martedì 11 febbraio 2014

Il mio razzismo si scatena con una tolleranza minima, suggestionata da saccenza infima e spettrale. Ora che avere un blog è fuori moda, il coredouniverse torna a regalarti fantastiche emozioni con pochi (ma buoni) post, scritti un pò per volta. Certo. Non posso far altrimenti. Io vado alla better per scommettere sugli oscar; per la precisione mi gioco vincente la performance di Leo in "the wolf of wall street", che ho visto ieri sera divertendomi un casino, per dio. Mi sto anche mettendo a dipingere, sai? Solo che l'atto della creazione mi sta divenendo leggermente fine a sè stesso, in quanto pare una scusa per Giulia di fotografarmi mentre realizzo un'opera. Così mi ritrovo poserizzato dalla sua macchina super professionale che mi cattura in espressioni concentrate, mentre muovo dolce e sapiente il pennello sulla superficie da riempire. E questo mio caro, non voleva essere un tripudio di doppi sensi, come mi sono successivamente reso conto essere. Potrei appendere miei lavori nel posto dove sono cameriere. Trattasi di una buona occasione, pertanto credimi se ti confido che pur sgobbando di notte e a velocità di crociera, i vasetti di acrilico custoditi da tempo, non faticano più ad aprirsi. Ma ti scrivevo poc'anzi di razzismo. Sì, mi riferisco ad un personalmente ricercato senso estetico e civico che a stenti vado braccando col mio scrutante atteggiamento quotidiano. Trovo giusto farsi una cultura generale con gli innumerevoli programmi di cucina che propone la tivvù, ma non ce n'è uno che sia dedicato alla sala; ai camerieri, cazzo. Io lo chiamerei Mastermaitre. Ovviamente intenderei fare il giudice. Giàggià. Servo di continuo lo specchio di una cosa, che potrei facilmente definirti società, ma cadrei nel banale e soprattutto non renderei l'idea giusta di ciò che intendo. Semplicemente non c'è e non voglio quindi trovarlo, un termine che classifichi consumatori di ceto medio alto, che pur essendo per lo più italici o cresciuto fra italiche sponde, non sanno magnà, vivere o....Parlare.. sì, ma in tal modo divago. Aspè. Chi mangia la pasta col pane, è una testa di cazzo. Chi mette il formaggio sul risotto, non merita di vivere. Chi prende un contorno di patate al forno che son già stoppose, con una normalmente stopposa cotoletta alla milanese, non apprezza il dono dell'esistenza. Chi entra in un ristorante parlando al telefonino, meriterebbe la castrazione chimica. Donne o uomini, eh... Chi non saluta, potrebbe anche non entrare in un esercizio pubblico, che mi fa un favore, cazzu. Chi ordina del vino o della birra, che minchia ordina a fare l'aqcua!? Dio dammi la forza. Certo che me la dà. Faccio il cameriere, ed è una missione per conto di Dio. Alla radio hanno stipulato una classifica fittizia delle persone più maleducate. Bè senti qua: al primo posto stanno i genitori che lasciano allo stato brado i loro pargoli mentre sono a cena. Roba che i camerieri più abili nel portare i vassoi, rischierebbero un frontale coi bambini ogni volta che camminano in sala. La calma, la pazienza e il perdono sono divini. Solo che a me piace così ttanto la vendetta..e il fanculismo anti perbenista...Fortuna che il sei febbraio esce robocop.

martedì 19 novembre 2013

Sono vivo, eh!

Sono in compagnia di una musa, nonchè collega di lavoro con la quale condivido una nuova professionale avventura al ristorante Clichè di Villasanta.  Mentre scrivo lei legge. Più musa di così...
E poi mi sa che in codesto modo impara meglio la lingua, che lei è del Marocco. E c'ha una bellissima voce, pure. Prima di entrare nel coredouniverse e aggiornarlo, mi ha mostrato i cantanti di arab idol, con le loro performance. Ancor oggi riconosco di aver tanto da imparare e conoscere, porca vacca!
Quindi ora che posso...Scrivo. Logico.
Oh, lo so. Era ora, tu penserai!
Il fatto è che trasferitomi con Giulia in questo brianzolissimo paese, non posseggo Sky, internet, e carta igienica. Pertanto mi tocca utilizzare il pc del ristorante, al fine di aggiornarti sull'esistenza del mitomane coredico che leggi e brami di seguire su questo blog!
Oh yeah!
Venduto quadro a Sao Paulo. Stop.
Cerchiamo casa da comprare. Stop.
Al Clichè di via Edison si mangia bene. Stop.
Questo era il telegrafico rapporto della mia sempre più imprevedibile e camaleontica vita.
Ma rimani connesso, che mò che ho la possibilità, leggerai le mie cazzate con intervalli più brevi!

