sabato 10 luglio 2010

Sicily 2010. What a ride! (PRIMA PARTE)


Sono tornato domenica scorsa, ma solo ora riesco a trovare quel momento di pacifica ispirazione per poter descrivere la mia esperienza.
Ho passato la settimana sul mac a taggare, commentare, caricare foto e cliccare su "mi piace" per colpa del nostro beneamato faccialibro.
Oddio, sono anche tornato al ristorante a lavorare, poi tra poco devo riprendere i disegni per lo "Studio Arcobaleno"e dio solo sa sece la farò.
Che sarcastico, ce la devo fare!
Arrivati ventiquattro ore prima degli studenti, io e Sly abbiamo visitato Isola delle Femmine (PA), e trovo che mai nome fu più azzeccato per una località turistica in cui per altro era sito il nostro albergo "Sirenetta", posizionato strategicamente a un passo di canarino dal mare.
Panorama incantevole, con tanto di sole che la sera andava a spegnersi nel Mediterraneo.
Il mattino dopo ci annunciano dalla sede centrale di Studio Arcobaleno che i ragazzi sono incappatti in un consistente ritardo aereo che gli permetterà di atterrare a Palermo non prima delle ore 18.00.
Ne approfittiamo per perlustrare la spiaggia, localizzare plausibili location dove i ragazzi possano divertirsi la sera e altre adatte ai pranzi esclusi dalla mezza pensione dell'hotel.
La Sicilia è stupenda. I Siciliani lo sono ancor di più e per il turista è riservato un trattamento davvero riguardevole.
Se poi ci metti che Sly ha anticipato a tutto il paese che saremmo rientrati dall'aereoporto con 16 studenti in gita-studio desiderosi di conoscere l'Italia e ardenti di una pragmatica volontà di spendere i loro verdoni per souvenir e quant'altro, capisci mio caro coredista che due giovani organizzatori coll'accento milanese in quel nido di splendida vita appaiono proprio due fighi pettinatissimi!
Le Siciliane hanno le tette giganti; l'ho appurato clinicamente. Già le bimbe di 12 anni sviluppano anzitempo e in proporzione generosa delle mammelle che hanno scosso il mio stupore. Poi sono tutte bone. Qui si spiega inevitabilmente il motivo per cui ho considerato azzeccato il nome "Isola Delle Femmine".
Si fanno finalmente le 18.00 e andiamo a prelevare i ragazzi all'aereoporto con tanto di cartellone identificativo dicente "I viaggi dell'Arcobaleno".
Ora caro coredista, forse non sai perchè non te l'ho mai detto, ma il sottoscritto adora l'estate, anzi la predilige; una delle ragioni di tale preferenza è la possibilità di sfoggiare T-shirt rigorosamente americane ritraenti icone del cinema trash o pubblicanti frasi a effetto con slang tipicamente statunitense.
Sly non la pensa così. Lui è sobrio e sostiene che il pettinato si distingue per la qualità del tessuto che indossa, infatti sfoggia le sue polo della abercrombi o della ralfloren durante le giornate avvolte dall'aggressivo sole siculo.
La sera lo vede invece abbracciato frescamente a una camicia di Ermenegildo Zegna che acquista ad ogni stipendio mensile.
Così siamo lì. Sly tiene in mano il registro oltre che il suo manganello perchè si annoia, e io mantengo 'sto cartellone-logo per essere localizzato nel momento dell'arrivo; mi sfugge un dettaglio...I sedici ragazzi sono tre maschietti e tredici femminucce, tutte di sedici anni. Sulla mia t-shirt è posta la frase in inglese "non sono un ginecologo, ma darò comunque un'occhiata."
Arrivano i giovani americani, ma è troppo tardi e io non ho una maglietta di ricambio..


FINE PRIMA PARTE.