mercoledì 27 luglio 2011

Scavalcare, arrampicarsi, correre!


Sono diventato abilissimo e non è un vanto, ma una constatazione conseguente alle troppe avversità che il mio fisico e la mia mente hanno dovuto affrontare di recente.
Sono inseguito e questa volta cercano solo me, queste dannate guardie vestite di bianco e bardate da equipaggiamenti e armi oltremodo avveniristici; ho una paura fottuta soprattutto se pensi che hanno fritto con quei loro fucili laser i miei cinque compagni davanti ai miei occhi.
Erano tre maschi e due donne e Dio mi perdoni se non mi ricordo neanche uno dei loro nomi. Sarò frastornato perchè li ho visti solo dieci minuti prima che morissero e i lori volti appartengono già al mio personale dimenticatoio...La paura mi ha reso cieco e veloce.
Ricordo che le donne erano un'asiatica e una caucasica e me le sono fatte qualche tempo prima nello spogliatoio della nostra base ora presa d'assalto dalle truppe dei soldati, gli stessi che mi danno la caccia come a una volpe.
Non mi volto neanche mentre fuggo, mi basta avvertire le loro urla e il rumore della loro corsa affievolirsi dietro di me.
Come ci siamo finiti in questo sperduto villaggio rimembrante per metà le favelas brasiliane e per l'altra il complesso dei trulli di Alberobello?
Non lo so, o non mi ricordo...La mia memoria è andata a farsi benedire; le gambe sono la mia unica salvezza e funzionano bene. Molto bene.
Salto ringhiere con sbarre orizzontali non un granchè alte, poi supero cancellate verticali arrampicandomici come ad un albero della cuccagna.
I tetti hanno vecchie tegole che rischiano di farmi cadere, ma ciò non accade per fortuna e continuo ad allontanarmi il più possibile senza conoscere una meta pensando solo a salvarmi il culo perchè ho una paura maledetta.
Alla paura si unisce evidentemente la stanchezza, perchè inizio ad affannarmi ed arrancare per scavalcare gli ostacoli che si frappongono tra me e la salvezza.
"Aiuto!", penso. Ma chi mi può aiutare? Gli abitanti di questo minuscolo paese sono ignari di tutto; o non vedono le guardie o le ignorano perchè loro stessi sono ignorati da loro.
Gli inseguitori vogliono solo l'unico sopravvissuto, però francamente io mi sono già privato della facoltà di telare...Sto cedendo. Ormai potrei unicamente nascondermi. Devo riposare. Pensare. Dormire. Entro in un complesso di esercizi pubblici e scelgo il negozio più affolllato per confondermi e confonderli.
Uno di quei negozi di souvenir natalizi gestito da un'anziana signora che sta seduta accanto al bancone della cassa col cucciolo di segugio di rimpiazzo al suo vecchio cane andato.
Non ho tempo di soffermarmi e allora perchè diavolo lo faccio?
I soldati hanno guadagnato terreno e probabilmente mi hanno pure visto entrare in questo schifo di negozio che vende ampolle di vetro in pieno agosto.
Chiedo alla negoziante l'indicazione per il bagno. Me lo indica con un losco sorriso, quasi a svelarmi la sua complicità col nemico che mi insegue...Oddio, forse sono paranoico.
Entro in quel cesso pulito ma strettissimo. C'è una finestra grande come quella di David Gnomo.
Se entrano mi crivellano senza lasciarmi via di scampo.
Non sto tranquillo per niente, e io che volevo ascoltarmi l'ipod in santa pace.
Naaaaaa, non c'è tempo manco per il sarcasmo; apro 'sta cazzo di finestrella ed esco graffiandomi la faccia, senza dolore ma con l'adrenalina in corpo sufficiente a regalarmi le ultime magiche forze per saltare ancora su tetti e scivolare lungo pali della luce portando finalmente me medesimo a un viottolo privo di gente e vita che ospita una Bugatti Veyron parcheggiata.
E' aperta e non necessita di chiavi perchè si accende con un tasto.
Scappo. Non mi prenderanoo mai. Non ho potuto fare niente per i miei amici, ma lo erano veramente? Chi erano? Chi sono i soldati ora distanti che mi davano la caccia fino a un minuto fa? Perchè ce l'avevano con noi? So di appartenere a una squadra interstellare che stava a bordo di un'astronave...Ma come ci siamo atterrati in questo piccolo mondo invisibile?
E soprattutto chi ha fatto la soffiata? No, perchè a questo punto se i soldati nemici sapevano della nostra presenza ai confini di ogni plausibile realtà planetaria, le mie conclusioni non possono trovare terreno fertile lontano dal tradimento vero e proprio.
A che scopo poi?
Forse l'asiatica era la donna di qualche testa calda dell'Alto Comando?

Boh! una cosa è certa: i peperoni fritti la sera fanno male se mi fanno fare 'sti sogni!

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