giovedì 26 aprile 2012
E' un pupo che ti parla
Quando sempre più spesso non coincide l'immagine che hai di te con quello che realmente sei, puoi tranquillamente sentirti nel pieno di un tuo dubbio esistenziale che con forza e personalità puoi evitare che cada nella depressione. Una volta appagata la tua disciplina morale, hai diritto a un ultimo desiderio ludico o ricreativo prima che la parola "facile" non possa fare più parte della tua vita.
Io ho scelto questo giorno, amico e non è stata un'opzione fortuita, bensì machiavellicamente programmata.
Ti scrivo il post con l'animo di uno scolaretto, un teen ager esaltato dall'entusiasmo adrenalinico che ha plagiato migliaia di spettatori al cinema; è lì che mi sono recato ed è lì che tornerò per il medesimo film almeno altre quattro volte. Ma che dico: di più!
Giorno d'uscita de "the Avengers", nulla a che vedere con la collocazione storica italica che un coscienzioso cittadino come il sottoscritto, dovrebbe dargli.
Una volta acchiappati i biglietti nel tardo pomeriggio, io e Fleo ci impegnamo col documentario di Moore "capitalism - a love story". Siam lì nel nostro futuro appartamento, quando l'orario previsto dal tabellone si avvicina fottutamente. Tempo di tornare allo Space Cinema di Vimercate, subito dopo aver ingoiato una pizza veloce.
Non farti fregare dal cazzo di 3d, my friend che ti cimenti in canti corediani, è una cazzo di perdita di tempo oltre che di divertimento. E' una fastidiosa quanto stupida tassa che limita il godimento disturbando la visuale e irrobustendo il già ladrocinante prezzo del biglietto.
Non mi avranno mai, sotto questo aspetto: 2d forever, con indubbiamente una poltrona equipaggiata di tavolino in legno della sala vip, questo me lo concedo. Per forza: no, dico...Gli Avengers, i fottuti vendicatori trasposti sul grandissimo schermo del Megatheatre del cazzo!
Cosa ti aspetti da questo post, mio carissimo? che vuoi che ti dica! Ma qualcosa devo dirlo, altrimenti che batto la tastiera a fare?!
Simpatico siparietto che la mia vista comprime, quando dentro il mio obiettivo finiscono una marea di gruppi nerd che hanno tutte le fattezze di caserecci fanclubs capitanati dai senzafiga supremi, lettori e gelosi possessori di fumetti supereroici: avvolti da uno spirito elettrizzato e prossimo all'eiaculazione.
"Quanti nerds!!", esclamo. Uno di loro mi sente e mi saluta col pollice in su perchè per oggi essere nerd è motivo di orgoglio, cristodio.
"Perchè, noi cosa siamo?", ridacchia il mio fido scudiero Fleo.
Questo è soprattutto e prima di ogni cosa il "nostro" film; poi è anche il film per tutti. Per le coppiette con la fighetta che concede a lui di vedere una stronzata americana, o per le famiglie coi genitori che assecondano i loro bambini guardando un film "per bambini".
In entrambi i casi può essere così, ma in fondo converrai che non è mica vero.
E' per tutti, certo! Il bello è che proprio per tale presupposto lo si elogia in molteplici sfaccettature culturali.
Ti rendi conto? Capitan America, il fottuto eroico Cap che guida il supergruppo di supersoldati contro un esercito di creature aliene intenzionate a resettare la terra per instaurare un nuovo cazzo di ordine supremo della minchia...E mica ci sta solo il supersoldato con le fottute stelle e striscie: c'è anche il cazzuto Iron Man, la puttanella Vedova Nera, il fighissimo Occhio di Falco, l'incazzato Hulk e lo spaccaculo Thor...
E torno al punto: ti rendi conto che oltre al cast di personaggi, c'è anche un cast di attori che è stellare per non dire appositamente "super", onorando la babbaggine del post?!
Due ore di...Non so, di zilioni di cose, sensazioni, contenuti, sentimenti e sostanze chimiche virtuali iniettatemi direttamente in vena dalla pellicola stessa.
Un giocattolo per come dovrebbe essere un cazzo di film fumettoso! Supereroi contro alieni per salvare il mondo!
Ripeto: fottuti supereroi per salvare il fottuto mondo!!!!!
Cosa puoi chiedere di diverso da un lavoro realizzato rispettando l'esigenza scenica di ogni personaggio all'interno della storia. E' facile sbagliare, ma Joss Whedon è stato più che bravo e io ho vissuto un sogno iniziato tra le pagine dei fumetti che ho sempre letto, divenuto una cazzo di realtà colorata da effetti speciali e veri combattimenti all'ultimo potere! Dannatamente arrapante per me, divertente per gli altri e chissà cos'altro per dio!!!!
Lungi da me l'intenzione di scrivere anticipazioni in merito al capolavoro che tu credevi analizzassi.
No: il film merita di essere commentato nel solo modo plausibile e e swaisss, porcaputtana!
Il cielo si apre; entrano i mostri cattivi da un altro mondo, comandati dal perfido Loki!
Il generale Fury avvisa tutti i suoi umini e dice "siamo in guerra!"
Bum!
Titolo del film
T H E A V E N G E R S
E poi tutti che vengono chiamati; chi da altri mondi, chi da in capo al mondo, e la guerra! La guerra, cazzo!!!!!!!
Iron Man con gli AC/DC a paletta, scene ironiche, esplosioni!
