martedì 13 novembre 2012

Il perverso mondo dei francobolli

Sarebbe dura rispettare appuntamenti etici, qualora si verificasse un incontro col rappresentante di un'organizzazione che non è del mio stesso sesso. Non solo: si tratta difatti dell esatto contrario di un cesso, quindi ripeto essere frustrante come combinazione, per le eventuali probabilmente catastrofiche conseguenze in agguato.
Mettiamola così, onde evitare equivoci compromettenti.
Mettiamo che io sia un appassionato di francobolli, e voglia entrare nell'associazione collezionisti di francobolli riuniti.
Faccio domanda al presidente, che è una bomba esplosiva di sesso e sensualità dallo sguardo coinvolgente e allusivo; si esprime per giunta mediante doppi sensi pregni di malizia e dentro tacchi isolati da ogni altro vestiario.
Giuro, eh!
Ma che vuoi capire, mio solenne coredico francobolliano.
E' matematico che gli amanti di francobolli siano passionali e bollenti, una volta raggiunta un'età abbastanza indipendente dal punto di vista copulativo.
Così mi trovo innanzi una bionda dotata di enormi seni stupendi, invitanti cosce sode e abbronzate, nonchè due occhi color mare che dicono :"prendimi ora, scemo!".
Temporeggiare è umano, per quanto mi coinvolga. La causa che ci ha accomunato riguarda il collezionismo, una nobile abitudine molto più morale di quel che ti appare mentre leggi il post, mio carissimo coredico eccitato.
Sssì, praticamente mi pongo il fottuto problema di portare avanti un discorso che mi interessa umanamente, senza interferire carnalmente con quello che sarebbe poi il mio capo.
Ma come faccio a carte così poco promettenti serietà e castità?
Madò, che fregna, oh!

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