mercoledì 21 settembre 2011

Sensazioni evocative


Egocentrico e passionale, ma qualcuno potrebbe giudicarmi più poveramente egoista e arrapato; che tu appartenga all'una o all'altra schiera di lettori del mio blog, caro coredista mansueto non perdo l'occasione di parlarti di me con quello charme e quella verve(detesto il francese, a meno che non sia parlato da una ventenne con la bistecchina depilata)di artista umile ed ignorante che al contempo rimembra di sapere di non sapere.
Torno a casa frastornato dal peso di una croce dorata che simboleggia le nobiltà dei miei due mestieri rispecchianti sinteticamente le mie principali due personalità.
Ho nello stomaco due margarita e la sensazione di un bacio magico che attorciglia le mie budella di avanzo di galera dei mari più lontani come un rum di pessima annata.
Ma che bello, dico io entrare nel mio studio e vedere la mia ragazza stesa sul divano che dorme ignara della mia presenza a causa di un udito arruginito dall'età. La mia ragazza è la mia cagnolina, ovviamente. Te lo dico perchè non tengo la facoltà tantomeno la volontà di linkare al sito dei dobermann in Italia.
Ma ciancio alle bande e stai a sentire, anzi a leggere.
L'ambiente trasuda il caldo accumulato nei mesi estivi e io mi ci sposo in un'atmosfera che definire accogliente è sterile lessico.
Nno: mentre scrivo il post è piombato dentro un moscone che sembra pronto all'invasione di Pearl Arbour...

Aspetta...

Se n'è andato. Bene.

Dicevo: sono in studio serenamente carico e decido di dipingere sulla base di una foto della mia amata Musa nonchè Sexy fottuta Slave per idealizzare posa e contesto.
Poi mi dico "EI!!! sono ancora vestito da Coredo in esterna, come faccio a sporcarmi se non mi cambio??"
Così apro l'armadio e tradendo un pò di freddolìo scorgo con stupore piacevole la mia maglia da lavoro invernale.
Ccioè l'ho ribattezzata "da lavoro" solo di recente. Un tempo l'avrei denominata "la maglia da casa". E non venire a dirmi che tu non hai il favorito indumento da casa che ti accomoda e ti riscalda al punto giusto da non separartene mai!
Sarà la mia irrequieta personalità solare, ma io prediligo l'estate tra le quattro stagioni e per sopportare le temperature che reputo ostili ho la felpa di cui ti parlo; è un'amica impareggiabile.
Ti avviso che è tutto ciò che ci può essere di più lontano da una bella maglia: è di paille, è grigio topo e ha la cerniera.
Mi ha riscaldato evocativamente come a dire "bentornato!" e mi dà tutto l'affetto che può...Come una cintura di sicurezza di un'auto che va abbastanza piano da permetterti di ammirare il panorama durante il viaggio. Mi sta regalando sicurezza per non dire felicità materica.
E' una serata calda grazie a lei e per questo posso scrivere e dipingere in tutta tranquillità.

-Ben tornata, felpa!
-Ben ritrovato, Maestro!

Ma guarda un pò: mi parla pure!

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