Edifici che vengono bombardati e popolazione in fuga, gli eroi in soccorso! Thor con 'sto martello che fa i fulmini, Capitan America che comanda a destra e a manca, ma rimane il ragazzo di Brooklyn dentro il cuore, Hulk che spacca tutto, ma è buono e ti gasa dibbrutto! Scarlett Johansson che si destreggia in mosse ninja che spaccano il deretano ai mostracci cattivi; Occhio di Falco che spara freccie avvalendosi di una mira della madonna e....E' tutto così.
Una bomba nucleare che travolge col divertimento più puro che si possa cazzo desiderare, diosanto!
L'unica cosa seria che posso scrivere su questo post è che ogni critica ipoteticamente mossa nei confronti di un film così geniale per ciò che rappresenta o simboleggia, è da gettare urgentemente nel cesso: meglio di così the Avengers non poteva essere. C'ho ancora il sorriso stampato in faccia, cazzo.
Alla fine ha convinto persino al patetico applauso collettivo in sala..Al quale chiaramente non ho preso parte, perchè troppo occupato a farmi una sega.
Io ho scelto questo giorno, amico e non è stata un'opzione fortuita, bensì machiavellicamente programmata.
Ti scrivo il post con l'animo di uno scolaretto, un teen ager esaltato dall'entusiasmo adrenalinico che ha plagiato migliaia di spettatori al cinema; è lì che mi sono recato ed è lì che tornerò per il medesimo film almeno altre quattro volte. Ma che dico: di più!
Giorno d'uscita de "the Avengers", nulla a che vedere con la collocazione storica italica che un coscienzioso cittadino come il sottoscritto, dovrebbe dargli.
Una volta acchiappati i biglietti nel tardo pomeriggio, io e Fleo ci impegnamo col documentario di Moore "capitalism - a love story". Siam lì nel nostro futuro appartamento, quando l'orario previsto dal tabellone si avvicina fottutamente. Tempo di tornare allo Space Cinema di Vimercate, subito dopo aver ingoiato una pizza veloce.
Non farti fregare dal cazzo di 3d, my friend che ti cimenti in canti corediani, è una cazzo di perdita di tempo oltre che di divertimento. E' una fastidiosa quanto stupida tassa che limita il godimento disturbando la visuale e irrobustendo il già ladrocinante prezzo del biglietto.
Non mi avranno mai, sotto questo aspetto: 2d forever, con indubbiamente una poltrona equipaggiata di tavolino in legno della sala vip, questo me lo concedo. Per forza: no, dico...Gli Avengers, i fottuti vendicatori trasposti sul grandissimo schermo del Megatheatre del cazzo!
Cosa ti aspetti da questo post, mio carissimo? che vuoi che ti dica! Ma qualcosa devo dirlo, altrimenti che batto la tastiera a fare?!
Simpatico siparietto che la mia vista comprime, quando dentro il mio obiettivo finiscono una marea di gruppi nerd che hanno tutte le fattezze di caserecci fanclubs capitanati dai senzafiga supremi, lettori e gelosi possessori di fumetti supereroici: avvolti da uno spirito elettrizzato e prossimo all'eiaculazione.
"Quanti nerds!!", esclamo. Uno di loro mi sente e mi saluta col pollice in su perchè per oggi essere nerd è motivo di orgoglio, cristodio.
"Perchè, noi cosa siamo?", ridacchia il mio fido scudiero Fleo.
Questo è soprattutto e prima di ogni cosa il "nostro" film; poi è anche il film per tutti. Per le coppiette con la fighetta che concede a lui di vedere una stronzata americana, o per le famiglie coi genitori che assecondano i loro bambini guardando un film "per bambini".
In entrambi i casi può essere così, ma in fondo converrai che non è mica vero.
E' per tutti, certo! Il bello è che proprio per tale presupposto lo si elogia in molteplici sfaccettature culturali.
Ti rendi conto? Capitan America, il fottuto eroico Cap che guida il supergruppo di supersoldati contro un esercito di creature aliene intenzionate a resettare la terra per instaurare un nuovo cazzo di ordine supremo della minchia...E mica ci sta solo il supersoldato con le fottute stelle e striscie: c'è anche il cazzuto Iron Man, la puttanella Vedova Nera, il fighissimo Occhio di Falco, l'incazzato Hulk e lo spaccaculo Thor...
E torno al punto: ti rendi conto che oltre al cast di personaggi, c'è anche un cast di attori che è stellare per non dire appositamente "super", onorando la babbaggine del post?!
Due ore di...Non so, di zilioni di cose, sensazioni, contenuti, sentimenti e sostanze chimiche virtuali iniettatemi direttamente in vena dalla pellicola stessa.
Un giocattolo per come dovrebbe essere un cazzo di film fumettoso! Supereroi contro alieni per salvare il mondo!
Ripeto: fottuti supereroi per salvare il fottuto mondo!!!!!
Cosa puoi chiedere di diverso da un lavoro realizzato rispettando l'esigenza scenica di ogni personaggio all'interno della storia. E' facile sbagliare, ma Joss Whedon è stato più che bravo e io ho vissuto un sogno iniziato tra le pagine dei fumetti che ho sempre letto, divenuto una cazzo di realtà colorata da effetti speciali e veri combattimenti all'ultimo potere! Dannatamente arrapante per me, divertente per gli altri e chissà cos'altro per dio!!!!
Lungi da me l'intenzione di scrivere anticipazioni in merito al capolavoro che tu credevi analizzassi.
No: il film merita di essere commentato nel solo modo plausibile e e swaisss, porcaputtana!
Il cielo si apre; entrano i mostri cattivi da un altro mondo, comandati dal perfido Loki!
