domenica 5 maggio 2013

Iron man 3: inizia con gli Eiffel 65.

Voce di tony stark fuori campo, e via al motivetto anni novanta. "I'm bluabudiabudaunababubiabudaunabudiabudaun".
Sentivi il bisogno di leggermi? Io di scrivere sì, perchè reputo istintivo e primordiale elogiare nuovamente l'esistenza imaginaria del supereroe come figura morale e simbolica di un tempo reale e non, che di buoni propositi non ne ha. Ahinoi.
Fortuna che ci sono i fumetti. Fortuna che c'è il cinema. Fortuna che ci sono i supereroi.
Col più pacifico dei sorrisi, ti riferisco sconvolgenti dichiarazioni di amici miei che han considerato film sui supereroi delle cagate, e senti la notizia più paradossale: non li hanno mai visti. Whiskey. Per favore.
Grazie.
Start me up dei rolling stones: un'ottima colonna sonora per scrivere o leggere questo post. Oooohyeah.
Ho visto iron man 3.
Dio mio. Allora da dove comincio? Bè potrai sospettare che abbia dei problemi, ma durante un'uscita densa di effusioni con una moldava di 23 anni, non l'avevo così duro come mentre visionavo il film al cinema.
Domani ci torno al cinema. Con la moldava non esco più. Iron man 3 merita sei o sette visioni su grande schermo. Poi ci sarà il dvd, eh.

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