venerdì 9 agosto 2013

Ho i peli del petto bianchi

Qualcuno, eh. Non tutti. Sottolineo così il caso che non si tratti di una metafora, ma di una circostanza reale mediante la quale esprimo l'evidente invecchiare delle mie membra, nonostante tutto mai stanche. E ci mancherebbe, dico io. Molte son le cose cambiate nella mia vita. La principale è che sono innamorato e la seconda è che la new ladycoredo vive a villasanta, ed io con lei. Così assaporo il brivido piacevole della convivenza, spruzzato dalla speziata presenza di asia, uno sgorbietto di due mesi preso al canile che ci piscia sul letto e caga sulle piastrelle del bagno. Ma le vogliamo tanto bene e trascorriamo il tempo della sua educazione professando l'ammore che si necessita. Dovrei dipingere. Ma più in là. Ora si va in vacanza. La mia sarà al parco di Monza con i cani. La tua spero caratterizzata da un bel viaggio, cavolo.

mercoledì 17 luglio 2013

Ylliah dice...

Ed eccoti, mio splendido coredico superdotato di intelligenza e vista a raggi x, un simpatico siparietto degno di nota in cui io, sottoscritto Genio del bene,  affido i personali gusti e scelte cinematografiche al Goglione nazionale che mi illumina e mi informa sulle proposte imminenti o attualmente in programmazione del cinema preferibilmente unicamente hollywoodiano.
Perchè a me Ameliè fa cagare, e così diciamo tutti. Viva il kung fu, i robot giganti e i futuri post apocalittici.
 Viva le stelle e strisce, viva la comicon e viva judd apatow.
Dato che uno dei miei best friend, anzi, il migliore assieme a fleo l'ebreo, si rivela il mio punto di riferimento o anche, perchè no, l'albero maestro del mio veliero in cerca di direzioni, ti propongo con ironica sentenza appropriata dallo stile fumettista d'autore del mio migliore amico.
Ordunque, ecco i film col bollino del goglione, quelli approvati e promossi dal mio mentore in campo di cinema e fumetto.

Ylliah consiglia:
Lone Ranger, perchè comunque è verbinsky, anche se depp ha un pò rotto il cazzo. Con affetto parlando, eh!
Pacific Rim, che ha visto e l'ha gasato quanto gli avengers! ti ci devi spaccare le orecchie guardandolo in megaswais!
Elysium, se ti è piaciuto district nine...aaaaah sì, non si può perdere.
Ovviamente man of steel, o l'uomo d'acciaio. perchè è superman e superman non si perde!
This is the end, eeeh come fai a perdertelo, dai!
Wolverine potrebbe essere una cazzata...ma và che non è detto eh!

Per adesso la rubrica del goglione si aggiorna al prossimo post. Un grazie a te che leggi e uno a ylliah che regala sempre emozioni.