Il generale Fury avvisa tutti i suoi umini e dice "siamo in guerra!"
Bum!
Titolo del film
T H E A V E N G E R S
E poi tutti che vengono chiamati; chi da altri mondi, chi da in capo al mondo, e la guerra! La guerra, cazzo!!!!!!!
Iron Man con gli AC/DC a paletta, scene ironiche, esplosioni!
Edifici che vengono bombardati e popolazione in fuga, gli eroi in soccorso! Thor con 'sto martello che fa i fulmini, Capitan America che comanda a destra e a manca, ma rimane il ragazzo di Brooklyn dentro il cuore, Hulk che spacca tutto, ma è buono e ti gasa dibbrutto! Scarlett Johansson che si destreggia in mosse ninja che spaccano il deretano ai mostracci cattivi; Occhio di Falco che spara freccie avvalendosi di una mira della madonna e....E' tutto così.
Una bomba nucleare che travolge col divertimento più puro che si possa cazzo desiderare, diosanto!
L'unica cosa seria che posso scrivere su questo post è che ogni critica ipoteticamente mossa nei confronti di un film così geniale per ciò che rappresenta o simboleggia, è da gettare urgentemente nel cesso: meglio di così the Avengers non poteva essere. C'ho ancora il sorriso stampato in faccia, cazzo.
Alla fine ha convinto persino al patetico applauso collettivo in sala..Al quale chiaramente non ho preso parte, perchè troppo occupato a farmi una sega.
sabato 21 aprile 2012
Tutto questo è inaccettabile
E' che il layout d'impostazione del blog si è evoluto come un cazzo di Pokemon, e adesso non so come si posta....Non so linkare, nè inserire immagini!! Vabbè questa "cosa" la leggerai, mio coredico inseparabile: fai conto essere una prova. Appena capisco la logica del nuovo meccanismo blogger, tornerai a seguire le mie mitiche adventures...
venerdì 20 aprile 2012
Giornalismo!
Ho dei capelli che al confronto Cristicchi sembra un nazi. Mi piacerebbe giustificarmi dicendoti che ho un doposbronza, ma sono in realtà semplicemente esausto e sconvolto dalla giornata lavorativa di ieri. Sveglia alle cinque e mezza per raggiungere a piedi da casa di mia zia, la stazione di Arcore. Mentre cammino attraverso questo deserto di cemento e alberi, mi accorgo di una singolare quanto aspra certezza: a me piace la brianza, cazzo...L'aria potresti scambiarla per fredda , in realtà è piacevolmente fresca e la stazione poi, così piccola e dignitosa allo stesso tempo. E' ancor buio, ma sono un abitudinario fisiologico della prima colazione. Entro al bar della stazione e una trentenne con la bocca piena di un cornetto gustato velocemente mi serve un cappuccino con brioche. Ha gli occhiali da pornosegretaria ed è ben equipaggiata con le curve..Roba che se fossi il suo titolare mi divertirei a punirla sessualmente per aver mangiato sul lavoro davanti a un cliente. Vabbè...Distolgo lo sguardo perchè devo pensare al lavoro. Si torna a filmare le interviste a dipendenti e capi della multinazionale il cui personale coinvolgimento ti è stato già raccontato un mese fa.
Real life. Di nuovo. Assistente: io. Di nuovo. Evvai. Allora son lì che attendo il mio trenino per porta Garibaldi ascoltando "calling all destroyers" dei Tsar e una volta a bordo del vagone semivuoto, mi tocca mettere a palla l'iphone per non sentire il canto lamentoso di un extracomunitario che crede di essere ai provini di x-factor. Ma è possibile? Ci dev'essere un nucleo organizzato di arabi che trovandosi soli sul treno si mettono a cantare ad alta voce come dei disperati...Disperati è l'unico termine plausibile anche se all'orecchio suona triste.
Giunto a Porta Garibaldi prendo la metro per Cadorna. L'atmosfera urbana cambia drasticamente. Caotica, furibonda, frettolosa. Rumori frenetici di passi, pioggia e annunci dall'altoparlante della stazione. Non credo di essere l'unico a cui piacciano tutti questi ingredienti sommati con ingnoto ordine cittadino.
Attraverso il Parco Sempione. Qualcosa dev'essere cambiato nei miei dieci anni d'assenza milanese. Il parco è bello ed è pieno di colletti bianchi e segretarie arriviste che fanno jogging. Scusa, coredico lettore ma non posso trattenermi dalla banale uscita "questa è Milano". Pare che la crisi tanto chiaccherata e temuta sia uno specchio per le allodole, un mito da sfatare quando deambulo per attive costruzioni riempite di movimento e lavoro; dai bar che producono caffè a nastro agli uffici che sprizzano telefonate come un colabrodo. Naturlamente è l'occhio di un sognatore a vedere, e la penna di un narratore di fiabe a scrivere. Chiaro a tutti che non è così, purtroppo. Oh sì..Milano mi garba e ci vivrei ieri.
Non sarà il mio habitat naturale, forse perchè penso a quanto sia comunque bella Monza
artificialmente parlando, però Milano affascina il lato più profano e contadino della mia personalità.
Dò un' occhiata all'ora: sono le 7 e 20 e il ritrovo in sede di Real Life è tra 10 cazzuti minuti. Meglio correre. Troppo tardi realizzo che le prime tre persone a cui chiedo indicazioni non sono manco italiane e sì, anche questa è Milano dico io.
Sono ancora distante.. Me lo conferma l'edicolante di via Canova. Corro e d'un tratto il freddo secco del mattino scompare rievocando quell'umidiccia sensazione di calore sudato generato dalla foga e dallo sforzo fisico.
