giovedì 5 aprile 2012

Chi vuol leggere il tema?


Sapere in precedenza il concetto che si vuole esprimere è basilare, se ci si accolla la responsabilità di parlare per davvero. Per davvero significa verso un pubblico, dei lettori e o degli occasionali visitatori di blogs. Considerato il mio approccio scritto nei tuoi confronti, posso serenamente confidarti che non mi sento scrittore neanche un pò. Mannaggia!
Temo ci siano oggi persone famose in campo letterario, che abbiano intrapreso la strada della scrittura perchè alle medie erano brave nei temi.
Il brutto è che guadagnano anche. Credi che non sappia di che cacchio stia parlando?
Ma è presto esternato, mio giovane e coredico Padawan: ho letto un libro di Fabio Volo e nonostante la precedente provocazione acidamente retorica, mi sto a domandare perchè la massa prediliga i suoi libri. Vedo poi di quei links su fessbuk intitolati tipo "le migliori frasi di Fabio Volo" e il conato è inevitabile.
Seriamente, pensi che mettere insieme frasi a banale effetto bacioperugina renda un personaggio scrittore? Tu che mi leggi probabilmente no.

Che poi io a Fabbio lo apprezzo anche, come attore...Sa recitare..Veramente, eh!
Io non sparo a zero, tantomeno su una persona singola; difatti me la prendo con un sistema di errata codificazione di massa adoperata dal Belpaese per decidere,inconsciamente chi merita il successo e chi di continuare ad assemblare i pezzi in catena di montaggio.
Non ho letto solo un suo libro, ma anche un altro...Uno degli ultimi. Ci hanno pure fatto un film e sai chi ne è protagonista? Lui.
Il campo letterario italico è talmente pesante sotto il punto di vista culturale e storico che reputo si debba pretendere molto più che una meticolosa e asfissiante descrittività, in grado di castrare alquanto la minima parvenza di immaginazione soggettiva in chi legge, e magari nella sua ignoranza considera tutto ciò geniale nonchè trascinante. Caro il mio italiano medio: ti detesto.
Poi il Volo nazionale fa bbenissimo a sfruttare l'onda del successo! Cazzo rispecchia perfettamente la mia audace ambizione di portare l'opinione pubblica a mio favore tramite un'azzeccata propaganda vetrinista concentrata più sull'immagine apparente che l'arte stessa. Per carità, quindi: sono il primo a insinuare senza veli che la disinformazione vada usata a proprio vantaggio. E con questo meccanismo mi ci vorrei comprare anche una villa. Parlare genericamente sarebbe rischioso, ora. Anzi è proprio vigliacco..Quindi mi soffermo con precisione al mercato letterario, fumettistico e cinematografico dalla parte del consumatore, stavolta. Saccentemente e non privo di fondamento, sostengo una mia considerazione che legge il popolo usurato di personalità e gusto, rivelatisi piuttosto piatti e improvvisati perchè volutamente impreparati; sì perchè l'ignoranza è una fottutissima colpa.

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