Lunedì cinema: man of steel

Un petto villoso e una barba sfatta, fanno di questo uomo d'acciaio un forzuto e credibile ragazzone del Kansas, con i superpoteri in quanto alieno.
Una divisa appartenente alla sua casata, giustificano il costume in modo più credibile di come farebbe una tutina-calzamaglia colorata. A seconda delle luci sceniche il costume assume toni chiaroscurati che cambiano di continuo, passando da un blu tenebroso a un chiaro più definito che si illumina solo a tratti.
Gli scenari interessanti del pianeta Krypton, rendono il film un bel racconto di fasntascienza, più che una storia di supereroi.
Le innumerevoli sequenze dialogate, danno ai personaggi un rilievo che regala necessario senso di esistere ad ogni componente della storia. 
Una colonna sonora che porta il fardello di dover inevitabilmente competere col papparappà di John Williams. Hans Zimmer dirige una musica celestiale e moderna al contempo per celebrare la resurrezione vera e propria del primo supereroe della storia.
Un rapporto con la madre emotivo quanto basta a prendersi sul serio, dal punto di vista drammaturgico.
La dipartita del padre adottivo toccante per talentuosa recitazione di Kevin Costner, oltre la situazione immaginata dagli sceneggiatori e dal regista Zack Snyder: un ciclone che...woooooooooooooosh! Se lo porta via impiantando negli occhi di Clark la sua rassicurante espressione da Jonathan Kent. Proprio quella, sì.
Lo Spirito guida del padre Jor-el che appare come una coscienza teologica agli occhi di protagonisti e pubblico pagante compreso, quasi a inculcarci una dottrina morale universale. Non si scherza, cazzo, eh!
Scene d'azione esteticamente differenti dagli altri film su supereroi, ma che indubbiamente strizzano l'occhio a Dragonball. Embè? Guarda che la cosa è positiva e intelligente, perfino.
Il miglior film su Superman. Un capolavoro di film sul fumetto più difficile da trattare cinematograficamente, e in una' attuale chiave di lettura, plausibilmente stimolante per tutte le generazioni viventi.
Superman non è tornato. E' rinato.

Ordem e progresso

Faccio una violenza psicologica sui tuoi occhi, costringendoti a leggere le le mie nuove eroiche gesta, questa volta site a San Paulo, in Brasile.
Wow, sì puoi ben dirlo. Un amico si trasferisce là per un sacco e si è portato 4 coredi da esporre, perchè ha agganci con gente che conosce gente. Stimolato dalla fame e dall'ambizione a crearsi qualcosa che gli permetta di fare la differenza, spera e crede di venderli, nonchè di iniziare un business artistico, grazie agli abitanti benestanti che rientreranno nel suo giro d'affari.

martedì 18 giugno 2013

Io cinemeggio

Non si scrive così, non farlo mai. Nemmeno se pervaso dal buonumore.
Espongo. Oh yes. E sai dove? Neanch'io; trattasi di un posto chiamato "molto", e la data corrisponde al 27 del corrente mese.
Sì, ci sarà un post dedicato alle dovute coordinate sull evento, non temere, temerario coredico!
Ma ora hanno la priorità le mie più sentite swaiss, visto che non aggiorno il tuo, il suo e il nostro universe coredico forevere green da albori, almeno.
Non posseggo più un computer idoneo alla veloce e pratica navigazione, atta a lasciarmi scrivere di me, per te, con loro. Allora sto qua che mi arrangio, sviluppando un' indole parassitaria in grado di pigiare i tasti della prima tastiera che trovo collegata ad una macchina multimediale. Quindi...sai...
"The Hangover 3". L'ho visto il giorno della sua ufficiale uscita italiana e trovo si tratti della degna conclusione di una trilogia che francamente, ha messo d'accordo differenti generi di persone. Forse non i poser, ma quelli non sò persone. Fanculo.
Bé, prima della visione ti becco Gianni Canova ed è stato di ottimo auspicio. Ti lascio l'istantanea che ci ritrae together.

Todd Phillips porta il branco ad un'avventura esasperata con meno ironia e più azione, tendente oltretutto alla violenza nuda e cruda. C'è una scena che emoziona particolarmente, in quanto thriller a tutti gli effetti. Quando Phil e Alan si catapultano nella suite del caesar palace per catturare Chow, la luce stroboscopica e l'assordante ronzio di una musica incomprensibile, caratterizzano un momento di paura con tanto di assassino nascosto nell'ombra, mentre prostitute ignare e strafatte corricchiano per i corridoi inseguendosi. Momento di disagio addirittura per l'insana sociopatìa di Alan, che in questo terzo episodio ha perso il senno seriamente per ragioni che vengono logicamente spiegate. Maturo come non lo erano i film precedenti, the hangover 3 riesce a terminare con la giusta dose di pappardella moralistica, praticamente impercettibile, dato il persistente respiro del politicamente scorretto che alita dagli esordi del regista. Ma se ami e conosci i lavori, nonchè il linguaggio poetico dell artista di cui parlo, allora capirai che quest'opera è proprio seria e non semplicemente esilarante o cazzuta come i palazzari considerano. Ah sì, la scena della giraffa...Eeeh no: la figata è sentire che dall autoradio di Alan, stanno cantando gli Hanson.
Quando Alan cerca di captare la marca della maglia indossata da Phil, dice che al centro commerciale c'è un bel negozio della diesel; dando per scontato che phil conosca il centro commerciale di cui si sta parlando, perchè è Phil, mica uno stupido. Chicche di un'infantile pazzia studiata e provata a tavolino. Chow punta la pistola verso Phil, ma con posa eroistica e ovviamente comica, Alan si mette tra i due, invitando il cinese a giocare a chi tiene gli occhi aperti più a lungo; la complicità che lega la folle amicizia, fa sì che i due si capiscono subito, come due bambini psicotici. Mi piace cogliere tratti somatici della pellicola che potrebbero esser tralasciabili, ma solo apparentemente, perchè in realtà sono quei giochetti di stile, che lo rendono inconfondibile. E unico.