Tardi, merda! sono in ritardo di un quarto d'ora quando giungo al numero 19 di via Lomazzo e mi accorgo, grazie agli dei, di essere il secondo arrivato.
L'operatore, Umberto è già innanzi il portone. Manca Daniela, la giornalista.
Passano secondi e si materializza a bordo di una Giulietta bianca presa a noleggio da Maggioni. Così mi dice.
Si parte in direzione Torino, Vaneria. Sembra il nome di una malattia, cazzo.
"Ho la vaneria"..Oddio mi dispiace!
La macchina è di quelle di nuova generazione e Daniela ci sclera alla grande. Si spegne se ferma al semaforo e durante qualsiasi breve sosta. La tenace e milanesissima capa della mia giornata lavorativa, non capisce che è sufficiente schiacciare la frizione affinchè il veicolo si riaccenda. No, rigira continuamente le chiavi per riavviare il motore e tutta 'sta situazione si rivela notevolmente esilarante.
Dicevo che Daniela è una milanese DOC perchè parcheggia selvaggiamente occultando il passaggio di altri mezzi, se bisogna caricare o scaricare il materiale da ripresa; impreca di brutto nei confronti persino dell'aria mentre ci imbottigliamo nel traffico mattutino; non permette a pedone alcuno di attraversare e c'ha le palle quadrate. Aggiungi al calderone la sua vocazione di giornalista e potrai convenire col sottoscritto, uomo o donna che tu sia, che nell'insieme è sexy.
Magra del tipo nervoso-atletico, look da intellettuale sinistroide apparentemente casual per non dire lasciato andare, capelli indomabili che esplodono in un rosso cespuglio rigoglioso sulla sua testa..Ooh, mi piace. Da un punto di vista di personalità, chiaramente! Sono un professionista e mi comporto professionalmente. Potrei inventare un personaggio sul modello caratteriale di Daniela.
Un'intrepida giornalista incazzosa alla Spider Jerusalem di Warren Ellis.
Le solite manfrine dopo il viaggio di circa un'ora per l'autostrada: alla reception si attardano in subdoli controlli del terminale per accertare la nostra presenza in azienda. Siamo una troupe televisiva o delle spie del cazzo industriali?
Si entra, per Dio. Il comitato di benvenuto è colorato dai biscotti da te e il profumo del caffè bollente nel termos tutto nostro.
Comincio col mio dovere. Sistemo le Lupo, che sarebbero una marca di riflettori; aggiusto i microfoni agli intervistati e tentenno l'impresa quando ho a che fare con donne belle o brutte che siano. Dovrò superare la fobia di passare per maniaco. Forse perchè lo sono. In realtà mi impongo sempre un'inutile cautela nel maneggiare uno strumento per fissarlo nella tasca del culo di una donna..Confido che con l'esperienza questa insicurezza svanisca. La riflessione si inspessisce al cospetto del fondoschiena di una responsabile che dobbiamo intervistare. Indossa uno di quei pantaloni eleganti attillati e neri che ti invogliano a morderne una chiappa. Le sistemo il microfono. Prima dietro e poi davanti. Gnè.
Dalle nove si giunge alle 14 affamati e con le gambe traballanti per la posizione mai rilassata o seduta dei nostri corpi.
Ho una fame che potrei mangiare un minimarket indiano. Non ci spetta la mensa, noooo.
Ci hanno abbandonati, non siamo più seguiti, fuuuck!
Due minuscoli panini a testa in un ufficio vuoto. In piedi. Uno ha solo pomodoro e mozzarella al suo interno. E' mio! Gli altri hanno il prosciutto. Col cazzo. Scusa, eh!
Le interviste si colorano di spettacolo quando riprendiamo un operaio alle prese con dubbie imitazioni di Celentano, Mike Bongiorno, Villaggio e Bombolo. Si ride. Dentro, però: non siamo mica alla Corrida!
Un altro espone i suoi dipinti a olio con soggetti iconografici di stampo cristiano. Ci dice che il suo idolo è Caravaggio, ma qualcosa risveglia la mia attenzione: ascolta musica gothic e heavy metal mentre pittura! Singolare contando che sarà sulla cinquantina. Gli stringo la mano e mi complimento sinceramente con lui!
E' il turno di un altro che ci presenta le sue sculture in legno anche gradevoli, se non fosse per il suo discorso eterno e privo di senso.
Si ride. Stavolta di più, ma sempre dentro, eh!
Si fanno le 19 e dopo aver copiato le clip sul computer ci si avvia verso casa con la macchinina di italica manifattura, che proprio per questa caratteristica abbiam potuto parcheggiare all'interno del complesso industriale della.. Non posso dirtelo il nome, sorry.
L'autostrada è sfuggevole nella sua promessa di un viaggio senza traffico. Difatti ci sorprende con un ingorgo di milioni di chiometri in prossimità di Certosa. Dentro Milano è anche peggio e piove...Dio, se piove!
Alle 21 e 30 siamo nella redazione di RLT e scarichiamo il materiale con la schiena in frantumi.
Tempo di lasciarsi e di ritirarsi ciascuno nei propri appartamenti. Saluto tutti e mi avvio verso la stazione di Cadorna senza un fottutissimo ombrello che mi protegga da questo attacco metereologico che ha tutte le sembianze di una piaga d'Egitto; La parola zuppo mi balena nel cervello, perchè è così che mi sento, è così che sono!
