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martedì 26 marzo 2013

Due volte a pezzi.

L'immagine che illustra il post, è una scena del film Disney "Oliver & company"; trattasi dei due cani del cattivone di turno.
Io mi massacro per evitare massacri. Sono un supereroe domestico, probabilmente.
Fatto sta che ora capirai a cosa sia dovuta la mia perenne stanchezza mentale, più che fisica.
Ego ha tirato fuori il lato dominante del suo carattere; ciò ha implicato atteggiamenti aggressivi nei confronti degli altri cani. Atteggiamenti ovviamente puniti da me e dagli altri componenti della famiglia, ma comunque evitabili grazie ad una consistente attività fisica e gioco sufficientemente impegnativi dal punto di vista muscolare.
Allora ecco che mi debbo alzare alle sei di mattina dopo esser andato a letto alla una a seguito del lavoro nel ristorante; prendo la bbici ancora in pigiama, mi copro con un giaccone pesante e lo faccio correre un'ora. Tornato a casa piglio la pallina; premiandolo di tanto in tanto, facciamo un pò di gioco-obbedienza in cui apprende i comandi vocali quali "seduto" o "terra". Son presenti anche gli altri cani, e lo scopo dell esercizio è non permettere che si distragga, cosicchè capisca che l'attenzione è da dedicare al gioco col sottoscritto.
Poi lo lascio fraternizzare di nuovo coi suoi coinquilini a 4 zampe, mollando la situazione alla vigilanza di mia mamma,  che veglia su qualsiasi mossa del mio bestione. Io nel frattempo mi doccio e mi preparo per il lavoro.
Torno alle 15 e trenta dal ristorante, e indovina un pò?
Rifo. Bicicletta e obbedienza per le due ore che trascorrono verso l'orario di lavoro serale. Non male, eh?
La ginnastica costretta lo stanca nel corpo e nella testa di cazzo che c'ha. Così questa bomba ad orologeria d'esuberanza che gli pervade le membra, sembra scaricarsi nell arco della giornata.
Quando torno a casa di notte, è abbastanza dormiente da permettermi di riposarmi quelle 6 ore necessarie a riacaricare il mio organismo. Mai stato così in forma, per quanto mi riguarda ma...Un pò stressato, ti dico la verità; sudo freddo in quei momenti che mamma mi chiama da casa, temendo il peggio per la tendenza di Ego a far disastri o risse contro Nubi.
Mi manca dipingere. Tremendamente. Ma nel tempo ipotetico in cui potrei farlo...bè crollo dal sonno.
Appena forgio a mio piacere il carattere del mio maschio alfa, potrò rilassarmi alla concreta realtà di un cagnolone modello. Per il momento è indisciplinato e la mia vena cinofila deve prevalere a livello di tempo, su quella artistica, cazzu.
Sono anche in'astinenza dal sesso. Ma ci penso solo ora che ti scrivo, se no col cavolo che mi veniva in mente. Dio, se mi capitasse un'avventura adesso, credo che lei annegherebbe.

martedì 26 febbraio 2013

Il maschio alpha

Parto con l'invito a non fraintendermi, perchè io amo la pioggia. Giornate come quella solare di oggi però, con la neve esposta al primo anelato caldo, sono immense; specie se stimolate da una mistica solitudine intrattenuta dal mio ipod mentre passeggio. Un dopo pranzo che si sviluppa con la passiva costanza della corsa di Forrest Gump; continua e desiderosa di raggiungere un paese per oltrepassarlo fino al cartello successivo.
Così mi incammino, e da Camparada giungo fino in centro Arcore passando attraverso campi sterminati di bianco e saltuarie folle di gente che mi evita come un attentatore. C'è chi attraversa la strada e chi compie bruschi movimenti nel tentativo di proteggersi. Che c'è che non va?!
Ah già: ai miei fianchi due arcigni dobermann scortano il mio breve pellegrinaggio brianzolo. Difficile accorgersene, visto che sono bravissimi a mantenere il mio passo. Senza tirare nè rimanere indietro.
Queste camminate sono importanti, in quanto manifesto l'imprinting del branco che ho in mente quando li porto fuori.
Io sono il capo e guido il gruppo nel tratto che ci aspetta per tutto il tempo a mia disposizione.
Un successo di condotta ottenuto a seguito di continue prove e quotidiane uscite con loro.
Adesso c'è un'armonia di movimento triplicemente sincronizzato che riscuote ammirazione mista a temerarietà. Un vero piacere camminare con i miei cani, ora che ho ottenuto il loro riconoscimento di cane alfa.

martedì 5 febbraio 2013

Io e il mio Ego

Nubi sta bene.Ti manda i suoi saluti con tanto di guaiti assordanti.
La porto dal veterinario per fargli controllare i punti dell intervento, ma nell'attesa passeggio per la clinica.
E' una cascina enorme dove ci tengono in cura pure i cavalli.
Ci ho anche lavorato, perciò la conosco come le mie tasche. Mi dirigo verso il box dei cani perchè scorgo una razza familiare.
C'è questo maschio di Dobermann marrone e con le orecchie ovviamente integre. Mi guarda silenzioso e fiero.
Poi inizia a guaire chiedendo di essere liberato. Rientro in ambulatorio e domando al dottore di quella splendida bestia.
"Cerca un padrone", mi dice.
Pare che il proprietatio non lo possa più tenere in quanto medico senza frontiere, partito per il continente nero.
"Lo vuoi?", mi chiede.
"Sì", rispondo.
Ti presento Ego di Villa Castelli. Nato il 5 dicembre 2011, è a casa dei miei da circa due ore. Un cucciolone di 50 kili che sta cercando di guadagnarsi l'affetto degli altri cani, finora molto scarso. Soprattutto da parte della Nubi, che non vuole le si avvicini a più di un metro di distanza. Malmostosa.

