venerdì 27 luglio 2012

(Lunedì cinema) Quell'idiota di nostro fratello

Credevo innanzitutto che il titolo tradotto fosse una bufala, invece è proprio "our idiot brother".
Sì, continuamo l'ufficializzata rassegna di recensioni fantacorediche dei film che concorrono per il botteghino, nelle sale italiane e non.
E'cosa buona e giusta, segnalarti che allo Space Cinema di Vimercate (MB), il biglietto costa 4 euri e cinquanta di lunedì. Lo dico perchè sono un contestatore dell attuale prezzo stellare di un biglietto di qualsiasi multisala italico. Non affermo comunque che 4,50 sia basso, semplicemente onesto e proporzionale alla visione di una pellicola sul grande schermo, per esprimerla con logica primordiale.
Anche il coredouniverse fa la sua parte per combattere la crisi, dico io.
Jesse Peretz dirige 'sto gradevolissimo filmino che, dalla critica statunitense è stato considerato "televisivo", per scelte comiche e narrative. Bah, vacci a capire qualcosa sulla metodologia che definisce televisivo, piuttosto che cinematografico.
A me non è sembrato televisivo; questa è la mia superficiale ponderazione in merito.
Ma se permetti, ora mi assento perchè le sigarette e la Carlsberg ghiacciata mi hanno fatto scendere il ceppo a valle. Tra l'altro la Carlsberg è in offerta al gigante: se vivi solo, ma ami la birra, queste sono informazioni che ti servono, cazzaccio.
Il cesso è luogo di ristoro, ma anche di riflessione: la mia è che con un coiquilino come Fleo, urge l'offerta al supermercato pure per la carta igienica.
Torniamo al film, mio coredico stalker.
Classico personale caso di un film, che ti aspetti diverso da quello che è. Sissignore.
Sapevo che non fosse un comico stopposo all'american pie, col cazzo che lo andavo a vedere se no, ma lo credevo un lavoro tipo quelli di Adam Mackay, un lungometraggio caratterizzato da sketch alla Will Ferrell, insomma.
Ho al contrario riscontrato un tale candore narrativo sentimentale, da scaturirmi l'inaspettata lacrimuccia.
Profondo, ma senza pretese, e proprio per questo efficace nel messaggio che vuole trasmettere la morale più bella del mondo: l'amore. Quello con la A maiuscola, universale; che parte da quello per la famiglia, a quello per gli amici. Insomma, il protagonista Ned, rappresenta la scomoda e indiscutibile novella secondo la quale amare rende liberi e felici; non essere ricambiati o compresi non è poi così drammatico , e il film lo trasmette così facilmente che può sembrare assurdo, ma non inverosimile.
Portando banalmente il concetto sul maniacale sentimentalismo che può legarci a un/a partner, è il medesimo ragionamento per cui, se ami una persona, la desideri puramente felice, anche se questo possa non coinvolgere la tua presenza. E' lo status per il quale sono felice amando per sempre la mia ex. Lol.
Cast magistrale, attori famosissimi e sulla rampa di lancio verso il successo hollywoodiano: Paul Rudd, Elizabeth Banks, Zooey Deschanel, Emily Mortimer, Adam Scott, Kathryn Hahn, Steve Coogan, Hugh Dancy,Rashida Jones, T.J. Miller e Shirley Knight. Scelti ciascuno per il loro talento, sfaccettato da una vena comica palpabile più in altri film, che in questo. Fa ridere in certe scene, ma per tutta la sua  durata puoi star certo che sorridi di gusto. Magico, e credimi: è indirizzato più direttamente verso un pubblico femminile. Trovo più affascinante non darti ulteriori spiegazioni, solo....Vallo a vedere.
No, ti esorto perchè ti voglio bene, anzi ti amo.

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