Sento l'acqua nelle scarpe, la giacca è gonfia di pioggia e mi si appiccica come una fastidiosissima seconda pelle del cazzo!
Ironico, ma non divertente, nient'affatto, cristosanto!
Sono affamato, stanco e bagnato come una vergine sgrillettata da un bazooka. "Aiutatemi", penso. Ma chi diavolo può sentire il mio animo violentato dal tempo e dalla giornata fisicamente dura.
In metro noto una hipster di tenera età con l'aria stanca e vittimista dal vestiario modello zuppa del casale; sai di quelli con calzamaglia a righe colorate, stivaletti in ecopelle, con capelli rossi, treccine e viso così chiaro da somigliare a carta velina? E fa quella faccia lì, come se a vent'anni la vita le avesse riservato piani diabolici e problemi fisicamente impossibili da reggere...Però lei è seduta e io sto ancora in piedi, mannaggia al cazzo! Te li do io le fatiche e gli stress, anna dai capelli swaiss!
Porta Garibaldi. il desiderato deja vù si è avverato. La macchina che stampa istantaneamente i biglietti è ostile. Non trovo la fessura per introdurre le monete. Gliel'avranno cucita a 'sta troia.
Ne provo un'altra: la fessura c'è e digito la parola monza sul terminale con fare oserei dire trionfante. Il treno è ancora vuoto: grazie tante, parte fra 15 minuti.
Chiamo il mio vecchio affinchè mi passi a prendere alla stazione ferroviaria della nostra brianzola città monzese e borghese, ma chissenefrega di com'è Monza. Mi manca, sebbene continui a sostenere che mi trasferirei a Milano ieri.
Mangio una pizza e un dolce al ristorante. Infine Casa. Nubilia. Divano. Tv. Sonno. Buonanotte. Minchia.
martedì 17 aprile 2012
Campacamp
La scoperta di una bella giornata mi pone sereno in prossimità di una lunga passeggiata pomeridiana con la ragazza che scalpita da giorni, ormai.
Intendiamoci, io sono un amante della pioggia come avrai dedotto dai post più vecchi; è il freddo che proprio minaccia la salute e l'animo del tuo coredo, ahimè brianzolo per geografica ubicazione.
Proseguiamo questa postilla intrisa di ottimistiche sensazioni parlando di una serata passata a mangiare, bere del buon Sassella e giocare a saltinmente a casa del my friend Campa e, per il quale ho realizzato il lavoretto che puoi ammirare tranquillamente sopra.
Sì, bè lui è un allenatore di calcio con tanto di patentino che organizzerà per maggio un camp destinato a ragazzini di età compresa tra i 7 e i 16 anni. Il disegno che gli ho affettuosamente regalato, rappresenta la locandina di tale evento. Sarà esposta in tutti i paesi della brianza più verde e in particolare nel comune di Renate, ove si svolgerà tutta 'sta bellissima cosa sportiva. Può essere che all'inaugurazione mi troverai lì, anche se non ricordo esattamente in che giorno si celebri. Merda. Te lo farò comunque sapere, my friend coredico vigilante mascherato.
lunedì 16 aprile 2012
Previews
Ho di recente incontrato la mia fonte sulle anteprime cinematografiche più top secret e meno imminenti che tu possa pensare, caro mio coredo fratello orso.
Posso solo confidarti che sono emozionato e felice di essere uno degli invitati al suo matrimonio, o meglio al loro dato che conosco anche la sua stupenda futura moglie; se desideri conoscere di più sul mio informatore, potresti cliccare qui e di più non ti dico.
I simpsons rappresentano un'istituzione per anzianità e numero gigante di stagioni televisive. Family guy, uscito col vantaggio giovanile di diversi anni dopo, si avvale di una satira gratuitamente violenta e immorale che francamente preferisco.
I Griffin sono cattivi. Non lasciano alcun barlume di messaggio sociale come molti pensano. Non ritrae una società americana piena di contraddizioni e falsi perbenismi...No, questa casomai è caratteristica dei Simpsons. Matt Groening offre al pubblico un'intelligente caricatura metaforica sull'America che vive oggi. Nella sua filosofia artistica, spicca però sempre l'amore come imperativo status quo di ogni famiglia statunitense. Homer è un gran padre, un buono e simpatico tontolone che spesso nella sua ingenuità regala lezioni di vita e di umanità. Che dire su Marge, per la quale la famiglia è il valore assoluto etc. etc.
Basta parlare dei Simpsons, che amo e visiono ancor oggi occasionalmente.
Seth McFarlane è un fottutissimo genio che con Family Guy ha coraggiosamente creato gag dalla pura, insana scorrettezza amorale; come un prodotto che si libera del fardello della censura moralista per esprimere a tutti gli effetti e a 360 gradi un innocuo divertimento privo di intenti satirici, sociali o che so io.
Eeeh?!
Peter è uno psicopatico che si ubriaca e picchia la figlia perchè sostanzialmente la odia. Chi può sposarlo se non un imbecille come Lois, i cui difetti sono l'essere ninfomane, stupida e troieggiante?!
Divertente e basta. L'elemento che in primis giustifica la mia approvazione rimane comunque l'audace citazionismo che pervade l'iter televisivo della serie.
Seth McFarlane conosce e ama la celluloide; deve essersi guardato una montagna di film letteralmente parlando e ci si sguazza negli innumerevoli tributi che omaggiano pellicole celebri o meno.
