giovedì 21 luglio 2011

Un bacio dal Maestro!


Avrei potuto, dopo un mese di assenza dal coredoblog, postare qualcosa di appetitoso in merito alla mia ultima esibizione a Mosca.
Ma che cazzo basta parlare sempre egoisticamente della mia eccentrica carriera professionale, o meglio: c'è tempo per quello, no?
Vorrei piuttosto esprimerti un entusiasmo che ho condiviso con migliaia di persone proprio ieri sera in Villa Reale a Monza.
Ma come non lo sai? Ieri in Villa Reale a Monza c'era il Maestro, il Sommo, il Divino Franco Battiato; idolo della mia vita e personale guida spirituale nei meandri dello spazio cosmico, dicciamo!
Trovo curioso ed esilarante informarti che ho perso la voce in quel della serata musicale con i brani che ho "aiutato" a cantare, cioè tutti...Pertanto l'unica parola di cui mi posso avvalere è quella che posso proferire mediante la digitazione dei tasti del mio Mac.
Dunque al concerto i presenti apostoli del profetico Coredo erano sua cugina Valentina, il suo best friend in the world, nonchè astro nascente del pop italiano Jimmy Gianmario, l'incantevole quanto spaesata Gessica (sì con la G, embè?), la mia bellissima zia Maria, il buon Santo con il suo amico Mario accompagnato dalla sua partner Federica e infine il mio insuperabile perfino dal tonno, Roby cugino orso.
Ti anticipo che quello di ieri sera è stato il mio secondo concerto di Battiato contando quello di ben 10 anni prima all'Idroscalo di Milano.
Un'altra fuckin' cosa se mi permetti il termine. All'Idroscalo fu un concerto nel senso selvaggio del termine, ecco; si stava in piedi, si pogava, si sudava si sbraitava e ci si riuniva in un'evocativa aggregazione di ricordi emotivi comuni.
Mi ricordo che pagai il biglietto una cifra che si avvicinava ai 25 euro non di più e la politica dell'assegnazione dei posti era quella del chi primo arriva meglio alloggia. Ci comportammo come dei reduci da Woodstock allora...Avevo vent'anni e presenziai con Jimmy e la sua epocale groopie alle tre di pomeriggio per un concerto che non sarebbe iniziato prima delle 10 di sera, pertanto nulla ci impedì di stare sotto al palco e battere il cinque al Francuzzo del tour di Fleur 3.

