci troviamo stavolta nella casa della sorella della protagonista del primo film, dove c'è un cane una figliastra e un figlio neonato.

e sapete cosa succede????

Rumori.
Cane che abbaia innaturalmente verso una presenza demoniaca invisibile.
Silenzi.
Rumori improvvisi.
Pentole che non dovrebbero cadere, ma lo fanno lo stesso; panico-paura!
Il bimbo trascinato fuori dalla culla che piange...poi ride perchè avverte la presenza e crede sia amica...Poi si spaventa e torna a piangere!
La presenza demoniaca qui è più incazzosa e fa un casino in cucina mettendola tutta sottosopra!
poi il regista lega i piedi degli attori con il classico filo sottile abbastanza da non essere visto dal pubblico, e li trascina con violenza per tutta la casa facendoli urlare come vergini sodomizzate...
Una replica pallosa del primo film..e a questo punto io penso: era necessario?

I film horror oggi sono una perla rara dal punto di vista qualitativo.
Cazzo non trovo idee originali dai tempi di Scream...e badate che Saw non lo considero in quanto per me di genere Thriller/Splatter..Fichissimo per altro, ma non tutti i film della sua saga.

Io voglio aver paura...ma non ce l'ho.
cheffaccio?
L'horror ipoteticamente è il genere per eccellenza materializzato con suspance, in cui all'interno di una trama fitta di mistero e oscurità latente succede qualcosa di terrificante e così coinvolgente da poter trascinare il pubblico in un limbo di vera paura e disperazione, ludicamente parlando. Al termine, l'horror ti ha divertito e ti fa venire gli incubi e solo alla fine puoi dire "bè dai è un film, cazzo!"

Il remake di "Nightmare" è un buon Horror, ma è un semplice tributo a qualcosa di classico e masturbato che a suo tempo terrorizzò già una generazione, forse due.

I teenagers sono troppo "belli" e curati, a me sembra di vedere un porno quando vedo le nuove versioni di Venerdì 13 o non Aprite quella porta...

'Sti vampiri di oggi sono teenagers che si innamorano di sciacquette insipide che declamano la loro cotta per Robert Pattison sulla Smemo...

Rob Zombie è l'erede dei grandi registi horror e ci sa fare, ma cazzo lui è specializzato nei massacri con litri di sangue e...per quanto apprezzi ogni suo lavoro, io...non ho paura....e invece VOGLIO AVERLA!!!!!!
Perchè godo a terrorizzarmi per un film, ma non succede dagli anni d'oro di Dario Argento o George A. Romero.

Spezzo una lancia a favore de "Il quarto tipo" che è carino e abbastanza inquietante da non dormire troppo tranquilli subito dopo averlo visto...

Ma ne voglio altri, ne voglio di più!

Sono alla ricerca dell'horror o devo pensare che è un genere superato e incapace di terrorizzarmi!?

martedì 23 novembre 2010

Signori io ve lo devo dire...


L'esperienza a Mosca è stata qualcosa di indescrivibile: al di là delle vendite di cui io e il mio staff possiamo ritenerci estremamente soddisfatti, l'occasione che mi è stata concessa si è rivelato un evento per il sottoscritto privo di precedenti.

Milano e Monza e in generale il mio Paese non mi hanno mai regalato una chance così magica e di elevata altezza come ha realizzato la Russia

Mosca è davvero una città fantastica, enorme e urbanisticamente così cyber punk che all'apparenza può apparire ostile, se non fosse per chi la popola; persone decisamente splendide e con così tanto da dire storicamente e culturalmente.

Mi sento immensamente onorato di aver esposto alla Butik (giuro si scrive così) dei vini Caudal grazie agli sponsor "ArtClub", Limonero y Granado e grazie all'agenzia Native Speakers. Ho firmato autografi, contrassegnato col mio nome importanti bottiglie di vini rossi italiani, stretto amicizie importanti e vere, posato per infinite foto assieme a gente stupenda che mi stimava e apprezzava...

Tutto questo ha origine dal contributo prezioso del mio agente/socio/mio miglior amico Silvio "Sly" Protti che ha partorito dal nulla un'idea così folle e avventata portatrice di un lieto fine che ancora adesso me ne fa soffrire la mancanza.