L'amore per il cinema raggiunge l'apice col primo film del creatore dei Griffin: appunto, Ted. La voce dell'orso è la stessa del cane Brian, e ad interpretarla è proprio Mc Farlane. Bè caro lettore, non so tu ma me lo sto sparando 3 volte al giorno 'sto trailer perchè mi fa impazzire. Confido solo che non venga doppiato a cazzo di cane con Elio che presta la voce a ted e Tonino Accolla che doppia Wahlberg...Poi facciano come vogliono, tanto dubito che il sottoscritto lo vedrà in italiano.
Ma passiamo alle altre previews cinematografiche, o coredico che guardando l'oceano pensi ai droni ninja che lottano per la sopravvivenza capitanati da giganteschi ratti superintelligenti.
Quest'estate gli ammmmericani apprezzeranno il terzo episodio del Batman "Nolaniano" dal titolo Dark knight rises. Non so se lo sai, ma è ambientato ben 7 anni dopo e la storia si ispira ai fumetti "knightfall" e "il ritorno del cavaliere oscuro".
In questa conclusione la prova dell uomo pipistrello sarà prettamente fisica ed esaustiva. Lo attendo più che swaiss.
Ancora più imminente è invece il film sugli Avengers che l'Italia vedrà in uscita il 25 aprile. Dopo la prima negli Stati Uniti, il mio informatore ha letto commenti su altri blogs che lo dipingono come due ore di adrenalina e divertimento allo stato primordiale. Roba da presentarsi alle biglietterie un'ora prima per accaparrarsi i posti migliori.
E' quasi sicuro un sequel de "i gemelli" con il terzo fratello interpretato da Eddie Murphy. Che si inventeranno, dico io...
Il terzo capitolo dei Ghostbusters prevedeva un soggetto di questo tipo: Peter è morto, mentre gli altri tre aprono una scuola per acchiappafantasmi con Ben Stiller e Owen Wilson nei panni dei ghostbusters di nuova generazione. Bill Murray ha dichiarato di accettare il suo vecchio ruolo solo nei panni del fantasma di Peter. Secondo me è geniale, ma non ha messo d'accordo tutti: il progetto è ancora in stand by.
Ti regalerò nuove chicche, mio coredico simulatore di guerra.
Resta bloggato qui. Dio, che schifo di espressione. Comincio a detestarmi.
martedì 10 aprile 2012
Cazzata!
Talvolta sono esilaranti, altre volte riscoprono il licantropo che dentro me dimora in un sonno profondo. Tuttavia ho imparato ad affrontare tematiche mal tergiversate attraverso una terapeutica smorfia che impegna la bocca con una flessione delle labbra di saccente diniego freudiano.
Prova a fare questo quando ti esprimono un concetto di alterata realtà su come stanno determinate cose: "CAZZATA!", esclama; con la bocca tipo il Trota. Da ignorantone tamarro, a un primo attrito...Poi giustifichi la tua rispostaccia con il dovuto forbito linguaggio che solo un coredico come te conosce. E' tanto liberatorio e lo scopo è proprio autosoddisfarsi moralmente, nulla di più onesto pertanto.
Sentendomi a mia volta un tamarro nel DNA, mi diverto a lanciare motivazioni provocatorie inerenti al mio "CAZZATA" che escludono a priori il forbito linguaggio che tanto predico: ho smesso di essere educato. Con ciò non ti invito a fare lo stesso, perchè io sbaglio più di chiunque altro e su tale riflessione gioco come un gorilla in sella al coppertone appeso.
Stà a sentire dei subdoli esempi di "cose" che sento, e che sostituiscono la luna piena nel mandarmi in bestia.
Dan Brown è coraggioso perchè tratta temi scomodi che mettono in crisi il sistema ecclesiastico, inducendo i fedeli della religione cristiana a porsi quesiti e dubbi in merito alle loro scelte spirituali.
CAZZATA!
Dan Brown è uno scrittore che scrive..Molto bene, per carità! Il suo Codice Da Vinci non gode però dell'essenza unica di una storia innovativa sui complotti della chiesa.
Col cazzo. George Lucas e Kevin Smith scrissero sceneggiature e soggetti più curiosi e pregni d'avventura "secoli" prima di Dan Brown, e rimangono comunque fottuti racconti
fantasiosi che lasciano lo spazio necessario all'immaginazione galoppante del lettore.
Vuoi leggere qualcosa di documentato concernente le presunte antiche cospirazioni del cazzo? Cercati i Vangeli apocrifi, cristo!
La carne è necessaria al tuo organismo! Tu adesso sei vegetariano e te lo puoi permettere perchè sei giovane, ma poi risentirai della mancanza di ferro!
CAZZATA!
Vallo a dire a Margherita Hack, cerebrolesa (sì era una donna)! E se credi che noi siamo carnivori abbi la decenza di andare a caccia con arco e frecce per cibarti delle TUE prede. Non predicarmi che l'uomo di oggi è un predatore; forse lo era un tempo. Prima dei supermarket e dei mattatoi.Il ferro è inoltre maggiore nei legumi che nel tuo pezzo di mucca morta. Vaffanculo.
Le modelle sono tutte cerebrolese.
CAZZATA!
Io ne conosco e ne ho frequentate di modelle, e le ho sempre trovate sensibili e casomai da indirizzare attraverso un maturo punto di vista che le spieghi senza velate vie di mezzo, come cazzo gira 'sto mondo dimmerda. Penso inoltre che alla maggiorparte di loro piaccia essere ascoltate, cosa che probabilmente nel loro ambiente nessuno fa.
Giorgio Faletti è un bravo scrittore!
CAZZATA!
