lunedì 4 aprile 2011

La posta va controllata, giuda ballerino!


Altro che guardare le notifiche di fessbook!
Non fate i distratti come il vostro amatissimo Coredo, che non controlla mai la mail se non una volta a settimana rischiando di perdere messaggi importanti per la sua carriera!
Dunque ecco quanto è successo in queste settimane di duro lavoro.
Mesi fa tramite Faccialibro (grazie Mark Zuckerberg) ricevo il link a un concorso con tema fumettistico, molto bene penso; il social network da 25 miliardi di dollari dell'ebreo fabbrica soldi interpretato da Jesse Eisenberg nell'ottima pellicola di David Fincher funziona come mi aspetto.
Per farla breve il concorso trattava l'apertura del primo Museo del fumetto in Italia che avrebbe visto la sua inaugurazione a Milano in Viale Campania 12 il giorno 1 aprile 2011, un venerdì.
Non mi sogno di snobbare un evento simile che garantisce la meritata importanza alla professione che esercito da un decennio circa.
La selezione richiede un minimo di portfolio da parte di chiunque al fine di aggiudicarsi la realizzazione di un pannello 2 metri x 2, esposto vita natural durante all'interno del museo.
Così io spedisco alla mail che mi scrivono in sovrimpressione un pò di allegati rappresentanti le mie opere supperggiù.
Poi smetto di controllare la mail.
Lunedì scorso mi prende il vezzo di dare un'occhiata alla mail conscio di una valanga di messaggi ancora da aprire.
Bè, mio caro coredista utopico...scopro almeno tre mail dello stesso mittente che ogni volta mi confermano che ho superato la prima, la seconda e anche l'ultima selezione di artisti candidati per dipingere i pannelli.
Il messaggio dice di presentarsi venerdì alle 14.30 all'indirizzo del museo per darci dentro con tutto quello che mi passa per la mente, purchè l'argomento rispecchi il mondo delle ombre colorate!
Fiuuuuuuuuu!!!!!!
Che maldestro cazzone che sono.
Ho controllato la posta appena in tempo!!!!
L'organizzazione si preoccupa di fornire agli "Street Comics" che saremmo noi, un kit ricco (e lo è stato) di bombolette spray per riempire i pannelli bianchi con la nostra fantasia.
Mi sono subito sentito addosso la sensazione che al contest la maggiorparte dei miei colleghi sarebbero stati writers e non fumettisti, e dato che in genere sono abituato a complicarmi la vita, avevo già deciso di non usufruire degli spray, prediligendo pennelli e vernici.
Così ho ingaggiato un apprendista di bottega con la passione vera per la pittura, tale Mattia Domina che sarebbe stato linkato dal sottoscritto se solo avesse avuto un sito o un blog, ma è ancora in erba...Se lo farà!
Mattia mi ha aiutato a completare il lavoro su pannello nel pomeriggio prestabilito, quindi a tempo record, e mio cugino Roberto Cambiago ha contribuito nei doveri pallosi tipo comprare materiale dell'ultimo minuto, lavare i pennelli e cambiare l'acqua alla vaschetta.
Che dire, gli altri cinque artisti erano veramente writers come supponevo e solo un paio di loro non sono usciti fuori tema a mio insolente giudizio.
Sono andati tutti di bombolette o "bonze" come si usa nel loro gergo e hanno finito nella metà del mio tempo.
Noi coi nostri pennellini abbiamo faticato di bbrutto, e dichiaro qui nel mio universe che ho scelto un soggetto artistico complesso proprio perchè confidavo nell'aiuto dei miei due affettuosi aiutanti.
Nella foto potete vederlo finito con a fianco un Coredo entusiasta ma sfinito, ve lo assicuro!!!!
Ho ricreato una caotica e grottesca scena bellica spaziale per bambini, con protagonisti buoni e cattivi.
I cattivi sono due demoni intergalattici che richiamano la faccia della mia Nadine, creata circa 7 anni fa proprio tra i banchi della scuola del fumetto; il papero è un omaggio pseudo disneyano che fa l'occhiolino a Daffy Duck, La bambina che ho battezzato Wow come il nome dello spazio che ha ospitato l'evento, è una versione space-fantasy della piccola Picu, personaggio immaginario dell'infanzia delle mie ex ragazze; il capitano dei buoni con la faccia da dobermann si chiama Bluedog ed è un motivo ricorrente nei miei bozzetti domenicali.
Per vederlo dal vivo andate a visitare il Museo perchè merita davvero, WOW!!!

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