Non dimenticherò mai un'amica speciale quale Olga Chuch; Olga tu sei una delle persone più importanti della mia vita, hai esaudito uno dei miei desideri più anelati e portato a termine la miglior esperienza della mia carriera.
Non sarò mai alla pari con te!

Infine passo a porgere un ringraziamento doveroso che giunge dal cuore alla mia famiglia, cheha creduto e lo fa tutt'ora in ME.

A mia mamma e mio papà, tutto questo l'ho fatto per me con la motivazione di rendervi ancora fieri di vostro figlio.

Appartengo ai rappresentanti dell'arte pop italiana all'estero, e benchè già 'sto fardello sia pesante me ne fotto e continuo ad ambire perchè diventerò l'unico rappresentante dell'arte pop contemporanea nel mondo!

(RISATA DA SUPER CATTIVO CHE VUOLE CONQUISTARE IL MONDO)


Grazie a tutti e come direbbe Miss Universo:"tutto ciò non sarebbe stato possibile senza di voi!"

lunedì 15 novembre 2010

Hi, guys!!!!


I'm still here in Moscow!!!!!!!!!!
I' ll be back in a week with a lot of great news!!!!!!

Keep the faith, fans!
I'm the future of POP-ART!!!!!!YEEEEEEEAAH!

domenica 7 novembre 2010

Anteprima 4


Il cartellone che pubblicizza la mia esposizione a Mosca è stato realizzato da
Katya and Katya, due fanciulle molto in gamba che hanno curato tutto il lato informativo in merito all'evento; locandine, volantini, e altre fonti mediatiche estremamente efficaci!

lunedì 1 novembre 2010

Il "fumettaro" è...


...innanzitutto il termine più dispregiativo e di conseguenza inappropriato per chi opera nel mio medesimo campo.
"Fumettaro" rimembra concetti subdoli del tipo "ce sto a provà", o "è un hobby", ma niente di serio tantomeno professionale.
Dare del fumettaro a un disegnatore, uno sceneggiatore o un inchiostratore di novelle grafiche è una superficiale considerazione di un mestiere che non merita stima nè rispetto.
Per quanto limitante il titolo di disegnatore di fumetti è decisamente inclinato verso un clichè più decoroso, ma ancora non rispecchia (e d'altronde perchè pretenderlo?) la sua nobile essenza artistica così svalutata dalle masse.
In date circostanze ho personalmente imparato ad apprezzare la classificazione che ci identifica come vignettisti, perchè è la parola più formale per introdurci al mondo del lavoro allo stesso livello delle altre mansioni umane.
Durante il passare degli anni però, la parolina chiave rimasta priva di pecche terminologiche è senza ombra di dubbio "fumettista".
La maggiorparte di noi, vi assicuro predilige questa voce per focalizzare il ruolo sociale svolto nella vita; sapete perchè?
Ha del magico: rimembra la genesi creativa dell'universo costruito appositamente per il lettore/consumatore, apostrofando l'esecutore come un dio responsabilizzato da un potere che solo altri come lui possiedono. Il fumettista ha del fantastico, un aggettivo che non si rifà esclusivamente al talento tecnico della manualità sviluppata a seguito di una dura formazione scolastica e successivamente lavorativa.
Il fumettista è un artista.
Il fumettista è un folle, è sensibile, è violento, è sarcastico e simpatico.
Il fumettista è intelligente e responsabile; rispetta le regole ed è disciplinato.
Desidera evadere, ma non si può emarginare.
E' un operaio, artigiano e anche imprenditore.
Il fumettista è un conoscitore che non riesce a non sognare e teme il trascorrere del tempo.
La sua cultura è completa e necessariamente aggiornata come un bisogno fisiologico.
Il fumettista si nutre male e non dorme la notte.
Il fumettista sanguina, è un combattente e un mercenario.
Egli è il più grande rappresentante del proletariato artistico mondiale.
Io il fumetto ce l'ho nel DNA, come linguaggio, come stile di vita e pensiero.
Io sono un fumettista e ne sono fiero.