Egli è un discreto narratore di racconti neanche originalissimi che faceva Vito Catozzo al Drive In; in seguito a una canzone sanremese oggetto di attenzioni coi riflettori puntati sul crudo testo antimafioso, ora è il più conosciuto scrittore dall italiano medio che compra il suo libro all'area di servizio mentre sta digerendo il menù completo di rustichella, aranciata e macedonia del cazzo.
Il cameriere è un lavoro che sanno fare tutti.
CAZZATA!
Anche il più improvvisato necessita di una base d'approccio che gli permetta di essere ben voluto dal cliente. Oggi realizzo che la maggiorparte di essi non guarda negli occhi e manco sorride. Ci vuole classe e stile, un minimo!!! Ma son di più quelli che nun ce l'hanno!!!
Agli uomini non piace leccarla. E hai capito benissimo di cosa parlo!
CAZZATA!
In genere leccarla è un attività che a pochi non piace; e non sono uomini, comunque!
Ma scherziamo? A noi ci piace un casino leccarla! Io vorrei la nomina di somelier in questione...
I film di Ferzan Ozpetk sono il cinema italiano che ci rappresenta positivamente.
CAZZATA!
No, non si tratta di gusti! E' la matura conferma di una teoria convalidata anni fa, secondo la quale l'italiano si lascia trascinare dal senso di colpa per non aver capito un film o un libro, cosicchè lo promuove onde evitare figure di merda col resto del salotto finto intellettuale a cui sta miracolosamente partecipando.
Non accetto valutazioni poetiche da un palazzaro qualsiasi che ballava sul tagadà delle giostre di Lissone..Per dire, eh!
Il porno è cosa brutta e sbagliata.
CAZZATA!
Ma de chè, oh! E' imperativo visionare un film porno per la formazione fisica e spirituale di qualunque individuo che si ritenga parte di una nucleo fottutamente sociale. Trovo che nei porno si possano imparare più valori che in un film di Ozpetek!
Il blackberry è il miglior telefono del mondo!
CAZZATA!
Chi lo afferma lo fa per sentirsi il figo controcorrente di turno, che non si è lasciato influenzare dal fenomeno apple. Suca. L'iphone è il mio E.T. telefono casa del cazzo. Il tuo non ha ninja fruit.
Celentano dice quello che pensa.
CAZZATA!
Adriano è il segno del suo stesso tempo; è manipolato da un sistema che l'ha identificato come marionetta e ventriloquo allo stesso momento. I suoi turpiloqui seriamente disinformati lasciano largamente realizzare che stia facendo una greve figura di merda col pubblico, che grazie a Dio non si fa più prendere tanto in giro.
L'ho già ribadito che l'ignoranza è una colpa? Mai abbastanza, porco cazzo!
I'm still here
Estasiato, davvero. Ecco uno di quei lavori, performance artistiche o chiamalo un pò come ti pare, che lasciano il segno inside puramente per l'idea originale e unica che la contorna come un'aureola giottesca.
Joaquin Phoenix fa realizzare dal cognato Casey Affleck, fratello di Ben, un finto documentario che segua il suo periodo di vita durante il quale, sotto gli occhi basiti del gossip hollywoodiano, l'attore decide di abbandonare il cinema per la musica hip-hop. Sfruttando come passpartout una serie di atteggiamenti utilizzati in interviste televisive ed eventi pubblici, Joaquin Phoenix risulta credibilissimo agli occhi dell'opinione popolare e non, apparendo come un hippie sovrappeso e in concreta depressione spirituale. Un clichè che i media involontariamente idolatrano costruendoci maschere caricaturali interpretate da comici imitatori, che scherniscono l'apatia dell'artista palpabile in programmi quali il David Letterman show o il red carpet dei Golden Globes.
Il documentario, degno di un dadaismo alla Andy Kaufman è piacevole e geniale.
Mediante una messinscena di vecchissimo stampo, illude gli spettatori di entrare e conoscere i divi di hollywood sotto l'aspetto più domestico e quotidiano immaginabile.
Phoenix pare davvero credere nelle sue potenzialità musicali e ritmiche, che considerare improbabili è un'offesa ai più grossi produttori di musica hip-hop del pianeta.
Grandi attori colleghi che appaiono nella vita privata di Joaquin, si preoccupano, gli chiedono motivo di tale scelta...Non sapresti mai se anche queste scene siano preparate o meno. Qualcuno è d'accordo con la farsa. Molti no. Ma sembra dannatamente vero e riesce nel suo intento di provocare con qualcosa di nuovo, facendo parlare l'artista di sè e del suo lavoro. Una magistrale, unica espressione di talento e concezione poetica della propria fottuta vita.
Da noi è uscito col titolo italiano "io sono qui". Credo sia doppiato, ma non lo voglio neanche constatare perchè va decisamente visionato in lingua originale.
Se esiste attualmente un dvd che val la pena di acquistare è sicuramente "i'm still here". Mi ispira per creare qualcosa simile in chiave più pidocchiosa e con fini meno nobili, ma...Si vedrà. Non è la sola pellicola che ho avuto chance di apprezzare: ce ne sono un pò. Rimani sintonizzato, se attendi intrepido le mie recensioni-razzo.
Può darsi che stanotte in compagnia di un'amica al malto mi ci metta di insano impegno scrivendo e declamando film belli o bruttini.Gnè.
U can't be Coredo!