Ma torniamo al presente o meglio a ieri che è già piuttosto recente.
Stavolta il tour si chiama "patriots to arms" come il titolo di uno dei suoi album più storici degli anni '80. Il biglietto mi costa 40 euro e i posti sono assegnati.
Tutto sold-out mi dicono e infatti c'è un sacco di gente che riesce sempre a precederti anche quando pensi di essere il primo a saper usufruire delle vendite di tickets on line.. e vaffanculo, penso.
Posti a sedere..Che siamo a teatro? Merda, penso.
I nostri "posti a sedere" sono a circa sessanta metri dal palco...cazzo, penso.
Ad aprire la serata dalle mie scettiche aspettative un gruppo a me sconosciuto tale"il compleanno di Mary" che mi suonano una melodia new age che fa le boccacce ad Enya. Il sonoro è una merda e il volume bassissimo mi fa recepire un sound anonimo sennonchè fastidioso e boooooring.....
Lo spettacolo doveva cominciare alle nove, ma non prevedevo che fino alle nove e mezza la scena sarebbe stata occupata da questi signori che artisticamente non mi trasmettono altro che il desiderio che finiscano.
Gnè.
Ore 21 e 35: il Maestro fa la sua apparizione come sempre magica sul palco.
Ora mi soffermo sterilmente sulla reazione del pubblico che a mio avviso non manifesta un entusiasmo meno diplomatico di un applauso per l'atterraggio ben riuscito di un pilota d'aereo di linea.
Che cazzo, ci sono migliaia di persone occupanti posti migliori del mio che se ne stanno lì a zombificare come mummie. Nessuno che urla o si dispera.
Io ci faccio caso solo in ritardo perchè mica sto a guardare le reazioni del pubblico.
Sono un fan, io. E ti ricordo, coredista sintomatico che "fan" deriva da fanatico.
Io urlo, e lo faccio a squarciagola. Gli altri si voltano e lo fanno al termine di ogni canzone perchè mentre applaudono con scarso entusiasmo, sentono i nostri calorosi incoraggiamenti all'artista sulla "pedana", poi le canzoni noi le cantiamo con Lui anche se non può sentirci o vederci perchè troppo lontani...Distanti.
All'ennesima occhiata esterrefatta di una signora con la permanente io la guardo stranito e le faccio "mbè? sono un fan!"
La serata che aspettavo da mesi viene inaugurata dal brano "Patriots to arms", come pensare diversamente, poi seguono canzoni come "autodafè", "il ballo del potere" e io già non ce la faccio più: mi sento come un poppante che necessita di andare al gabinetto; voglio avvicinarmi e con la complicità di Jimmy lo faccio di almeno trenta metri, rinunciando alla mia sedia peraltro scomoda e accomodandomi su di un muretto che divide un settore di posti dal mio.
Sono più vicino e qualche secondo dopo mi raggiungono anche Roby e Valentina, i miei cuginetti.Gnè.
Il ritmo diventa incalzante per me; ci spara "la cura", "gli uccelli", "un'altra vita", "inneres auge", "no time no space" e altri pezzi della madonna...perdona la mia parlantina da teen ager, o soave coredico lettore.
FrancOmente: esistono pezzi suoi che non siano della madonna?
Non per me, accipicchia!
Dal dito mi prendo il braccio, e mi dico se fossimo a teatro l'artista si esibirebbe solo col pianoforte e allora sai..l'atteggiamento è diverso. Ma qui siamo all'aria aperta e lui è con la band, gente con le palle che si fa il mazzo strimpellando abilissimamente..Fanculo, noi andiamo sotto il palco e chi si è visto si è visto, dopotutto si avvicina il momento degli evergreen.
Penso: copro la visuale a quello dietro di me? Si fottutamente alzi perchè sono al concerto del mio idolo che non vedo da dieci anni e ho pagato il biglietto un sacco di soldi. Non stiamo guardando lo schiaccianoci alla scala di Milano. Cazzo.
Quelli della sicurezza vivono i loro secondi di effimera gloria intimandoci ad abbassarci e gli lancerei una bottiglia di becks sulla testa da vero hooligan se non fosse per l'intervento del Divino che esclama finalmente emozionato: no!lasciateli!!!"
Perchè un'artista e in particolar modo un cantante ha bisogno di sentire il suo pubblico che lo acclama che lo rassicuri, non di gente composta che guarda con consenso annuendo e cantando in playback le parole dei ritornelli.
Momento magico: al termine di "voglio vederti danzare" parte il valzer viennese, così prendo mia cugina e ci ballo un lento. Battiato ci vede e ci manda un bacio.
Io non me ne accorgo neanche, è Valentina a dirmelo. Vado in delirio e urlo "mi ha guardato mi ha guardatoooooooo!!!!!!!!!"
Io mi sento così e un'artista ha bisogno che il suo pubblico lo manifesti, infatti da quel momento posso assicurarti che ha cantato i pezzi forti col sorriso stampato sulle labbra e accennando con la gamba quei suoi ridicoli balletti che faceva da giovane..Mitico. Gasato, compiaciuto e grato fa due finte andandosene via e tornando illudendoci che non canta cuccuruccucù e centro di gravità permanente.....seeeee già.
Performance da paura ma... monzesi svegliatevi, cristo; la vita è un'altra cosa!!!
Senso di incompletezza durante "e ti vengo a cercare": mancava la donna a cui ho sempre dedicato questa canzone.

Grazie, Maestro.

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