lunedì 30 novembre 2009

Inneres Auge


"LA LINEA ORIZZONTALE CI SPINGE VERSO LA MATERIA; QUELLA VERTICALE VERSO LO SPIRITO." Mi reputo un discreto ammiratore del Chiambretti Night, ma non ho mai atteso la trasmissione così tanto come la notte in cui vi è stato ospitato Lui: Lo Maestro..il mistico e personalmete contagioso Franco Battiato.
Io di Francuzzo sono un FAN-ATICO; gran parte delle mie ricerche artistico/culturali trovano radice nelle sue influenze musicali e intellettuali.
Fiducioso di non omettere l'obbiettività che ad esempio manca ai fans di Vasco Rossi o Ligabue(universo sempre incompreso per il sottoscritto), confermo serenamente che le sue pellicole non mi hanno entusiasmato nemmeno un pò. Il Battiato regista è da dimenticare quanto da adorarne il percorso musicale nonchè cantautoriale.
Di Battiato sono uno dei tanti possessori di dischi originali al completo, comprendendo nella fatiscente collezione anche gli sperimentali lavori degli anni 60-70.
Questo giusto per intenderci sull'adorazione che manifesto al cospetto dell'artista che prediligo al pari di Lichteinstein, Picasso e Michael Jackson.

Puntualmente, ma non tanto da dormire sullo zerbino con scritto "welcome" di un Empire Records, ho acuistato per 18 euro e 90 centesimi il suo ultimo lavoro.
L'album "Inneres Auge" contiene tre pezzi inediti scritti da lui e dall'amico filosofo Manlio Sgalambro; ci sono inoltre le cover di una canzone inedita di Fabrizio De Andrè e di brani appartenuti a loro tempo a "Ferro Battuto" o "Mondi Lontanissimi", precedenti capolavori del cantautore siculo.
Franco Battiato è un fuckin'genius, trovo perennemente riferimenti personali nei suoi testi in qualunque fase la mia vita oltrepassi.
Questo "occhio interiore" scritto in tedesco è il titolo di un introspettiva maturata conseguentemente a esperienze trascorse e ripetute, sotto svariate o differenti sfaccettature umane, materiali per non dire spirituali.
Le nuove versioni di pezzi come "No time no space", "La quiete dopo un addio","L'incantesimo"e "Un'altra vita" sono moderatamente migliori a livello di sound (ma anche di voce)rispetto alle passate edizioni; per quanto concerne i brani inediti trovo suggestiva quanto innovativa la canzone che porta il nome del disco, mentre mi sono specchiato e, non solo per tale motivo ma per altri 10, commosso all'ascolto dell'ottava traccia di cui propongo un frammento straziatamente poetico:

"SAPESSI CHE DOLORE L'ESISTENZA,
CHE VEDE NERO DOVE NERO NON CE N'E'.
IL FATTO E'CHE NON POSSO PIU' TORNARE INDIETRO.
NON POSSO VIVERE CON TE NE'SENZA DI TE."

Consiglio l'acquisto a tutti i Coredisti connessi, o almeno lo scarico da internet, se non volete spendere soldi per Battiato. L'importante è ascoltarlo.
Meno male che Franco c'è...aggiungerei.

Nessun commento:

Posta un commento

commenti