mercoledì 17 luglio 2013

Ylliah dice...

Ed eccoti, mio splendido coredico superdotato di intelligenza e vista a raggi x, un simpatico siparietto degno di nota in cui io, sottoscritto Genio del bene,  affido i personali gusti e scelte cinematografiche al Goglione nazionale che mi illumina e mi informa sulle proposte imminenti o attualmente in programmazione del cinema preferibilmente unicamente hollywoodiano.
Perchè a me Ameliè fa cagare, e così diciamo tutti. Viva il kung fu, i robot giganti e i futuri post apocalittici.
 Viva le stelle e strisce, viva la comicon e viva judd apatow.
Dato che uno dei miei best friend, anzi, il migliore assieme a fleo l'ebreo, si rivela il mio punto di riferimento o anche, perchè no, l'albero maestro del mio veliero in cerca di direzioni, ti propongo con ironica sentenza appropriata dallo stile fumettista d'autore del mio migliore amico.
Ordunque, ecco i film col bollino del goglione, quelli approvati e promossi dal mio mentore in campo di cinema e fumetto.

Ylliah consiglia:
Lone Ranger, perchè comunque è verbinsky, anche se depp ha un pò rotto il cazzo. Con affetto parlando, eh!
Pacific Rim, che ha visto e l'ha gasato quanto gli avengers! ti ci devi spaccare le orecchie guardandolo in megaswais!
Elysium, se ti è piaciuto district nine...aaaaah sì, non si può perdere.
Ovviamente man of steel, o l'uomo d'acciaio. perchè è superman e superman non si perde!
This is the end, eeeh come fai a perdertelo, dai!
Wolverine potrebbe essere una cazzata...ma và che non è detto eh!

Per adesso la rubrica del goglione si aggiorna al prossimo post. Un grazie a te che leggi e uno a ylliah che regala sempre emozioni.

Lunedì cinema: man of steel

Un petto villoso e una barba sfatta, fanno di questo uomo d'acciaio un forzuto e credibile ragazzone del Kansas, con i superpoteri in quanto alieno.
Una divisa appartenente alla sua casata, giustificano il costume in modo più credibile di come farebbe una tutina-calzamaglia colorata. A seconda delle luci sceniche il costume assume toni chiaroscurati che cambiano di continuo, passando da un blu tenebroso a un chiaro più definito che si illumina solo a tratti.
Gli scenari interessanti del pianeta Krypton, rendono il film un bel racconto di fasntascienza, più che una storia di supereroi.
Le innumerevoli sequenze dialogate, danno ai personaggi un rilievo che regala necessario senso di esistere ad ogni componente della storia. 
Una colonna sonora che porta il fardello di dover inevitabilmente competere col papparappà di John Williams. Hans Zimmer dirige una musica celestiale e moderna al contempo per celebrare la resurrezione vera e propria del primo supereroe della storia.
Un rapporto con la madre emotivo quanto basta a prendersi sul serio, dal punto di vista drammaturgico.
La dipartita del padre adottivo toccante per talentuosa recitazione di Kevin Costner, oltre la situazione immaginata dagli sceneggiatori e dal regista Zack Snyder: un ciclone che...woooooooooooooosh! Se lo porta via impiantando negli occhi di Clark la sua rassicurante espressione da Jonathan Kent. Proprio quella, sì.
Lo Spirito guida del padre Jor-el che appare come una coscienza teologica agli occhi di protagonisti e pubblico pagante compreso, quasi a inculcarci una dottrina morale universale. Non si scherza, cazzo, eh!
Scene d'azione esteticamente differenti dagli altri film su supereroi, ma che indubbiamente strizzano l'occhio a Dragonball. Embè? Guarda che la cosa è positiva e intelligente, perfino.
Il miglior film su Superman. Un capolavoro di film sul fumetto più difficile da trattare cinematograficamente, e in una' attuale chiave di lettura, plausibilmente stimolante per tutte le generazioni viventi.
Superman non è tornato. E' rinato.

Ordem e progresso

Faccio una violenza psicologica sui tuoi occhi, costringendoti a leggere le le mie nuove eroiche gesta, questa volta site a San Paulo, in Brasile.
Wow, sì puoi ben dirlo. Un amico si trasferisce là per un sacco e si è portato 4 coredi da esporre, perchè ha agganci con gente che conosce gente. Stimolato dalla fame e dall'ambizione a crearsi qualcosa che gli permetta di fare la differenza, spera e crede di venderli, nonchè di iniziare un business artistico, grazie agli abitanti benestanti che rientreranno nel suo giro d'affari.