domenica 5 maggio 2013

Iron man 3: inizia con gli Eiffel 65.

Voce di tony stark fuori campo, e via al motivetto anni novanta. "I'm bluabudiabudaunababubiabudaunabudiabudaun".
Sentivi il bisogno di leggermi? Io di scrivere sì, perchè reputo istintivo e primordiale elogiare nuovamente l'esistenza imaginaria del supereroe come figura morale e simbolica di un tempo reale e non, che di buoni propositi non ne ha. Ahinoi.
Fortuna che ci sono i fumetti. Fortuna che c'è il cinema. Fortuna che ci sono i supereroi.
Col più pacifico dei sorrisi, ti riferisco sconvolgenti dichiarazioni di amici miei che han considerato film sui supereroi delle cagate, e senti la notizia più paradossale: non li hanno mai visti. Whiskey. Per favore.
Grazie.
Start me up dei rolling stones: un'ottima colonna sonora per scrivere o leggere questo post. Oooohyeah.
Ho visto iron man 3.
Dio mio. Allora da dove comincio? Bè potrai sospettare che abbia dei problemi, ma durante un'uscita densa di effusioni con una moldava di 23 anni, non l'avevo così duro come mentre visionavo il film al cinema.
Domani ci torno al cinema. Con la moldava non esco più. Iron man 3 merita sei o sette visioni su grande schermo. Poi ci sarà il dvd, eh.

domenica 21 aprile 2013

Coredismi

Io il vizio lo dovrei riprendere. Quello di fumare lo sto perdendo, ma quello di disegnare...cristo sembro averlo perso proprio!
Poi mi sento spossato dalla scelta fiera di recenti fanciulle che prediligono gli stivali ai tacchi, o di patatine che seppur invitanti, espongono quei difetti che riesco ossessivamente a scorgere abbacchiandomi un pò.
Ci sono pure delle patatine sensazionali, eh! Che di difetti non ne hanno! però arduo è il fato che impedisce ogni nostro incontro fortuito o premeditato come un colpo in banca. Tutto sto ben di dio che plasmo giorno dopo giorno dal mio corpo di adone, rischia di essere sprecato nei suoi migliori anni.

Ma come si distinguono le donne attraenti, dette anche fighe?
Ci sono le patatine: fini ed eleganti nelle loro forme minute ma arrapanti. Tendenzialmente le mie preferite, specie se hanno tatuaggi sul piedino indossante un tacco dodici, almeno.

Le mugnaie sono burrose e morbidone, con tanta carne da abbracciare e forme generose da innaffiare con umori scalpitanti.

Le cavalle sono la figaggine che unisce le prime due categorie in una via del tutto accettabile. L'arrapamento che suscitano è ben contaminato da una postura suggestiva, pertanto le curve vertiginose giocano con le rientranze di un corpo snello e colli da giraffa.

Le patatine a letto son le migliori, di 'sti tempi...Ma ociò che se la tirano anche un pò di più...Come biasimarle, santiddio. Le mugnaie non fanno un granchè; spesso subiscono tradimenti perchè dei tronchi nel sesso. Riescono troppo tardi a farti tornare sui tuoi passi, solo perchè in grado di rimembrarti quel tripudio di soda massa tettuta.

Tranquilla, coredica lettrice: quando posterò il trattato sugli uomini, ne leggerai delle belle.

martedì 26 marzo 2013

Due volte a pezzi.