lunedì 28 gennaio 2013

Rinascita

Adoro scrivere a proposito della ragazza che vedi ritratta qui sopra con una modella.
Eh sì, la ragazza è Nubilia; omaggiata in questo post per un intervento chirurgico subito due giorni fa alla veneranda età di tredici anni, quasi.
Non nego una preoccupazione palesata da un pianto pomeridiano, una volta accertata la necessità di operarla per un callo scoppiato e in via d'infezione.
Temevo non si sarebbe ripresa, o se non altro non avrei avuto il cane di prima, dato lo stress fisico dell' anestesia.
Invece Nubi sta meglio di prima, grazie anche al Dottor Migliavada che ha realizzato un lavoro di fino eccezionale.
La tempra e la morfologia d'acciaio pongono il mio tra i cani più resistenti sulla terra e naturalmente, bramosi di vivere ancora con la grinta e la prepotenza di cui è dipinta da quando è nata.
Gnè.
'Arda che roba..

martedì 16 febbraio 2010

Quando parlo di cani...(STORIA VERA)


Per narrarvi in maniera evasiva ma coinvolgente questo fatto di cronaca, utilizzerò nomi fasullissimi e periodi indefiniti.

Il mio universe è costituito da infiniti interessi e passioni, tuttavia globalmente sacrificabili in cambio della serena vita di Nubilia, la Dobermann regalatami dal Dottor Migliavada nel lontano anno 2000.

Sono sempre stato un appassionato della razza e di conseguenza informato sulla storia, oltre che sulle caratteristiche comportamentali e fisiche.

Prima ancora di ricevere in regalo quel batuffolo con le orecchie sanguinanti per via del taglio estetico(sì, sono a favore), consideravo (lo faccio tutt'ora) il dobermann il miglior cane esistente.

Bello, equilibrato, intelligente e sensibilissimo...Insomma l'animale che mi rispecchia pienamente.


Oggi, tramite le informazioni della proprietaria del negozio di toelettatura per cani e gatti, sono venuto a conoscenza di tale vicenda cui il post è dedicato.

SIAMO IN BRIANZA, IN UNA TORRIDA ESTATE DEL 200X. Una coppia sposata vive in una villa molto grande e appariscente custodita giorno e notte dai loro due dobermann.
Chiamerò i cani "Rosco" & "Sonny", ma potrebbero essere maschio e femmina, oppure due femmine (in tal caso "Azzurra"& "Allegra").
I bestioni a detta di terzi sono super-addestrati e circondano l'esterno dell'intera proprietà dei ricchi coniugi.

E' il giorno della partenza per le vacanze, così gli sposini cedono le chiavi della magione al padre di lui.

Mario -Papà devi solo dare da mangiare ai cani. Gli lasci le ciotole col mangime e te ne vai chiudendo tutto.
Papà di Mario -Va bene, basta che non mi sbranano...Ma sono uguali! Come li distinguo?
- Non c'è bisogno di distinguerli, l'importante è che loro ti possano riconoscere quando arrivi. Vieni, fatti vedere a lascia che ti annusino.

LA COPPIA PARTE PER LE FERIE.

Il padre di Mario passa i giorni sfamando regolarmente Rosco e Sonny.
i dobermann gli vengono incontro ogni sera. Prima lui li chiama, poi entra e posiziona a terra le ciotole strabordanti cibo.

Una sera però, l'inconsueto; l'uomo chiama i cani innanzi al cancello e solo uno si presenta all'appello. Che si tratti di Sonny o Rosco non si sa, fatto sta che uno dei dobermann non c'è.
L'anziano signore ipotizza che sia in giro per il giardino, quindi mette giù le ciotole confidando che l'assente temporaneo verrà a mangiare quando avrà fame.

Il giorno seguente si verifica lo stesso episodio: solo uno dei cani viene a mangiare. Chi sia dei due non si sa, perchè non li distingue. L'altra ciotola rimane piena.
Eppure le due porzioni del precedente giorno sono state consumate entrambe.

Il terzo giorno di nuovo. Ciotole vuote ma solo un cane al richiamo.
L'uomo decide di chiamare il figlio per avvisarlo.

M- Mmmmh...che strano! Ok papà. Torniamo a casa.
La coppia torna dalle ferie anzitempo per far luce sull'arcano e quando entrano nel giardino della loro villa, solo uno dei cani arriva a fare le feste.
Perlustrano l'intera area, chiamano l'altro cane, e per tutta risposta avvertono un flebile urlo umano proveniente dal garage.

Aprono la porta del garage e trovano due uomini, due ladri...o almeno ciò che ne resta.
Di fronte a loro c'è l'altro dobermann che li controlla a mò di statua.
I malintenzionati hanno le braccia a brandelli, sono denutriti e puzzano di merda e piscio perchè non hanno avuto nemmeno la possibilità di andare a fare i loro bisogni.
I due dobermann hanno immobilizzato le due feccie umane per quattro giorni dandosi il cambio della guardia solo per mangiare e dormire!
Quando il padre di Mario veniva a dargli la cena, uno di loro arrivava mentre l'altro stava in garage a curare i delinquenti.

PAZZESCO. La cosa più sconvolgente è che i due intrusi hanno implorato:"Vi prego! Portateci in galera!!!!" piangendo disperati.

Questi due eroi sono due dobermann, la razza più superiore del mondo.

Quando ne vedete uno non temetelo, ma rispettatelo.