Ora, immagino tu sia curioso di sapere come ho festeggiato il mio 31nesimo compleanno, mio perfido Sith: è durato tre giorni in cui mi sono imbattuto in una memorabile fellatio, in una bevuta con vecchi e nuovi amici, in un incontro pacifico con la cylon Esse, separata segretamente dalla sua copia Kappa; un successivo aperitivo in un locale minimal scaldato dall'irresistibile amore della mia coppia di fidanzati preferiti, a cui da mesi ho promesso un cazzo di ritratto; una cena con cugino e altri amici; un Battlestar Galactica terza stagione con Fleo nel mio studio e infine un'altra memorabile fellatio da una nuova Musa. Posso reputarmi appagato se non fosse per quel callo fuori posto cresciuto sulla zampa della mia bimbadobermann di dodici anni che mi porterà guai e pensieri nel limite delle circostanze veterinarie.
Parlando di animali, una vena malinconica ricopre adesso il mio umore; il lieve malessere è di quelli dopo un addio..una "gatta" che è stata mia modella per anni, dallo sguardo ipnotico e un corpo da camicia di forza, mi ha riferito che non potrà più vedermi perchè il suo moroso con la cresta e gli occhiali "carrera" è geloso.
Lei era bellissima quanto sveglia, ma non dispero, mio fedele adepto oscuro; crescerà e capirà che gli incontri son più belli se clandestini.
Ora di pranzo. Vado a uccidere un insalata e me la cucino.
La saetta grafica
Che io sia un figo è stato dimostrato dai migliori scienziati giapponesi e americani.
Che sia generoso si è poi appurato dalla propaganda di Greenpeace.
La velocità con cui schizzo urgenti storyboard per lavori ritardatari è inoltre una garanzia per chiunque mi conosca; la personale caratteristica che ad oggi mi lascia ancora stupito è invece l'incredibile umiltà che riveste il mio personaggio di genio d'altri tempi. Io mi ci lustro il cobra coi complimenti e le autoadulazioni, cazzo!
A titolo di partecipazione amichevole ho realizzato per Fleo un lavoro di storyboardaggio che illustri e spieghi il videoclip musicale di Sonia Rosa, la cui canzone devo ammettere non mi dispiace neanche un pò. La mia umiltà artistica ha addirittura permesso che dei disegni a inchiostro realizzati per il filmato, non mi rimanesse alcunchè se non il ricordo. Si trovano già in sede della produzione di cui ignoro il nome. Quello che per me conta, è che Fleo ne sarà regista e noi staremo tutti a guardare; chi prima chi dopo, come te che leggi il mio universe, osannato mio discepolo nonchè futuro ammiratore del lavoro, imminentemente spiattellato proprio sul tuo blog preferito.
Detta banalmente la cantante è raffigurata in bucoliche location con cambi di pettinatura eccentrici e assurdi mentre canta il pezzo musicale.
giovedì 5 aprile 2012
Chi vuol leggere il tema?
Sapere in precedenza il concetto che si vuole esprimere è basilare, se ci si accolla la responsabilità di parlare per davvero. Per davvero significa verso un pubblico, dei lettori e o degli occasionali visitatori di blogs. Considerato il mio approccio scritto nei tuoi confronti, posso serenamente confidarti che non mi sento scrittore neanche un pò. Mannaggia!
Temo ci siano oggi persone famose in campo letterario, che abbiano intrapreso la strada della scrittura perchè alle medie erano brave nei temi.
Il brutto è che guadagnano anche. Credi che non sappia di che cacchio stia parlando?
Ma è presto esternato, mio giovane e coredico Padawan: ho letto un libro di Fabio Volo e nonostante la precedente provocazione acidamente retorica, mi sto a domandare perchè la massa prediliga i suoi libri. Vedo poi di quei links su fessbuk intitolati tipo "le migliori frasi di Fabio Volo" e il conato è inevitabile.
Seriamente, pensi che mettere insieme frasi a banale effetto bacioperugina renda un personaggio scrittore? Tu che mi leggi probabilmente no.
Che poi io a Fabbio lo apprezzo anche, come attore...Sa recitare..Veramente, eh!
Io non sparo a zero, tantomeno su una persona singola; difatti me la prendo con un sistema di errata codificazione di massa adoperata dal Belpaese per decidere,inconsciamente chi merita il successo e chi di continuare ad assemblare i pezzi in catena di montaggio.
Non ho letto solo un suo libro, ma anche un altro...Uno degli ultimi. Ci hanno pure fatto un film e sai chi ne è protagonista? Lui.
Il campo letterario italico è talmente pesante sotto il punto di vista culturale e storico che reputo si debba pretendere molto più che una meticolosa e asfissiante descrittività, in grado di castrare alquanto la minima parvenza di immaginazione soggettiva in chi legge, e magari nella sua ignoranza considera tutto ciò geniale nonchè trascinante. Caro il mio italiano medio: ti detesto.
Poi il Volo nazionale fa bbenissimo a sfruttare l'onda del successo! Cazzo rispecchia perfettamente la mia audace ambizione di portare l'opinione pubblica a mio favore tramite un'azzeccata propaganda vetrinista concentrata più sull'immagine apparente che l'arte stessa. Per carità, quindi: sono il primo a insinuare senza veli che la disinformazione vada usata a proprio vantaggio. E con questo meccanismo mi ci vorrei comprare anche una villa. Parlare genericamente sarebbe rischioso, ora. Anzi è proprio vigliacco..Quindi mi soffermo con precisione al mercato letterario, fumettistico e cinematografico dalla parte del consumatore, stavolta. Saccentemente e non privo di fondamento, sostengo una mia considerazione che legge il popolo usurato di personalità e gusto, rivelatisi piuttosto piatti e improvvisati perchè volutamente impreparati; sì perchè l'ignoranza è una fottutissima colpa.