L'immagine che illustra il post, è una scena del film Disney "Oliver & company"; trattasi dei due cani del cattivone di turno.
Io mi massacro per evitare massacri. Sono un supereroe domestico, probabilmente.
Fatto sta che ora capirai a cosa sia dovuta la mia perenne stanchezza mentale, più che fisica.
Ego ha tirato fuori il lato dominante del suo carattere; ciò ha implicato atteggiamenti aggressivi nei confronti degli altri cani. Atteggiamenti ovviamente puniti da me e dagli altri componenti della famiglia, ma comunque evitabili grazie ad una consistente attività fisica e gioco sufficientemente impegnativi dal punto di vista muscolare.
Allora ecco che mi debbo alzare alle sei di mattina dopo esser andato a letto alla una a seguito del lavoro nel ristorante; prendo la bbici ancora in pigiama, mi copro con un giaccone pesante e lo faccio correre un'ora. Tornato a casa piglio la pallina; premiandolo di tanto in tanto, facciamo un pò di gioco-obbedienza in cui apprende i comandi vocali quali "seduto" o "terra". Son presenti anche gli altri cani, e lo scopo dell esercizio è non permettere che si distragga, cosicchè capisca che l'attenzione è da dedicare al gioco col sottoscritto.
Poi lo lascio fraternizzare di nuovo coi suoi coinquilini a 4 zampe, mollando la situazione alla vigilanza di mia mamma,  che veglia su qualsiasi mossa del mio bestione. Io nel frattempo mi doccio e mi preparo per il lavoro.
Torno alle 15 e trenta dal ristorante, e indovina un pò?
Rifo. Bicicletta e obbedienza per le due ore che trascorrono verso l'orario di lavoro serale. Non male, eh?
La ginnastica costretta lo stanca nel corpo e nella testa di cazzo che c'ha. Così questa bomba ad orologeria d'esuberanza che gli pervade le membra, sembra scaricarsi nell arco della giornata.
Quando torno a casa di notte, è abbastanza dormiente da permettermi di riposarmi quelle 6 ore necessarie a riacaricare il mio organismo. Mai stato così in forma, per quanto mi riguarda ma...Un pò stressato, ti dico la verità; sudo freddo in quei momenti che mamma mi chiama da casa, temendo il peggio per la tendenza di Ego a far disastri o risse contro Nubi.
Mi manca dipingere. Tremendamente. Ma nel tempo ipotetico in cui potrei farlo...bè crollo dal sonno.
Appena forgio a mio piacere il carattere del mio maschio alfa, potrò rilassarmi alla concreta realtà di un cagnolone modello. Per il momento è indisciplinato e la mia vena cinofila deve prevalere a livello di tempo, su quella artistica, cazzu.
Sono anche in'astinenza dal sesso. Ma ci penso solo ora che ti scrivo, se no col cavolo che mi veniva in mente. Dio, se mi capitasse un'avventura adesso, credo che lei annegherebbe.

mercoledì 20 marzo 2013

Il senso civico della vida

Che combacia per altro con quello coredico forever.
Il disordine civile che ottenebra le buone maniere e i doveri sempre più utopici di ogni cristiano di 'sto paese, sono la spiegazione del prevedibile esito governativo propriamente spaccato a livello di voti e pensiero politico. Ma che ti credi?!
Io mi imbatto in aggressività su tutti i fronti. Dall'altra parte invece, elementari abitudini che ci caratterizzavano per correttezza ed evoluzione comportamentale, sono finite in naftalina.
Prendo di petto l'occasione della scrittura on line, affinchè tu possa, qualora ti andasse, percepire la mia visione sul senso civico di ciò che fastidiosamente mi viene ricordato essere un cittadino.
Prima di salire sul treno, metropolitana, autobus o tram che sia, bisognerebbe aspettare che gli altri stronzi scendano prima. Una norma che rispetto a mò di legge, in quanto giusta e funzionale. Ebbene col cazzo che molti lo fanno.
Se evito i mezzi pubblici, perchè desideroso di una piacevole passeggiata, l'irritazione è comunque in agguato, perchè a terra ci stanno ancora decine di cacche di cani portati a spasso da padroni più merde di quella che esce dagli ani dei loro amici a quattro zampe. Pigri, sprovvisti di sacchetti..Per me sono dei figl'e zoccola, ma se vuoi prediligo il tono diplomatico definendoli incivili. Incifottutivili.
Si perchè essi ignorano che il cane stesso poi viene visto di cattivo occhio dagli altri passanti, in quanto portatore di sporcizia, dico io. Eh!
Passanti che magari stanno al telefonino e urlano per comunicare con chi sta dall'altra parte. Che bisogno c'è di far sapere alla gente nei paraggi i cazzi propri, soprattutto se si tratta di lavoro o di parenti in degenza al san raffaele?! Una bella multona è ciò che gli farei a 'sti coatti, specie se si trovano in un locale pubblico o su di un pubblico mezzo. Oooooooh!
Le piccolezze che mi mandano fuori dai gangheri, alimentano in me la volontà di partire per un posto esotico. Purtroppo mi ostacola un altro pensiero; si perchè all'idea di attraversare l'aereoporto, mi soffermo a considerare la maggiorparte di persone che utilizza le scale mobili di qualsiasi tipo, in maniera impropria. Su quelle sviluppate in verticale si tiene la destra, santoddio. Su quelle orizzontali si cammina: servono ad allungare il passo, porcavacca!
Nonono. Meglio andare in auto. Eh già, ma i cornuti che non mettono la freccia!!! Un accessorio di serie che finirà probabilmente nel museo della scienza e della tecnica. Io guidavo fuoristrada giapponesi prima ancora dell avvento dei suv, e ti assicuro che la prudenza, nonchè paura delle altre macchinine, si faceva palpabile con un rispetto e un timore di farsi male da parte degli altri automobilisti, che li spingeva a starsene lì buoni buoni, in attesa della precedenza, e mettendo in atto tutti i basilari insegnamenti della scuola fottuta guida. Oggi anche le smart sembrano dei kamikaze, e nel tuo mezzo a quattroruote, ti divincoli per evitare incidenti stupidi. Neopatentati: i migliori alla guida, fidati!
In verità in verità ti dico, caro coredita coredico, che tali barbarie ignoranti da parte del popolo italico, stanno per cessare, perchè io stesso sto preparandomi un costume da vigilante per diffondere il buon senso che dannatamente predico. Ci saranno violente punizioni per i trasgressori, e la morte da spranga in testa ai perseveranti. Al mio fianco per ora due dobermann addestrati a strappar testicoli o altre mammelle. Vuoi unirti al branco di giustizieri incazzosi? Se sì, ti basta rispettare le regole morali che ho appena postato. Mi faccio vivo io.

martedì 19 marzo 2013

Staus swaiss

Non faccio in tempo ad irrobustire il mio portofolio artistico, che vendo subito quadri sconci ad ubriachi. La sottile linea che separa il dramma dalla sua ironia mi mantiene stabilmente ad un maledettissimo punto morto.
Lo so che devo battere il ferro finchè è caldo; devo tornare al Clotilde bistrot per riprendermi quattro quadri ( o sò tre?), cosicchè li possa mostrare alla gallerista di Monza e organizzare di conseguenza un amabilissimo vernissage. La stanchezza mi si fa sentire e capirai come mai, ma anche se barcollo stringo i denti e vedrai...Meraviglie! Coredo ha in serbo per te e il resto del mundo meeeraaaviglie.

martedì 12 marzo 2013

Lunedì cinema: il grande e potente oz

O il grande e potente swaiss, che dir si voglia. Ma che bella compagniaaaa per vederlo nel mio solito lunedì di distacco dai clienti, dalla cucina e dal nuovo esuberante dobermann.
Sam Raimi gira un film che non cade nel manierismo sfuggevole del recente Tim Burton, quindi questo fantasy di stampo disneyano è godibile quanto una caramella balsamica per il mal di gola.
Per niente zuccheroso, ma fiabesco come la più classica delle storie, il grande e potente oz è un curato successo di assemblamento di vicende; rende felici per magia trasmessa e moderno indirettamente somministrato alla propria immaginazione, come l'attualizzazione della figa e della figura del mascalzone. Vedere, per capire.
Al termine ho limonato duro.

domenica 3 marzo 2013

No, perchè magari pensi che non lavori...

"Maradò", è piccolo; mi sembra un 30 x 40...bah 'sticazzi.
"Dessert", 120 x 60. Acrilico su legno!!!

"E.R." 120 x 80, acrilico su telaaaaaaa!!!